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Giovedì, 25 Aprile 2024
Animali Roma

Sofia, la mamma gatta che continua ad accudire il cucciolo disabile: entrambi cercano casa

Il piccolo Geremia ha difficoltà a rimanere in equilibrio per colpa di un danno neurologico, ma può contare sempre sulla mamma, che continua a stargli vicino come se non fosse svezzato

L'amore di una mamma è più forte di ogni cosa, anche della disabilità. Un concetto applicabile non soltanto agli esseri umani ma anche al mondo animale, come ci insegna la storia di Sofia e del piccolo Geremia, un gattino di quattro mesi nato in strada a cui una gastroenterite ha provocato un danno neurologico che gli rende difficoltoso stare in equilibrio. Ma per il piccolo Geremia c'è un punto fermo, la mamma gatta Sofia, che non lo lascia mai da solo e continua ad accudirlo come se fosse ancora da svezzare. Oggi tutti e due sono ospiti, a Roma, dell'Associazione salute e tutela degli animali (Asta) in attesa di un'adozione 'di coppia', perché separarli "non si può".

 "E una storia molto tenera – ha raccontato all'AdnKronos il veterinario Manuel Felici - di una mamma gatta e dei suoi cuccioli con un vissuto di randagismo. Non è l'unica. Nella nostra associazione arrivano molti casi di animali fortunati che si salvano da condizioni difficili grazie alle persone che si prendono cura di loro". Sofia è stata trovata nella periferia romana e portata all'associazione quattro mesi fa con tre micini "ancora con gli occhi chiusi - continua Felici - ma con una gastroenterite virale contratta dalla mamma. Tutti sono sopravvissuti grazie alle cure. Due gattini sono stati rapidamente adottati".

"Geremia, però - racconta il veterinario - ha subito una lesione al cervelletto e non riesce a coordinare i suoi movimenti. E' un gattino che ha bisogno di maggiore attenzione. E la sua mamma è molto protettiva con lui. Ha necessità di trovare una famiglia disponibile a prendersi cura di lui ma anche di Sofia. La mamma è il suo punto di riferimento e riteniamo che non debbano separarsi". La storia dei due gatti non lascia indifferenti quanti passano all'Asta per le visite veterinarie, le adozioni o semplici donazioni. "Le persone tendono a interpretare il comportamenti degli animali utilizzando la lente dei loro sentimenti - spiega il veterinario - e si sorprendono anche delle 'relazioni' che leggono con un filtro umano. Le storie 'amorose' e tenere, di lungo periodo, tra animali sono molte. Ogni esemplare ha una sua individualità e generalizzare è impossibile", conclude Felici ricordando che il problema degli animali che vivono la difficile condizione del randagismo sono molti e che serve mantenere alta l'attenzione sul problema.

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