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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Uccellino soffocato da una mascherina: “Vittima della negligenza dell’uomo”

Mascherine e guanti usa e getta mettono a rischio l’ambiente: gli effetti visibili già ora. Virale sui social la foto di un uccello intrappolato in una mascherina. Anche in Italia si discute dello smaltimento dei dispositivi usa e getta usati per frenare il contagio durante la pandemia da Covid-19

Da tempo le associazioni hanno lanciato l’allarme sul problema rappresentato dallo smaltimento delle mascherine monouso, che rischia di trasformarsi in una catastrofe ambientale. Molti di questi dispositivi sono realizzati con materiali non biodegradabili e trattate con sostanze chimiche inquinanti. 

Qualche settimana fa ha iniziato a girare sui social la fotografia di un uccellino "intrappolato" da una mascherina chirurgica. A condividerla è stata Sandra Denisuk, dalla British Columbia (Canada). “Questo uccello è rimasto prigioniero su un albero per due giorni. Gli elastici della mascherina gli si erano attorcigliati al collo”, ha commentato Denisuk. L’uccello, "vittima innocente della negligenza umana", non è sopravvissuto e la donna ha sottolineato l’importanza di non disperdere nell’ambiente mascherine e guanti monouso, altrettanto pericolosi.

uccellino mascherina facebook-2

A metà marzo il gruppo ambientalista Ocean Asia aveva condotto un viaggio sulle isole Sono a Honk Kong, riscontrando un’enorme quantità di mascherine chirurgiche in marea e sulla costa. 

Il ministro Costa sulla gestione dei rifiuti legata all'emergenza Covid-19

Anche in Italia le associazioni ambientaliste hanno messo in guardia dai pericoli dello smaltimento non corretto di questo tipo di rifiuti e oggi, durante un’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, sul tema della gestione dei rifiuti legata all'emergenza Covid-19, oggi il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è intervenuto sull’argomento. 

"Il nostro scopo con il tavolo tecnico che stiamo costituendo per la Fase 2 è quello di coinvolgere anche altri operatori: penso all'ordine dei farmacisti per poter utilizzare davanti alle farmacie dei raccoglitori per le mascherine, quelle usate dalla popolazione, che possono essere gettate lì, questo si può immaginare anche per la grande distribuzione, per esempio, e raccoglitori per i guanti monouso”, ha detto il ministro Costa, specificando che “già delle aziende si stanno specializzando per la sanificazione commerciale di questi prodotti che consente poi di utilizzarle come materie prime seconde".

Il ministro ha anche ricordato che "nell'opzione peggiore di dover gettare guanti monouso e mascherine, possiamo dire che la nostra capacità complessiva è tranquilla, cioè abbiamo gli spazi: abbiamo un gap ancora da riempire di 200mila tonnellate". "Facendo un calcolo spannometrico, usando le mascherine riutilizzabili per 10-15 volte, significa ridurre l'utilizzo mensile delle mascherine ad un terzo dell'attuale supposizione. Il che vuol dire avere uno stock ancora maggiore di capacità di gestione di queste mascherine come rifiuto indifferenziato", ha concluso Costa.

Le proposte di Legambiente per una ripartenza "green"

Tutela dell’ambiente e sostenibilità non devono essere messi da parte in questo momento e anzi, possono rivelarsi una possibilità di crescita. Ne è convinta Legambiente, che oggi ha lanciato al governo, in occasione dell’inizio della Fase 2, una serie di proposte per una ripartenza “green”. Le proposte in tutto avanzate dall’associazione ambientalista sono 33, condivise anche da tante imprese e associazioni del terzo settore, per tre grandi campi di intervento: semplificazione delle procedure per accelerare gli investimenti, rilancio dell’economia con fondi già stanziati da politiche nazionali e su cui indirizzare le risorse del Green Deal europeo, e lo sblocco di risorse e provvedimenti ministeriali ancora in stallo. Legambiente chiede anche di utilizzare i mesi di chiusura delle scuole per realizzare indagini diagnostiche dei solai, l'adeguamento alla normativa antincendio, le verifiche di vulnerabilità sismica; ma anche interventi di manutenzione ordinaria per implementare sistemi di sicurezza e distanziamento indispensabili nella fase di rientro anche per gli studenti. L’associazione sottolinea inoltre che se il Paese decidesse di mettere in pratica questa ricetta “green” andrebbe incontro ad importanti vantaggi economici. Ad esempio, dice Legambiente, con i cantieri per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio si metterebbero in moto investimenti, tra diretti e indiretti, per quasi 9 miliardi di Euro all'anno con 430 mila occupati e con risparmi in bolletta per le famiglie pari a circa 620 euro all’anno.

Provvedimenti in materia di autorizzazioni:

1. Semplificazioni per l'installazione di impianti da fonti rinnovabili
2. Semplificazione degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente
3. Promozione dell'efficienza energetica attraverso sistemi geotermici
4. Semplificazioni in materia di valutazione di impatto ambientale e partecipazione dei cittadini
5. Semplificazione per l'installazione di reti a banda larga
6. Semplificazioni per l'installazione di ricarica per auto elettriche
7. Eliminazione di limiti all'utilizzo del pet riciclato per la produzione di bottiglie di plastica
8. Promozione del Green public procurement
9. Utilizzo di materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni
10. Semplificazione degli interventi di rigenerazione urbana e ambientale
11. Demolizioni di edifici abusivi

Provvedimenti in materia di rilancio dell'economia:

1. Proroga e revisione degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente.
2. Creazione di un fondo per l'efficienza energetica e l'accesso al credito da parte delle famiglie
3. Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio residenziale pubblico
4. Interventi di Adattamento ai cambiamenti climatici nei comuni italiani
5. Fondo progettazione per la riqualificazione di edifici e strutture pubbliche 
6. Proroga di Industria 4.0 e prospettiva green
7. Misure a sostegno dell'economia circolare
8. Creazione di un fondo nazionale per la bonifica dei siti orfani
9. Rinnovo del materiale rotabile ferroviario regionale e urbano
10. Welfare mobilità per i dipendenti
11. Potenziamento dei controlli ambientali
12. Misure di contrasto alla povertà energetica
13. Regolarizzazione dei cittadini stranieri

Provvedimenti ministeriali da sbloccare:

1. Sbloccare il "buono mobilità" per le famiglie
2. Sbloccare le risorse per le piste ciclabili
3. Sbloccare le risorse per la riqualificazione del patrimonio edilizio
4. Aggiornare le linee guida per l'autorizzazione di impianti da fonti rinnovabili
5. Emanare i decreti e regolamenti per rendere definitivamente operativo il codice del terzo settore
6. Sbloccare le risorse per la creazione di foreste urbane
7. Completare l'anagrafe della situazione statica e energetica dell'edilizia scolastica
8. Accelerare gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico
9. sbloccare le risorse per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni

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