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Giovedì, 25 Aprile 2024
Pasticceria / Cuneo

Morto Aldo Balocco, il "re" dei biscotti

Addio al presidente onorario dell'omonima azienda dolciaria di Fossano. Aveva 91 anni, la maggior parte dei quali dedicati all'azienda che con ha contribuito a far diventare il colosso che oggi tutti conoscono

L'industriale Alberto Balocco ucciso da un fulmine. Morto anche un ciclista che era con lui

Aldo Balocco è morto nella notte: addio al presidente onorario dell'omonima azienda dolciaria di Fossano (Cuneo). Aveva 91 anni, la maggior parte dei quali dedicati all'azienda che con ha contribuito a far diventare il colosso che oggi tutti conoscono.

Era nato a Fossano (Cuneo) nel 1930 ed era rimasto orfano della mamma a una settimana di vita. Era cresciuto tra Genola, dove lo tirò su la sorella della madre, e Fossano, sopra la pasticceria fondata nel 1927 dal padre, Francesco Antonio Balocco. Sfollato durante la guerra nelle Langhe, torna a Fossano nel 1949, terminati gli studi superiori a Cuneo, dove cresce col cugino Piero, artefice della rinascita del cioccolato Venchi. E' del presidente onorario l'idea, suggerita al padre, di insistere sulla pasticceria secca e di cominciare a produrre dolci da vendere all'ingrosso.

A partire da quel primo stabilimento, distribuito su quattro piani, con appena 30 addetti, inizia la rivoluzione dei Balocco. Le latte piene di dolci, le 'tole' in piemontese, destinate ai grossisti di tutta Italia, sono l'immagine più eloquente del cambiamento che sta avvenendo. Sono gli anni del boom economico, e nella fabbrica di Via San Bernardo, l'embrione della futura Balocco, si accendono i primi forni a carrello estraibile per panettoni. Per spingere i panettoni oltre i confini di Fossano e della provincia, bisognava però superare l'ostacolo della loro conservazione. Nel 1955 Aldo Balocco decide quindi di assumere un giovane lombardo, sfollato a Cuneo negli anni bui della guerra, che aveva lavorato a Milano alla Motta e all'Alemagna, all'epoca due colossi dell'industria dolciaria. Ermanno Crespi, originario di Abbiategrasso, introduce a Fossano la tecnologia della "lievitazione naturale".

I due immaginano e progettano un panettone del tutto nuovo: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese. In più ricoperto di mandorle tostate e granella di zucchero. Un mix di Lombardia e Piemonte che sedurrà i palati di tutta Italia. Aldo ne indovina subito anche il nome: nasce il Mandorlato Balocco, un panettone che diventerà ambasciatore in tutto il mondo dell'azienda cuneese.
 

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