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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Alessandro Pontin: il padre che ha ucciso i due figli a coltellate a Trebaseleghe

L'uomo, originario di Noale, in provincia di Venezia, si è poi reciso carotide e giugulare, morendo anche lui sul colpo. Era divorziato e aveva una nuova compagna

Alessandro Pontin, 49 anni, ha ucciso nel suo appartamento al civico 85 di via Sant'Ambrogio a Trebaseleghe in provincia di Padova i suoi figli Francesca Pontin, 15 anni, e Pietro Pontin, 13, accoltellandoli alla gola. L'uomo, originario di Noale, in provincia di Venezia, si è poi reciso carotide e giugulare con la stessa arma, morendo anche lui sul colpo.

Alessandro Pontin: il padre che ha ucciso i due figli a coltellate a Trebaseleghe

Padovaoggi racconta che il duplice omicidio è stato scoperto alle 14 di domenica 20 dicembre: i due ragazzi risiedevano con la madre Roberta Calzarotto a San Giorgio delle Pertiche ma stavano trascorrendo qualche giorno con lui come da accordi disposti dalla sentenza legata al divorzio. La scoperta dei cadaveri è stata fatta dal fratello del 49enne e zio dei due ragazzi. Dalle prime ricostruzioni investigative emerge  che i ragazzi hanno capito cosa stava succedendo, forse hanno visto il papà già con il coltello in mano e ne avrebbero intuito le intenzioni, e così avrebbero cercato infatti di fuggire. Ma Pontin ha raggiunto i due ragazzi, si è avventato su di loro e li ha accoltellati entrambi alla gola. L'uomo, falegname, con la passione per la filosofia olistica e i massaggi orientali, aveva una nuova compagna. 

Repubblica scrive oggi che l'uomo ha lasciato un biglietto: "Voglio essere cremato, spargete le mie ceneri". Il quotidiano scrive che Pontin aveva dei dissidi sugli alimento con l'ex moglie, infermiera all'ospedale di Camposanpiero. Roberto Pontin, fratello di Alessandro che abita nella villetta a fianco alla casa dove è avvenuto il duplice omicidio e ha trovato i tre cadaveri in un lago di sangue. Sul biglietto non ci sono però tracce ematiche, circostanza che fa pensare che l'assassino abbia premeditato tutto. La questione degli alimenti era sfociata in una vicenda giudiziaria e secondo quanto riportano i media l'uomo rischiava di non vedere più i figli. 

Francesca e Pietro Pontin, uccisi dal padre in provincia di Padova

Secondo i primi rilievi dei carabinieri l'uomo ha cenato con i figli sabato sera e ha atteso che andassero a dormire per prendere due coltelli da cucina e colpirli. Le scie di sangue a terra fanno pensare che i ragazzi abbiano cercato di scappare. "Più volte mia figlia era stata a parlare con i carabinieri di quell’individuo che faceva cose strane. Purtroppo siamo arrivati a questo, i ragazzi sono morti e io ho perso tutti e due i miei adorati nipoti", ha detto il nonno di Francesca e Pietro Pontin. Secondo lo zio l'uomo doveva pagare 100 euro di alimenti per i due ragazzi al mese ma il giudice non riteneva la cifra adeguata. Il Corriere della Sera sostiene che però Alessandro Pontin non pagasse nemmeno quelli.

L'uomo gestiva una pagina di salute e benessere sui social network che aveva chiamato "Il mondo riflesso". Il 17 dicembre aveva pubblicato una foto del Buddha e un messaggio: "Ogni cosa giunge al suo tempo". Sul suo profilo Facebook c'è invece una citazione attribuita a Carl Gustav Jung: "La vita siete voi stessi, se la vita è difficile da sopportare è perché è molto difficile sopportare se stessi". 

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