Orsa Amarena, stop alla cattura dei cuccioli. Ma hanno poche chance di sopravvivere
I due piccoli plantigradi stanno bene e sono stati avvistati mentre mangiavano da un melo. Dal Parco Nazionale d'Abruzzo sottolineano però che i pericoli sono tanti e "le possibilità di sopravvivenza non sono alte"
I cuccioli dell'orsa Amarena stanno bene e si sono ricongiunti, ma non verranno catturati e non hanno molte speranze di riuscire a sopravvivere. È il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise a rendere noti gli ultimi aggiornamenti sui due piccoli plantigradi rimasti orfani dopo la morte dell'orsa Amarena, uccisa a fucilate la settimana scorsa a San Benedetto dei Marsi (L'Aquila). Ieri dal Parco avevano fatto sapere che i due piccoli orsi si erano separati ed erano stati avvistati "nei dintorni di due centri abitati situati all'interno del perimetro del Parco (a circa 25 Km di distanza da San Benedetto dei Marsi)".
Oggi viene invece data conferma "con grande sollievo" che "i cuccioli sono entrambi vivi e che dopo una prima separazione si sono ricongiunti. I Guardiaparco, grazie all'utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano alimentando su una pianta di melo. L'avvistamento - si legge nel post pubblicato su Facebook - è avvenuto in un luogo ancor più interno del Parco rispetto al punto" in cui erano stati visti nell'ultima volta.
Le attività di ricerca e monitoraggio continueranno ancora, dicono dal Parco, "con l'obiettivo di fornire più elementi possibili per valutare le future decisioni e monitorare gli spostamenti dei due cuccioli" che in ogni caso "riescono ad orientarsi e a muoversi senza troppi problemi sul territorio e per ora si sono allontanati dall'area del Fucino, molto più antropizzata e quindi maggiormente pericolosa".
Dalle ricerche è dunque emerso che i "cuccioli riescono ad alimentarsi in autonomia anche senza la madre". Per queste motivazioni, viene quindi spiegato nel post, "le attività di cattura sono al momento sospese, mentre si protrarranno, ovviamente, quelle di monitoraggio". La cattura dei due plantigradi si era rivelata fin da subito come un'operazione piuttosto complicata in quanto non è possibile ricorrere ai metodi che si usano per gli orsi adulti (laccio di Aldrich, trappola a tubo o teleanestesia). Ora si è deciso di far cessare ogni tentativo di catturare i due cuccioli, nella speranza che possano farcela da soli.
Dal Parco sottolineano però che "le possibilità di sopravvivenza, purtroppo, non sono alte e che le insidie, anche naturali (interazioni con altre specie), sono molte". Inoltre "qualsiasi disturbo e/o interferenza di origine antropica potrebbe causare l'allontanamento dei cuccioli da aree idonee e una loro nuova separazione". Per questo i curiosi vengono invitati a "non intralciare in alcun modo le operazioni di monitoraggio" e di allertare le autorità competenti in caso di avvistamento fortuito. L'appello per la popolazione è inoltre di procedere a basse velocità "lungo tutte le strade che collegano l'area meridionale del Fucino con il Parco e ovviamente nelle aree interne al Parco".