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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Diritti

La prima città in Italia dove le persone trans potranno avere l'abbonamento al bus con il nome d'elezione

La decisione dell'azienda che gestisce il trasporto pubblico a Ravenna dopo il caso di una studentessa 15enne

A Ravenna le persone trans potranno chiedere di avere sul proprio abbonamento dell'autobus il nome che hanno scelto per sé e non quello anagrafico. Tutto questo grazie alla battaglia avviata da una studentessa 15enne, Greta, che tre anni fa e con il supporto dei suoi genitori ha iniziato un percorso di autodeterminazione di genere a cominciare proprio dal cambio di nome, che all'anagrafe risulta ancora maschile.

Da più di un anno, Greta aveva preferito acquistare un biglietto singolo per il tragitto casa-scuola anziché fare l'abbonamento, dove sarebbe comparso il nome ancora presente suoi documenti. Un giorno ha dimenticato il biglietto e al controllore ha dovuto dare il suo nome di nascita registrato all'anagrafe.

A quel punto l'associazione "Affetti oltre il genere", fondata dai suoi genitori, ha deciso di rivolersi direttamente a Start Romagna, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico sul territorio romagnolo, che proposto una convenzione. "Abbiamo affrontato subito la segnalazione pervenuta dall'Associazione 'Affetti oltre il genere' e trovato, tramite una convenzione e una procedura dedicata, la soluzione che consentisse di superare il disagio – fanno sapere da Start Romagna – Tale procedura è ora possibile per coloro che ne sentono l'esigenza. Intanto siamo contenti che il disagio per Greta sia rientrato con soddisfazione di tutti. Abbiamo anche formato il personale Start Romagna che opera agli sportelli delle biglietterie e al servizio di costumer care, nonché quello della società esterna che si occupa della controlleria, perché in presenza di casi analoghi il tratto della sensibilità sia diffuso e garantito".

"Dare alle persone transgender la possibilità di viaggiare con il nome d'elezione e non obbligatoriamente quello anagrafico rappresenta una vera e propria rivoluzione sugli abbonamenti dei mezzi pubblici in Italia ma soprattutto un grande passo avanti nella strada dei diritti per l’autodeterminazione di genere", hanno commentato la vicepresidente della Regione, Elly Schlein, l'assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini e l'assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori, complimentandosi con l'azienda Start Romagna. "Siamo davvero orgogliosi che una novità come questa parta da Ravenna e dall'Emilia-Romagna, perché dimostra l’attenzione che la nostra regione ha per i diritti, in particolar modo in questo momento dopo l'affossamento del ddl Zan. Ora l'augurio è che possa essere un esempio per tutte le altre aziende dei trasporti della Regione e d’Italia".

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