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Venerdì, 29 Marzo 2024
invasione delle cavallette

Invasione delle cavallette in Sardegna. E il cambio del clima non c’entra

Per il quarto anno consecutivo, milioni di locuste hanno divorato interi raccolti causando una vera e propria catastrofe biologica. L’Università di Sassari ha individuato un’azione efficace mentre è in arrivo una app per segnalare le invasioni

Per il quarto anno consecutivo la Sardegna è afflitta da una piaga biblica, in grado non solo di divorare i raccolti senza poter essere arrestata, ma anche di assaltare orti e giardini provocando una vera catastrofe biologica. In provincia di Nuoro, da Noragugume a Bolotana, milioni di locuste hanno invaso 25mila ettari di terreni agricoli con epicentro nella piana di Ottana, lasciando le aziende senza foraggio. E l’arrivo del caldo sempre più intenso moltiplicherà la schiusa delle uova e gli insetti in sovrannumero, dannosi per l’economia e gli ecosistemi.

“In pochi giorni - spiega Coldiretti - centinaia di agricoltori e allevatori hanno visto sparire il raccolto di interi campi al passaggio delle cavallette, che hanno mandato in fumo mesi di lavoro e di investimenti come fosse un incendio”. E sotto accusa stavolta non c’è il cambiamento climatico. O almeno, in questo caso è solo una concausa. Piuttosto, il problema vero sembra sia da ricercare in una questione tornata prepotentemente alla ribalta negli ultimi mesi: quella dell’abbandono dei terreni agricoli. Molte terre infatti sono lasciate incolte a causa della crisi delle campagne, provocata dai prezzi dei prodotti agricoli sotto i costi di produzione. “E’ in questi luoghi infatti che le cavallette trovano l’habitat ideale per deporre le proprie uova, dal quale poi sciamano in cerca di cibo, senza poter essere arrestate”. Ma la soluzione ci sarebbe, messa nero su bianco da uno studio già pubblicato dell’Università di Sassari. Che non prevede l’impiego di prodotti chimici, considerati obsoleti e inefficaci. Ma un’azione preventiva, come le tradizionali pratiche agricole insegnano. “L'unica arma efficace e del tutto biologica per contrastare l'invasione delle cavallette - prosegue Coldiretti - sono i predatori naturali come gli uccelli, che potrebbero aiutare a contenere le popolazioni. Si sta anche studiando l’impiego di specifici insetti anti-cavallette che si nutrono delle uova e di particolari funghi che attaccano le larve. Mentre la lavorazione superficiale dei campi sarebbe già sufficiente a distruggerne una gran perchè non occorrerebbe un'aratura profonda”. In arrivo anche una app per segnalare tempestivamente la presenza delle locuste, mentre è certo che gli effetti di un 2022 con un inverno mite e precipitazioni dimezzate abbia anticipato di un mese la deposizione delle uova. 

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