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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Come sta il piccolo Alessandro Maria? Dall'ospedale l'ultimo atteso aggiornamento

Il piccolo Alessandro Maria Montresor ha ricevuto un trapianto di cellule staminali, tentativo estremo di salvare il bambino entrato nel cuore degli italiani fin da quando i genitori lanciarono un appello per trovare un donatore compatibile

Alessandro Maria Montresor ha ricevuto il trapianto di cellule staminali. L'atteso annuncio accende le speranze per il bimbo di appena 19 mesi affetto da una rara e gravissima malattia che aveva scatenato una colossale gara di solidarietà fra gli italiani:.

Come spiega l'Ospedale Bambino Gesù di Roma - dove da fine novembre è stato trasferito il piccolo paziente affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica dopo il primo ricovero all'Ospedale Great Ormond Street di Londra - Alessandro ha ricevuto un trapianto di cellule staminali emopoietiche come da programma.

Il bambino nel corso dell'ultima settimana ha ricevuto la terapia di preparazione al trapianto mirata a distruggere le cellule portatrici del difetto genetico responsabile della patologia.

Nei giorni scorsi erano stati completati tutti gli screening necessari per identificare, tra i due genitori, il donatore di cellule staminali emopoietiche ed è stato, a tal fine, selezionato il padre. Le cellule del padre, dopo essere state mobilizzate e raccolte dal sangue periferico, sono state opportunamente manipolate e infuse nel bambino nella giornata di ieri giovedì 20 dicembre 2018.

"Bisognerà ora attendere il decorso dei prossimi giorni, sorvegliando adeguatamente che non insorgano complicanze e che non si manifesti il rigetto delle cellule trapiantate, potenziale complicanza che potrebbe essere il problema principale per questo bambino".

Come spiega l'Ospedale pediatrico romano il percorso trapiantologico potrà dirsi compiutamente realizzato "presumibilmente prima della fine del mese di gennaio".

Alessandro Maria-2

Alessandro Maria è nato 20 mesi fa a Londra dove lavorano il papà Paolo Montresor, veneto, e la mamma, Cristiana Console, napoletana. La famiglia del paziente ha espresso la volontà di mantenere anche nei prossimi giorni lo stesso riserbo osservato fino ad ora.

Con l'occasione, la famiglia vuole ringraziare ancora una volta tutte le persone che continuano a seguire con affetto la vicenda:

"Il Ministro della Sanità ed il suo staff per il sostegno e l’attenzione ricevuti; il Centro Nazionale Trapianti e l’ADMO per l’impegno profuso nelle piazze italiane; i donatori nuovi e futuri che hanno deciso di dare una nuova speranza a tutte le persone malate ed in attesa di un trapianto di midollo osseo per continuare a vivere; le diverse aziende ed associazioni ed in particolare il Gruppo UniCredit, oltre che per il sostegno che ci ha dato anche per le numerose iniziative di sensibilizzazione alla donazione che ha promosso sia in Italia che all’estero e, non da ultimo per importanza, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con tutti i medici e gli infermieri assiduamente impegnati nella qualificata e affettuosa assistenza prestata in queste ultime settimane. Rivolgiamo un sentito ringraziamento anche al Sistema Sanitario Nazionale (SSN) Italiano e al National Health System (NHS) Inglese per avere reso possibile un trattamento così medicalmente sofisticato e di altro profilo".

Da Milano a Roma, tutti in fila per aiutare il piccolo Alessandro

L'operazione è un tentativo estremo di salvare il piccolo Alessandro Maria, un bambino entrato nel cuore degli italiani fin da quando i genitori lanciarono un appello per trovare un donatore compatibile (i genitori potrebbero non esserlo del tutto) ricevendo migliaia di adesioni anche in Italia.

Tuttavia la ricerca non aveva ottenuto nessun risultato nonostante l'iscrizione volontaria di moltissimi italiani nel registro dei donatori. Un possibile donatore straniero non si era tuttavia reso disponibile prima del mese di gennaio, troppo tardi per Alex, che è stato quindi trasferito al Bambino Gesù di Roma, dove l'equipe di Franco Locatelli sta tentando ora il tutto per tutto con l'obiettivo di salvarlo.

Ora non resta che aspettare la notizia più attesa. Forza Alessandro

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