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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lotta al cambiamento climatico

Cosa comporterà il taglio delle emissioni di metano dopo l'accordo alla Cop26

Più di 100 paesi si sono impegnati a ridurre del 30% le emissioni di metano entro il 2030. Secondo le Nazioni Unite si eviterebbero così centinaia di migliaia di morti premature e milioni di tonnellate l'anno di perdite di raccolto

Sono oltre 100 i paesi che alla fine hanno aderito alla Cop26 all'impegno per la riduzione delle emissioni di metano del 30% entro il 2030. Insieme, rappresentano circa il 70% dell'economica globale. 

L'iniziativa, lanciata da Ue e Stati Uniti, "permetterà di mantenere a portata di mano l'obiettivo di limitare il riscaldamento" globale "a 1,5 gradi", ha spiegato una nota della Commissione europea, ricordando che i paesi che aderiscono al Global Methane Pledge "si impegnano a raggiungere l'obiettivo collettivo di ridurre le emissioni globali di metano di almeno il 30%, rispetto ai livelli del 2020, entro il 2030 e a muoversi verso l'utilizzo delle migliori metodologie disponibili per quantificare le emissioni".

La riduzione di un terzo rispetto ai livelli del 2020 del principale gas serra dopo l'anidride carbonica "rallenterà immediatamente il cambiamento climatico", ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Per il presidente degli Usa Joe Biden l'accordo sul taglio delle emissioni aiuterà anche "la salute generale delle persone, l'approvvigionamento alimentare, rilancerà l'economia, farà risparmiare denaro alle aziende riducendo le perdite e creerà nuovi posti di lavoro".

Stati Uniti e Ue hanno annunciato anche una significativa espansione del sostegno finanziario e tecnico per assistere l'attuazione dell'impegno, con filantropi a livello globale che hanno impegnato 328 milioni di dollari in finanziamenti per sostenere l'aumento di scala di questo tipo di strategie. La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti e il Fondo verde per il clima si sono impegnati a sostenere il progetto attraverso l'assistenza tecnica e il finanziamento di progetti.

Al Global Methan Pledge hanno aderito sei dei dieci maggiori emettitori di metano al mondo: Stati Uniti, Brasile (prima fuori dall'accordo, poi dentro), Indonesia, Nigeria, Pakistan e Messico. Restano fuori gli altri quattro: Cina, Russia, India e Iran.

Il metano "colpevole" del 30% del riscaldamento globale

Ad oggi ogni anno vengono rilasciate nell'atmosfera circa 380 milioni di tonnellate di metano. Il gas è ritenuto il "colpevole" di ben il 30% del riscaldamento globale e dal periodo preindustriale ad oggi le sue emissioni sono più che raddoppiate. La maggior parte di queste emissioni provengono da agricoltura (40%), combustibili fossili (35%) e rifiuti (20%).

Prima della Cop26 di Glasgow, finora gli impegni attuali dei Paesi coprivano solo un terzo della riduzione di metano richiesta per raggiungere l'obiettivo dell'aumento di 2 gradi e solo il 23% di ciò che occorre per l'obiettivo 1,5 gradi. L'impegno dei circa 100 paesi preso oggi per ridurre del 30% le emissioni di metano entro il 2030 secondo gli scienziati potrebbe evitare un innalzamento delle temperature di 0,3 gradi entro il 2040, contribuendo ad aiutare a mantenere l'aumento sotto la soglia di 1,5 gradi.

Secondo le stime della Coalizione per il clima e l'aria pulita e del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Anep), citate dalla Commissione europea, raggiungendo l'obiettivo di ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030 si eviterebbero oltre 200mila morti premature, centinaia di migliaia di visite di emergenza legate all'asma e oltre 20 milioni di tonnellate di perdite di raccolto all'anno.

Nel suo report annuale l'Anep segnala che c'è un forte potenziale di abbattimento di circa il 20% delle emissioni provocate dall'uomo entro il 2030 con misure tecniche disponibili a basso costo o nullo mentre misure aggiuntive, come il passaggio dal gas naturale alle rinnovabili, cambi nelle diete e riduzione degli sprechi alimentari potrebbero aggiungere un 15% al potenziale di mitigazione del 2030. Quindi l'attuazione di tutte le misure, strutturali e comportamentali, potrebbe ridurre le emissioni di metano di di circa il 45% rispetto al 2015.

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