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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Le 10 regioni sopra la soglia critica per i ricoveri da Covid-19

Il livello di occupazione dei posti letto ha toccato il 43%, in aumento costante ormai da inizio marzo. Ancora più difficile la situazione nei reparti di terapia intensiva. I dati e i grafici

Continua a salire la percentuale media nazionale dell'occupazione dei posti letto Covid nei reparti ordinari di area non critica, cioè malattie infettive, pneumologia e medicina generale. Rimasta per mesi sotto la soglia critica, fissata al 40% dal ministero della Salute, ieri - ultimi dati disponibili forniti dall'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas) - ha toccato il 43%. I ricoveri sono in costante aumento da inizio marzo. Una settimana fa è stato superato per la prima volta il livello critico oltre il quale l'assistenza ordinaria degli altri pazienti risulta compromessa. In particolare, sono 10 le Regioni oltre il livello di allerta:

  • Marche (64%)
  • Piemonte (61%)
  • Emilia Romagna (56%)
  • Lombardia (53%)
  • Friuli Venezia Giulia e Puglia (49%)
  • Umbria (45%)
  • Abruzzo (44%)
  • Lazio (42%)
  • Molise (41%)

Ancora più difficile la situazione nei reparti di terapia intensiva. Sono 14 le regioni e province autonome che hanno un livello di occupazione dei posti letto pari o superiore alla soglia critica del 30%. 

  • Abruzzo (40%)
  • Emilia Romagna (52%)
  • Friuli Venezia Giulia (47%)
  • Lazio (37%)
  • Lombardia (59%)
  • Marche (61%)
  • Molise (44%)
  • PA Bolzano (30%)
  • PA Trento (58%)
  • Piemonte (55%)
  • Puglia (39%)
  • Toscana (40%)
  • Umbria (48%)

A Chieti e Vasto esauriti i posti in terapia intensiva, sotto stress gli ospedali di Lazio e Puglia

La media nazionale è del 39%. In alcuni terrritori la situazione è particolarmente delicata e i posti letto iniziano già a scarseggiare. In provincia di Chieti nelle due Terapie intensive Covid degli ospedali "Santissima Annunziata" (19 posti) e "San Pio" di Vasto (4 posti) al momento è tutto esaurito. "Ci sono zero posti disponibili" dicono dalla Asl Lanciano Vasto Chieti. "I malati vengono dirottati, quindi, verso altri presidi abruzzesi". All'ospedale dell'Aquila va meglio, perché su 20 posti di Intensiva solo 9 sono al momento occupati. Nel Teramano, all'ospedale di Giulianova sono tre i letti in Rianimazione occupati su quattro; sono 9, invece, su 16 all'ospedale "Mazzini" di Teramo. Anche in altre Regioni i problemi non mancano. La situazione delle terapie intensive in Puglia "per il momento è stabile, ma il sistema è in forte stress" ha fatto sapere oggi l'assessore alla Sanità della Regione, Pierluigi Lopalco.

Non va meglio nel Lazio. "Nell'ultima settimana abbiamo avuto circa 1700 positivi al giorno. Abbiamo superato la soglia dei 200 casi positivi ogni 100mila abitanti nei sette giorni, ci sono stati ogni giorno 212 ricoveri in degenze ordinarie e le terapie intensive hanno avuto un aumento dei ricoveri giornalieri di 21 unità. È chiaro che in una situazione del genere, parlo del Lazio ma altre regioni si trovano in analoga condizione, le occupazioni di posti letto hanno raggiunto soglie piuttosto elevate e molto vicine alla disponibilità dei posti letto dedicati covid che erano stati istituiti". Così a Timeline, su Sky Tg24, Massimo Antonelli, direttore dell'unità di Anestesia e rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma.

L'impennata di terapie intensive e ricoveri in Italia: i grafici

In totale negli ospedali italiani ci sono 3.588 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, non siamo purtroppo lontani dal picco di 3.848 registrato lo scorso 25 novembre.

I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 28.438 e la discesa non è ancora iniziata.

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