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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Zona arancione e rossa: cosa cambia da oggi 17 gennaio in dodici regioni

Le regole nei territori che entrano nelle aree a maggiori restrizioni: cosa si può fare e non fare, quando serve l'autocertificazione, quali spostamenti sono autorizzati e come funziona per le seconde case

Da oggi, domenica 17 gennaio, dodici regioni sono in zona arancione e tre in zona rossa. A partire dalla mezzanotte sono scattati gli effetti dell'ordinanza del ministero della Salute che ha portato tre territori in rosso (Lombardia, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano) e nove in arancione (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta). Restano nell'area intermedia Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Rimangono in zona gialla: Toscana, Sardegna, Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento. 

Zona arancione e rossa: cosa cambia da oggi in dodici regioni, cosa si può fare e non fare 

E quindi il week-end spaccato ipotizzato nei giorni scorsi si concretizza mentre mancano ancora le circolari attuative del Viminale e le Faq, cioè le risposte alle domande frequenti con cui fino ad oggi Palazzo Chigi ha chiarito i suoi provvedimenti. Da domani fino al 5 marzo ci saranno quindi molte chiusure di attività commerciali, piscine e palestre, autocertificazioni per gli spostamenti, coprifuoco dalle 22 alle 5, asporto dai bar solo fino alle 18. Nelle zone gialle invece nei giorni feriali riapriranno i musei con accessi contingentati. Il divieto di spostamento tra regioni durerà fino al 15 febbraio, mentre un miraggio rimane al momento la zona bianca - con tutto riaperto -, nuova invenzione cromatica per la quale bisognerà aspettare un calo drastico della curva. Fanno eccezione le seconde case. Ecco quindi un riepilogo dei divieti; nella zona gialla:

  • è vietata la circolazione dalle 22 alle 5 tranne che per comprovati (con autocertificazione) motivi di necessità, lavoro e salute;
  • gli spostamenti sono consentiti soltanto tra comuni;
  • i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi;
  • i negozi sono aperti;
  • i bar e i ristoranti sono chiusi a partire dalle 18; l'asporto si conclude alle 22;
  • il trasporto pubblico ha una capienza del 50%;
  • piscine, palestre, cinema e teatri sono chiusi;
  • i musei sono aperti nei giorni feriali; 
  • i centri sportivi sono aperti per l'attività individuale;
  • la didattica nelle scuole superiore è in presenza dal 50 al 75%. 

Nella zona arancione cambiano le modalità di circolazione, i negozi restano aperti ma cambiano le regole per bar e ristoranti. Aperti anche parrucchieri e centri estetici. Chiusi i centri sportivi. E quindi:

  • è vietata la circolazione dalle 22 alle 5;
  • non si può uscire dal proprio comune; 
  • i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi;
  • i negozi sono aperti;
  • bar e ristoranti sono chiusi; è consentito l'asporto fino alle 22;
  • il trasporto pubblico ha una capienza del 50%;
  • piscine, palestre, cinema e teatri sono chiusi;
  • i musei sono chiusi;
  • la didattica nelle scuole superiore è in presenza dal 50 al 75%. 

Nella zona rossa gli spostamenti sono vietati se non per motivi di lavoro, urgenza e salute. Sono aperti i supermercati, le farmacie, le edicole e i tabaccai e tutti i negozi ad esclusione di vendita al dettaglio di abbigliamento, calzature, gioielli. I parrucchieri sono aperti, i centri estetici sono chiusi. Si può fare attività motoria e attività sportiva all’aperto ma individualmente. E quindi nella zona rossa:

  • gli spostamenti sono vietati se non per ragioni di necessità, lavoro, salute con autocertificazione;
  • negozi e centri commerciali sono chiusi, così come bar e ristoranti; sono aperti gli esercizi che vendono beni di prima necessità come alimentari, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, lavanderie, parrucchieri, barbieri;
  • il trasporto pubblico ha una capienza del 50%;
  • piscine, palestre, teatri, musei sono chiusi; 
  • la didattica scolastica è a distanza a partire dalla seconda media.

Per uscire dai confini servono sempre "comprovati motivi". Sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Per quanto riguarda l'autocertificazione, nella zona rossa non è possibile uscire di casa senza una valida motivazione ma sono sospese le attività commerciali al dettaglio (eccetto alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole) ed è imposto lo stop ai ristoranti e bar che però potranno fare consegne a domicilio e asporto fino alle 22 (con il vincolo per i bar dopo le 18 di limitarsi all’asporto di cibo). In zona arancione sono consentiti senza necessità di autocertificazione solo gli spostamenti all’interno del comune. Chi vive in zona gialla invece può spostarsi nella propria regione, godersi un caffè al bar o un pranzo al ristorante e, da lunedì, visitare un museo durante i giorni feriali.

Autocertificazione: il modello autodichiarazione in pdf da scaricare

Zona rossa, arancione e gialla: i negozi aperti

Quali negozi sono aperti in zona rossa? Ecco nel dettaglio quali sono le attività che resteranno aperte:

  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari)
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati 
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio
  • Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati
  • Commercio al dettaglio di biancheria personale
  • Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati
  • Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori
  • Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
  • Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali
  • Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici 181 

Restano chiusi i negozi che vendono calzature, abbigliamento e gioielli. Aperti invece i negozi di lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, le attività delle lavanderie industriali, le tintorie, i servizi di pompe funebri e attività connesse e i servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere. Anche in zona rossa e arancione è consentito fare visita a parenti e amici in massimo due persone (oltre a minori di 14 anni) una volta al giorno e correre o andare in bici da soli e vicino a casa. Chi fino a oggi è rimasto in giallo troverà bar e ristoranti chiusi anche a pranzo: consentito solo l'asporto. Ma rimangono aperti i negozi, con la sola eccezione dei centri commerciali nei festivi e prefestivi.

Gli spostamenti in zona rossa, arancione e gialla e le seconde case

Ieri intanto è scoppiato nel governo il problema delle seconde case. Come anticipato dal Corriere della Sera, fonti di Palazzo Chigi hanno confermato che "è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione" e, diversamente dal decreto di Natale, non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione, che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa. Il testo del Dpcm disciplina che "è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione" e, a dispetto del decreto sulle misure per le festività natalizie non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione. Resta, per ogni altro tipo di spostamento che non sia per motivi di necessità, lavoro, studio o salute, il divieto di spostarsi in un'altra regione.

Ma ieri nel governo c'è stato chi, come il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, ha detto che non c'è nessun tema seconde case. In attesa che Palazzo Chigi ufficializzi le indiscrezioni aggiornando sul sito del governo le faq (risposte alle domande frequenti), il Corriere oggi torna a precisare che per "abitazione si intende dunque anche una seconda dimora, anche in affitto" che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa. L’unico limite riguarda il fatto che potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare. Si potrà poi rientrare nella residenza o nel domicilio in qualsiasi momento. Ma aggiunge che si può andare nelle seconde case anche fuori regione e senza limitazioni di colori; si può andare anche in seconde case in affitto purché non si tratti di affitti brevi. Il permesso riguarda comunque solo il nucleo familiare. Intanto però, ha scritto ieri l'agenzia di stampa Ansa, gli operatori del 1500, il numero di pubblica utilità attivato dal ministero della Salute, dicono che il nuovo Dpcm "non consente di raggiungere le seconde case fuori della propria regione se non per emergenze". Se il testo della norma dice che "è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione", secondo il 1500 "sono escluse le seconde case". "È questa la direttiva specifica che abbiamo ricevuto dopo la firma del Dpcm. Ci sono maggiori restrizioni rispetto a prima", viene chiarito.

Il Dpcm 15 gennaio firmato da Conte

Il testo del decreto legge 14 gennaio n. 2 

Il calendario delle regole prevede i seguenti punti fermi: 

  • Sabato 16 gennaio è entrato in vigore il nuovo decreto, del quale era ampiamente per giorni circolata la bozza: tutte le norme saranno valide fino al 5 marzo. Diverso però il discorso sul divieto di mobilità tra regioni dello Stivale (anche le gialle): lo stop al momento viene fissato solo fino al 15 febbraio;
  • Il 17 gennaio (oggi) è invece il giorno del cambio di colore nelle regioni; 
  • Febbraio potrebbe essere il mese in cui il divieto di spostamenti tra regioni (almeno quelle gialle, se ve ne saranno) cadrà. A metà mese, il 15, potrebbero esserci novità. Scade a metà febbraio anche la chiusura degli impianti da sci: si potrebbe tornare a sciare dal 16 febbraio 2021;
  • Il 5 marzo 2021 scadono le norme e i divieti stabiliti dal nuovo Dpcm entrato in vigore il 16 gennaio. Scade la chiusura delle palestre, piscine e cinema. Inoltre fino al 5 marzo sarà invece valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa; poi fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi delle singole province.

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