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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente&Veleni

Porto Tolle: condannati dirigenti Enel per disastro ambientale

Arriva la sentenza sul disastro della centrale Enel in provincia di Rovigo. Condannati per disastro Paolo Scaroni, ad di Eni e Franco Tatò, con interdizione dai pubblici uffici per cinque anni

Per il disastro ambientale della Centrale Enel di Porto Tolle arriva, dopo diverse ore in camera di consiglio, la condanna a tre anni di reclusione per gli ex amministratori delegati Paolo Scaroni e Franco Tatò, con interdizione di cinque anni dai pubblici uffici. Scaroni è attualmente amministratore delegato del gruppo Eni e all'epoca dei fatti ad di Enel come lo stesso Tatò.

Assolto per mancanza di elemento oggettivo l'attuale ad generale Fulvio Conti, come gli altri dirigenti. Le accuse erano di disastro colposo ma non aggravato. Quindi la centrale termoelettrica di Porto Tolle è stata gestita senza meccanismi di contenimento delle emissioni che hanno messo a repentagli la salute dei cittadini della zona.

Secondo la sentenza i condannati “hanno posto in essere fatti diretti a cagionare un disastro”. Ecco perché sono stati condannati i vertici più alti dell'organigramma di Enel dell'epoca, responsabili diretti dell’omessa ambientalizzazione. “Una sentenza storica” sottolinea il legale della parte civile Matteo Cerutti. Rimangono da accertare le conseguenze conseguenze sanitarie del “disastro”, con il relativo pagamento dei danni.

Intanto l’ad di Enel, che per la gestione della centrale era stato già condannato in passato e poi prescritto, si dichiara estraneo alle accuse: “Farò immediatamente ricorso. Sono stupefatto da questa decisione visto che la centrale Enel di Porto Tolle ha sempre rispettato gli standard in vigore, anche all’epoca dei fatti contestati”.

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