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Martedì, 16 Aprile 2024
Animali Agrigento

Pupi, gatto “migrante” sbarcato a Lampedusa, è stato adottato: dovrà stare in quarantena sei mesi

Il micio, un cucciolo di appena sei mesi, anche se sta bene dovrà stare sei mesi sotto sorveglianza per la profilassi antirabbica. Una donna dell’isola si è fatta avanti per ospitarlo e lo ha “adottato”

A bordo di una delle imbarcazioni che nei giorni scorsi sono arrivate a Lampedusa (Agrigento) c’era anche un gatto, sbarcato insieme a un migrante che lo aveva portato con sé dalla Tunisia e con il quale è rimasto per un po’ all’interno del centro di accoglienza.

“Pupi”, questo il nome che è stato gatto al micio, è stato poi affidato alle cure del servizio veterinario comunale, come previsto dal protocollo sanitario. Nutrito e tenuto in osservazione, dopo la visita effettuata da Giuseppe Fiore, medico veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo in servizio a Lampedusa, è stato deciso che pur essendo in buona salute dovrà effettuare una quarantena di sei mesi prevista per la profilassi antirabbica, perché proviene da una zona “a rischio epizoologico”. 

Per questo motivo è stato necessario individuare qualcuno disposto ad accudirlo in modo da evitare contatti con altri animali. A farsi avanti volontariamente è stata una signora dell’isola, che ha “adottato” Pupi - un maschio di circa sei mesi, con il pelo bianco e marrone - così come risulta dall’ordinanza firmata dal sindaco Totò Martello. 

"È una vicenda che forse a qualcuno sembrerà di poco conto - ha detto il sindaco Martello - ma serve a comprendere quali e quante procedure ed incombenze, a volte anche le più imprevedibili, gravano sull'amministrazione comunale quando ci troviamo di fronte ad uno sbarco di migranti sull'isola. In ogni caso anche se è una 'piccola storia', sono contento che sia a lieto fine”. 

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