Il ministro dell'ambiente Sergio Costa dichiara guerra alla plastica
Liberare le istituzioni dalla plastica. Il nuovo ministro dell'Ambiente Sergio Costa, lancia una sfida ai colleghi di governo "per dare il buon esempio". E l'Europa si prepara a diventare "plastic free" per salvare gli oceani
L'ambiente torna al centro delle azioni del governo: lo ha promesso il neo ministro dell'Ambiente Sergio Costa incontrando le ventitré associazioni firmatarie dell'Agenda Ambientalista 2018, presentata alle forze politiche durante la campagna elettorale, puntando sull'economia ambientale. E la sfida del generale dei Carabinieri prestato alla politica parte dalla lotta alla plastica facendo seguito alle nuove norme comunitarie per ridurre i rifiuti marini.
Dopo aver messo vietato i sacchetti di plastica, l'Europa è pronta a mettere al bando cotton fioc, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini a meno che non siano costruiti con materiali sostenibili.
Costa lancia l'hashtag #iosonoambiente
La prima sfida del ministro dell'Ambiente chiama in causa il presidente della Camera Roberto Fico e il vicepremier Luigi Di Maio: "Liberiamoci dalla plastica, alla Camera e nei ministeri".
Sergio Costa spiega che entro il 4 ottobre il Ministero di via Cristoforo Colombo sarà "i plastic free".
"Simpaticamente chiedo al presidente della Camera, Roberto Fico, ma anche al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, di liberare dalla plastica la Camera e il ministero. Ma la 'sfida' riguarda anche le altre istituzioni, "di qualsiasi livello governativo, Regioni, Città metropolitane, Comuni, parlo di tutti gli enti pubblici"
Costa li invita a usare e diffondere l'hashtag #Iosonoambiente per mostrare "il proprio impegno per liberarsi dalla plastica, come dimostrazione di partecipazione. Insieme ce la facciamo tutti".
Liberiamoci dalla plastica: le iniziative
L'Ambasciata britannica si è impegnata ad usare piatti, sottopiatti, vassoietti, pellicola alimentare, posate e bicchieri solo in bioplastica Mater-Bi per il Queen's Birthday Party che verrà festeggiato il 14 giugno a Roma a Villa Wolkonsky: la decisione in seguito alle iniziative del governo May sull'inquinamento da rifiuti plastici. Il Foreign Office ha deciso che tutte le rappresentanze diplomatiche del Regno Unito debbano applicare la politica "plastic free" soprattutto per quanto riguarda i single-use products. A differenza delle stoviglie in plastica che una volta contaminate con il cibo sono destinate nel migliore dei casi ad essere bruciate e in quello peggiore alla discarica, piatti, bicchieri e posate in MATER-BI sono smaltibili negli impianti di compostaggio assieme alla raccolta differenziata della frazione organica.
Plastica addio: il Parlamento Ue mette al bando le bottigliette
Intanto la battaglia contro la plastica sbarca al Parlamento Europeo. Come spiega Europa Today a Bruxelles quanto a Strasburgo sono apparsi dei distributori d'acqua, primo passo tangibile verso l'addio alle bottiglie di plastica all'interno dell'Europarlamento: con la nuova legislatura, che inizia nel giugno prossimo, arriveranno nuovi deputati e spariranno le bottigliette d'acqua.
Ogni giorno vengano consumate oltre 8.000 bottiglie nei vari edifici del Parlamento Ue e l'Ufficio di presidenza punta ad un sistema di approvvigionamento idrico innovativo tramite un ampio sistema di fontane d'acqua. Un'iniziativa che viene da lontano: già nel 2012 era stata lanciata una prima raccolta di firme all'interno della stessa Eurocamera per chiedere l'abbandono delle bottiglie di plastica.
Plastica: nella differenziata solo se svuotata e lavata
Nel frattempo è ultile ricordare come si getta la plastica. Come sottolinea la nuova campagna di sensibilizzazione della multiutily emiliana Hera, la raccolta differenziata della 'plastica' riguarda recipienti e imballaggi come vaschette per alimenti, incarti, bottiglie e flaconi, vasetti e barattoli che siano prima stati svuotati e lavati.
Costa lancia la "Plastic Free Challenge"
Accetto la sfida di @SergioCosta_min: importante che anche @Montecitorio sia plastic free. Già domani ne parlerò durante l’ufficio di presidenza della Camera.#IoSonoAmbiente
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) 12 giugno 2018
Oggi è una giornata importante. Lanciamo PLASTIC FREE CHALLENGE. Raccontami la tua battaglia mettendo #PFC all'interno del tuo Tweet. Sfido, simpaticamente, @luigidimaio e @Roberto_Fico a rendere il Ministero e la Camera Plastic Free. #IoSonoAmbiente sarà il Cambiamento. pic.twitter.com/Xpinv4Ad3N
— Sergio Costa (@SergioCosta_min) 12 giugno 2018
Anche IKEA dice no alla plastica monouso: il celebre rivenditore di mobili e accessori per l’arredamento ha annunciato di ritirare tutti i prodotti di plastica usa e getta entro il 2020, sia in vendita, che a disposizione dei clienti, ad esempio, nei punti ristoro. Una decisione storica.