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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Animali

Il paguro Bernardo, detto l'eremita: il simpatico crostaceo che cambia spesso casa

Trasloca spesso e volentieri in cerca di una casa più grande e confortevole

Vive portandosi dietro la sua piccola casa, una conchiglia, all'interno della quale trova rifugio temporaneo fino al momento in cui, diventata ormai troppo stretta, la abbonda per una più confortevole: oggi parliamo di un simpatico crostaceo, protagonista di diversi cartoni animati e favole per bambini, il paguro.

Non è difficile trovare sulle nostre bellissime spiagge piccole conchiglie che spesso vorremmo custodire nelle nostre case per trattenere il ricordo di un'estate ormai andata. Accade, a volte ,che questi gusci vuoti di gasteropodi estinti, siano invece delle abitazioni ambulanti di piccoli paguri. Si ritirano nelle loro casette di fortuna e aspettano che la calma e il silenzio prendano il sopravvento per uscire alla ricerca di cibo.

Il paguro Bernardo

In natura esistono diverse specie di paguri ma oggi ricordiamo in particolare Bernardo, il paguro eremita. Il paguro Bernardo è un crostaceo di piccolissime dimensioni, vive nelle acque del Mediterraneo come anche in quelle dell’oceano Atlantico e presso le coste del Nord-America. Lo troviamo sui fondali sia sabbiosi che rocciosi fino ad una profondità massima di 80 metri.  

Questo crostaceo ha un addome di colore che va dal rosso all'arancione, una consistenza molliccia e grosse chele spesso asimmetriche, piccoli occhi verdi e l'estremità posteriore del corpo, la coda, con delle piccole appendici che gli permettono di agganciarsi alla conchiglia e portarla a spasso come fosse la sua casetta. Utilizza le grosse chele per blindare l'ingresso della sua abitazione, una volta ritirato nella  piccola conchiglia. 
Il paguro Bernardo cresce raggiungendo i 3-4 cm di lunghezza e il guscio vuoto del mollusco gasteropode presso il quale trova riparo, è spesso un rifugio temporaneo: cercherà una casetta sempre più confortevole ogni volta che si renderà conto che quella attuale è diventata ormai troppo stretta o logorata.   

Questi crostacei pur essendo molto solitari vivono in simbiosi con piccole creature, le attinie o le spugne, le quali aderendo alla loro conchiglia garantiscono protezione e allontanano i potenziali predatori. Ma come? Tra i due avviene uno scambio di favori, quello che in gergo si chiama protocooperazione: l’attinia allontana i nemici grazie ai suoi filamenti urticanti offrendo al paguro una vita più tranquilla, mentre il paguro, ogni volta che si ciba, offre all'attinia un pasto gratis. Lascia cadere dalla sua bocca piccolissime porzioni di nutrimento che vengono captate dal corpo mobile dell'attinia.

Cosa mangia

Il paguro è un animaletto carnivoro e potremmo definirlo anche ''spazzino'': si ciba di scarti di pesci, molluschi, gamberi e tutto quello che gli capita.

Curiosità

Quando il paguro cambia casa che fine fanno le sue attinie? Semplice, se le porta con sè: solitamente sulla sua conchiglia se ne trovano 4 o cinque esemplari di attinie ed egli, con estrema pazienza, le trasferisce, una ad una, sulla sua nuova casetta. 
Non è difficile purtroppo osservare paguri rifugiati in piccoli scarti di plastica, un tappo di bottiglia, un bicchiere. Recentemente è comparso su tutti i social l'immagine, ripresa da un abitante dell’isola di Wake, in mezzo all’Oceano Pacifico, di un paguro che ha scelto come casa la testa di una bambola di plastica. 

Una soluzione all'inquinamento marino dovuto alla plastica parte innanzitutto da ogni nostra piccola azione quotidiana, ogni gesto d'amore verso la nostra terra, verso i nostri mari.

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