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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il cambio di passo tanto atteso

Gli animali domestici potranno essere curati con farmaci umani

C'è il via libera del governo: il ministro Speranza ha firmato il decreto. Esultano associazioni, famiglie e attivisti. Le stime su quanto si potrà risparmiare e tutti gli effetti positivi del provvedimento

Gli animali domestici potranno essere curati anche con farmaci a uso umano: è una decisione che famiglie, amanti degli animali, attivisti e associazioni aspettavano da anni. Ora c'è il via libera del governo. Il decreto, che porta la firma del ministro della Salute Roberto Speranza, consente ai veterinari di prescrivere medicinali "generici" a condizione che contengano il medesimo principio attivo del medicinale veterinario. "Si tratta di un provvedimento di equità atteso da anni da milioni di cittadini - ha commentato il ministro Speranza -. Una scelta che consentirà di garantire con più facilità le cure agli animali da compagnia e un risparmio importante per tante famiglie italiane e per le strutture che si occupano di cani e gatti".

I farmaci umani per curare gli animali

La notizia è stata accolta con favore dalle associazioni impegnate sul campo. Gli attivisti hanno denunciato per anni la questione dei prezzi spesso troppo elevati dei farmaci veterinari che talvolta sono legati anche al fenomeno dell'abbandono. Ora il cambio di passo tanto atteso. Grande soddisfazione da parte della Lav, Lega anti vivisezione: "Un atto tanto atteso e particolarmente importante in questo periodo -  scrive in una nota - nel quale anche a causa degli effetti della pandemia il potere di acquisto di molti italiani si è ridotto".

L'associazione fa anche qualche esempio pratico di risparmio: "Se il cane o il gatto avrà la gastrite si potranno risparmiare 20 euro per ogni confezione, mentre per una patologia cronica come la cardiopatia si potranno risparmiare 334 euro all'anno (per un cane di 20 kg) e ben 524 euro se ha bisogno anche del diuretico. E se il suo problema è la dermatite atopica, si potranno risparmiare ben 432,44 euro per un ciclo di terapia".

I risparmi per un canile comunale

Il risparmio c'è per tutte le patologie. Gli effetti positivi del provvedimento, conclude l'associazione, "non solo non graveranno sulla finanza pubblica, ma permetteranno un risparmio alla collettività prevenendo l'abbandono, facendo risparmiare i comuni sulle cure veterinarie e favorendo le adozioni". Un canile comunale che oggi spende 15mila euro all'anno per i farmaci per i propri quattrozampe potrà risparmiare fino a 11mila euro per l'acquisto di medicine.

Soddisfatta della decisione anche l'Enpa, Ente nazionale protezione animali. "Con il decreto firmato dal ministro Speranza si fa un passo avanti nel diritto della salute degli animali - ha commentato la presidente nazionale Carla Rocchi -. La richiesta del via libera all'utilizzo dei farmaci generici per gli animali è un'istanza che Enpa porta avanti da anni e che quindi accogliamo con grande soddisfazione".
 

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