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Venerdì, 29 Marzo 2024
Animali Danimarca

Cane condannato a morte in Danimarca: parte la campagna #SaveIceberg

L'animale, nato e cresciuto in italia,  rischia di essere soppresso a Copenaghen, perché secondo la legge danese la sua razza è pericolosa per l'uomo. Corsa contro il tempo per salvargli la vita

L'Italia e la Rete si sono mobilitate per salvare la vita ad Iceberg, un dogo argentino di due anni, condannato a morte in Danimarca. Il cane, nato e cresciuto in Italia, si è trasferito nel Paese nordeuropeo insieme al suo padrone Giuseppe, ma purtroppo per l'animale, per la legge danese la sua razza è vietata perché ritenuta pericolosa per l'uomo. Così, una semplice 'zuffa' con un altro cane ha fatto scattare la denuncia e la conseguente condanna a morte per Iceberg. 

L'Enpa, Ente nazionale protezione animali, ha raccolto l'appello di Giuseppe, che ha chiesto aiuto anche al premier Gentiloni per salvare la vita del suo cane. Così è nato l'hashtag #SaveIceberg e la raccolta firme su Change.org per evitare la soppressione dell'animale.

La storia di Iceberg ha commosso molti personaggi dello spettacolo, che si sono subito attivati a favore della sua causa. La cantante Noemi ha lanciato un invito tramite un video pubblicato sui social: "Non abbandonare Iceberg: riportiamola a casa".

Un appello raccolto anche da altri vip come J-Ax, Emma Marrone e Michele Bravi, con quest'ultimo che ha postato una fotografia con un cartello e la scritta #SaveIceberg.

Intanto il padrone del cane Giuseppe ha reso noto che Iceberg è entrato regolarmente in Danimarca superando ogni controllo. Sicuramente ci sono stati degli errori, ma non è giusto che a pagare, con la vita, sia proprio Iceberg. 

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