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Martedì, 3 Ottobre 2023
Ambiente

Clima da paura: in Italia coste a rischio e siccità estrema

Il livello del mare potrebbe crescere fino ad un metro entro il 2100. "Ormai è tardi, l'aumento del livello del mare continuerà nei prossimi secoli in ogni caso"

Il livello del mare nel Mediterraneo è aumentato di 1,4 mm l'anno nel corso del XX secolo. L'incremento è accelerato alla fine del secolo e ci si attende continui a crescere in futuro a un tasso simile alla media globale, raggiungendo valori potenzialmente prossimi al metro nel 2100 in caso di un alto livello di emissioni.  È quanto emerge dal nuovo rapporto dell'Ipcc ''Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability'' (Cambiamenti climatici 2022: impatti, adattamento e vulnerabilità) pubblicato oggi, secondo il quale l'aumento del livello del mare continuerà nei prossimi secoli anche nel caso le concentrazioni di gas serra si stabilizzino.

L'innalzamento del livello del mare, sottolinea lo studio, ha già un impatto sulle coste del Mediterraneo e in futuro aumenterà i rischi di inondazioni costiere, erosione e salinizzazione. Le coste sabbiose strette che sono di grande valore per gli ecosistemi costieri e per il turismo sono a rischio di scomparsa.

"Per evitare una perdita crescente di vite umane, biodiversità e infrastrutture, urge un'azione ambiziosa e accelerata per adattarsi ai cambiamenti climatici, riducendo nel contempo in modo rapido e profondo le emissioni di gas serra" spiega il rapporto.

Secondo il rapporto diverse aree diventeranno inabitabili: Il mondo dovrà affrontare "inevitabili molteplici rischi climatici nei prossimi due decenni con un riscaldamento globale di 1,5 gradi centigradi - spiegano gli esperti - Anche il superamento temporaneo di questo livello di riscaldamento comporterà ulteriori gravi impatti, alcuni dei quali saranno irreversibili. I rischi per la società aumenteranno, anche per le infrastrutture e gli insediamenti costieri bassi". 

"Lo sviluppo resiliente al clima che è già impegnativo agli attuali livelli di riscaldamento e diventerà più limitato se il riscaldamento globale supera 1,5 gradi centigradi". In alcune aree "sarà impossibile se il riscaldamento globale supera i 2 gradi centigradi" si legge.

Quanto è grave il rapporto Ipcc

Per la maggior parte delle aree europee nel 21esimo secolo si prevedono perdite sostanziali della produzione agricola. Nell'Europa meridionale, più di un terzo della popolazione sarà esposto a scarsità d'acqua a fronte di un aumento della temperatura di 2°. Sopra i 3°C, si prevede un raddoppio dei costi dei danni e delle persone colpite da precipitazioni e esondazioni dei fiumi. I danni da inondazione costiera si prevede che potranno aumentare di almeno 10 volte entro la fine del 21esimo secolo. L'innalzamento del livello del mare rappresenta una minaccia per l'esistenza stessa delle comunità costiere, in particolare dal 2100.

Secondo il report, il numero di decessi e di persone a rischio a causa del caldo aumenterà da due a tre volte con un aumento della temperatura di 3°C rispetto a 1,5°C. Al di sopra dei 3°C ''ci sono limiti al potenziale di adattamento delle persone e dei sistemi sanitari esistenti''. Il riscaldamento ridurrà lo spazio di habitat adatti agli attuali ecosistemi terrestri e marini e cambierà irreversibilmente la loro composizione, con una crescente gravità al di sopra dei 2°C. Si prevede che le aree soggette a incendi si possano espandere in tutta Europa.
 

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