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Giovedì, 25 Aprile 2024
Episodio vergognoso

Gatta uccisa a colpi d'arma da fuoco, il padrone: "Non deve più accadere"

Il padrone della micia ha saputo soltanto pochi giorni fa la verità sulla morte della sua gatta, quando ha ricevuto il referto dell'autopsia sul corpicino dell'animale

Uccisa con un colpo d'arma da fuoco. È questa la triste e vergognosa fine a cui è andata incontro Luna, una gatta di poco meno di due anni che era solita girare per le vie di un centro abitato di Torino insieme alla sua sorella gemella Stella. Qualcuno ha sparato a Luna la notte dello scorso 6 maggio. E ora il proprietario della micia chiede giustizia. 

Maurizio Putto, il padrone dell'animale, ha saputo soltanto pochi giorni fa la verità sulla morte della sua gatta, quando ha ricevuto il referto dell'autopsia sul corpicino eseguita dai medici della clinica veterinaria di Grugliasco. Subito dopo ha sporto denuncia al commissariato Mirafiori e ha affisso un cartello affinché chi ha visto qualcosa possa essere utile alle indagini. Stando a quanto riporta TorinoToday, ieri, giovedì 25, gli agenti hanno eseguito un sopralluogo vicino all'albero dove la mattina di domenica 7 era stato trovato il cadavere, forse alla ricerca di qualche proiettile.

"Quando ho ritrovato Luna morta - dice Putto a TorinoToday - non riuscivo a capire come potesse essere morta facendo i propri bisogni nell'aiuola vicina all'albero. Era una gatta giovane e senza problemi di salute, vedendola in quello stato mi sono chiesto come potesse essere morta in modo naturale e così ho deciso far fare l'autopsia", racconta il proprietario della gatta. "Anche se non ce n'erano tracce evidenti, c'era l'ipotesi che fosse stata uccisa da un fulmine, visto che quella sera era piovuto, o fosse stata avvelenata. Invece, il patologo ha detto che è stata uccisa con un'arma, probabilmente potente o da distanza ravvicinata, perché ci sono foro d'entrata e d'uscita e un canale di attraversamento. La morte è stata istantanea e questo spiega la posizione in cui è stata trovata. Probabilmente la pioggia aveva portato via il sangue".

Putto ha spiegato a TorinoToday di aver affisso un cartello così che l'autore del vergognoso delitto possa sapere che è emersa la verità sulle sorti di Luna. "Quanto accaduto a me non deve più ripetersi", ha auspicato il proprietario dell'animale. "Luna e Stella erano diventate di famiglia in tutto il quartiere e ora la prima è morta e la seconda non esce perché abbiamo paura, come un po' tutti". Le autorità competenti stanno lavorando sul caso per risalire all'autore dell'uccisione dell'animale, considerato reato secondo la legge italiana. Per il Codice penale, è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni chi, per crudeltà o senza necessità, provoca la morte di un animale.

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