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Giovedì, 25 Aprile 2024
Animali

L'esercito dei cani "traditi": adottati per il lockdown e poi abbandonati

Negli ultimi due anni circa 3,4 milioni di italiani hanno preso un animale, ma con la fine delle restrizioni, circa 117mila proprietari hanno cambiato idea, restituendo l'amico a quattro zampe al canile o affidandolo ad un'altra famiglia. Il motivo principale? Troppo difficile da gestire dopo la fine dell'isolamento

Dopo l'inizio della pandemia, con il lockdown che ha costretto in casa milioni di persone, in Italia c'è stato un vero e proprio boom per quanto riguarda le adozioni dei cani: tra il 2020 e il 2021 circa 3,4 milioni di persone hanno deciso di aprire le porte di casa ad un amico a quattro zampe, ma per molti di loro, con la fine delle restrizioni, è finito anche l'amore.

Infatti, al termine del lockdown, sono circa 117 mila i proprietari che hanno cambiato idea, restituendo l'animale al canile o affidandolo ad una nuova famiglia. Un dato triste che emerge da un'indagine commissionata da Facile.it a EMG Different: il 28,3% di chi ha preso un cane negli ultimi 2 anni ha detto di averlo fatto appositamente per alleggerire il lockdown e circa 196 mila hanno ammesso di averlo preso solo per aggirare i limiti alla mobilità imposti dal Governo in quel periodo (5,7%).

Ma per quale motivo una persona cambia idea e decide di abbandonare nuovamente un animale appena accolto in casa? Secondo la ricerca, la ragione principale per cui i proprietari hanno rinunciato alla compagnia del cane adottato durante la pandemia è che, una volta finito il lockdown, si sono resi conto che l'animale diventava troppo complesso da gestire e quindi non lo volevano più (63%); in altri casi, invece, la decisione è stata presa a seguito di danni materiali causati da Fido (37%).

Se si sommano cani e gatti, il numero degli italiani che negli ultimi due anni ha adottato un animale sale sopra quota 5 milioni, pari al 23,2% di coloro che hanno un compagno a 4 zampe, con la percentuale che arriva al 31,7% tra i residenti al Sud. Va detto, però, che la pandemia è stata una leva soprattutto per i residenti nel Nord ovest, dove la percentuale di chi ha dichiarato di aver preso un animale domestico proprio per alleggerire il lockdown è pari al 38,4% (a fronte del 24,5% rilevato a livello nazionale).

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