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Giovedì, 18 Aprile 2024
Accoglienza e inclusione

Storie di solidarietà: Mattarella nomina 30 Alfieri della Repubblica

Il presidente della Repubblica ha consegnato gli attestati a 30 giovani. Mario, Viola, Alex, Nello, Maddalena e gli altri: ecco chi sono i nuovi Alfieri

Sono 30 i giovani premiati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con gli Attestati d’onore di "Alfiere della Repubblica": La solidarietà per la pace -spiega una nota del Quirinale- è il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri. La selezione tra tanti meritevoli è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere.

"I testimoni scelti - sottolinea ancora la nota del Colle - non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani". Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato quattro targhe per azioni collettive che intendono valorizzare la partecipazione attiva e sentita dei giovani, anche al fine di incoraggiare un loro più consapevole protagonismo.Tante storie di solidarietà, da chi protegge i più deboli a chi combatte una grave malattia, fino a chi si prodiga per aiutare le persone in difficoltà

Mario, corriere durante il Covid e in prima linea contro bulli

Diciasette anni compiuti nel novembre scorso, Mario Amatuzio, di Bojano, in provincia di Campobasso, durante il periodo del Covid si è impegnato per consegnare a domicilio cibo e farmaci ad anziani soli, e facendo loro compagnia nel proprio tempo libero. A scuola invece è stato sempre in prima linea per favorire l’inclusione di coetanei in difficoltà e contrastare il bullismo. Per questo ha ideato campagne multimediali di sensibilizzazione. La sua azione di solidarietà si è concretizzata anche sul piano personale, offrendo tempo e amicizia a quanti hanno subito episodi di bullismo, con il proposito di farli sentire accolti e recuperare la fiducia in loro stessi.

Viola, la giovane crocerossina

Giovane volontaria della Croce rossa italiana, Viola Bandinu, residente a Olbia, difficilmente immaginava che per i suoi 17 anni, che festeggia domani, avrebbe ricevuto un regalo dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, vale a dire la nomina ad Alfiere della Repubblica. Viola ha partecipato attivamente ai progetti di doposcuola rivolti ai ragazzi più piccoli. Durante la pandemia, nell’ambito dell’iniziativa della Croce Rossa “Il Tempo della gentilezza”, si è occupata della consegna di pacchi alimentari e buoni spesa a quanti si trovavano in condizioni di maggiore vulnerabilità. Grazie a una spiccata capacità di ascolto e alle sue doti comunicative è diventata, in breve tempo e nonostante la giovane età, un punto di riferimento nello stesso team dei volontari.

Alexander e Sasha, amici oltre la guerra

Alexander Bani, dieci anni, di Città di Castello, in provincia di Perugia, di madre russa, frequenta la scuola primaria. Il suo Istituto, come tanti altri in Italia, ha spalancato le proprie porte a bambini e ragazzi in fuga dalla guerra scoppiata in Ucraina. Tra di loro Sasha, arrivato in Italia con la mamma e il fratellino di due anni, dopo aver abbandonato in fretta la cittadina ucraina in cui viveva, bombardata dai missili russi. Sasha il primo giorno di scuola nel nostro Paese trova ad accoglierlo, insieme ad altri bambini, Alexander, che si improvvisa mediatore culturale per favorire l’inserimento del nuovo amico e compagno di banco. I due bambini diventano subito inseparabili, condividendo molti interessi. L’accoglienza così spontanea di Alexander permette così a Sasha di ritrovare in breve tempo quel senso di normalità che le difficoltà e i traumi conseguenti alla fuga dal suo Paese avevano compromesso.

Tommaso, salva compagni e autista dello scuolabus colpito da malore

Tommaso Zotti, quattordici anni, di Campo San Martino, in provincia di Padova, si trovava nello scuolabus di ritorno a casa, quando l’autista si è sentito male. Per fortuna, prima di perdere conoscenza è stato capace di guidare il bus fino a accostarlo al bordo della strada. Tommaso, con grande lucidità e prontezza, è riuscito ad aprire le portiere dello scuolabus e far scendere tutti i bambini dal mezzo, in sicurezza. Ha poi chiesto aiuto a una famiglia che abitava nelle vicinanze, completando l’opera di salvataggio dei suoi compagni, di se stesso e dell’autista, che così ha potuto essere soccorso.

"Nello Fshd" e la sua malattia 

Aniello Capuano, 18 anni compiuti nell'agosto scorso, residente a Siano, in provincia di Salerno, è un ragazzo di straordinaria energia, affetto da distrofia facio-scapolo- omerale (Fshd), una malattia rara a causa della quale ha perso la vista e l’udito, poi parzialmente recuperato grazie a un impianto cocleare. A scuola, durante il lockdown, con generosità, ha anche messo a disposizione dei compagni di classe le proprie competenze informatiche, sviluppate per fronteggiare la malattia, per aiutarli nelle lezioni da remoto. Aniello ha costruito un suo impegno pubblico per sostenere la ricerca medica sulla Fshd con varie iniziative, tra cui spicca il canale youtube “Nello Fshd” attraverso il quale fa conoscere la sua malattia e alimenta la speranza che la scienza e la ricerca riescano a trovano cure e rimedi.

 

Alessandro, insegue il ladro e recupera un portafogli

La signora preleva denaro dal bancomat, viene seguita dai ladri, i quali con uno stratagemma prima si accostano a lei sul marciapiede, poi riescono con destrezza a rubarle il portafogli. Alessandro Cuomo, diciotto anni compiuti lo scorso maggio, romano, si trova vicino al suo liceo. Alle grida di aiuto della signora non esita ad andarle in soccorso. Capisce immediatamente cosa sta accadendo e comincia a correre, insieme a un suo compagno, all’inseguimento dei due ladri. Ne raggiunge uno, richiama l’attenzione di una pattuglia di Vigili urbani, che assicurano il ladro alla giustizia. Quindi può recuperare il denaro rubato e restituirlo alla signora, rimasta molto distanziata dai ladri in fuga. "Un’azione 'normale'", commenta Alessandro.

William, il postino che porta i compiti ai compagni in quarantena

William D’Alascio, dieci anni nel maggio scorso, di Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa, nel periodo più difficile della diffusione del Covid ogni giorno ha raccolto il materiale realizzato in classe e lo ha portato a casa dei compagni che di volta in volta avevano contratto il virus. In questo modo ha consentito a tutti di non restare indietro rispetto alla programmazione della classe. È stato soprannominato “il postino di Perignano” (la frazione in cui vive) perché proprio come un postino lasciava il materiale scolastico nelle cassette della posta dei compagni malati.

Maddalena, durante il Covid salva la vita alla mamma malata

La madre di Maddalena Da Rozze, di Sedico, in provincia di Belluno, residente a Sedico (BL) si è ammalata di una patologia degenerativa quando lei aveva solo tre anni. Sin da piccola, con amore e maturità, l'ha aiutata, assistendola nelle cure necessarie per mantenerla in vita. Durante la pandemia, a seguito di un aggravamento improvviso delle condizioni di salute della mamma, Maddalena, che a marzo compirà 17 anni, si è ritrovata a dover gestire in casa, da sola, un’emergenza: ha avuto la prontezza di dare l’allarme e chiamare i soccorsi che hanno permesso di salvare la donna. Nonostante la vita l’abbia portata a maturare prima dei suoi coetanei, Maddalena non ha perso il sorriso e affronta con lo spirito della propria età le sue giornate, fatte di impegno scolastico, amici e passione per lo sport, la scherma in particolare, che lei pratica con grande entusiasmo.

Zaccaria, lo scout amico degli anziani

Zaccaria Dellai, undici anni, di Laives, in provincia di Bolzano, ha inventato un personaggio, “Il vecio tarampa”, che ha reso protagonista di storie semplici, maturate e arricchite negli anni e raccolte in un sito internet. La sua amicizia con le persone anziane ha avuto modo di esprimersi anche all’interno dell’Agesci, dove Zaccaria ha creato una nuova specialità, “Amico degli anziani”. Con intraprendenza ha scritto agli incaricati nazionali della branca Lupetti e Coccinelle proponendo di inserire la specialità nel novero di quelle che tutti i Lupetti e le Coccinelle possono scegliere per la propria attività scoutistica.

Francesca, una 18enne al Cern

Francesca Di Sabatino, diciotto anni, residente a Isola del Gran Sasso d’Italia, in provincia di Teramo, con la sua passione per la fisica e l’astronomia è riuscita, dopo una dura selezione, a guadagnarsi un periodo di tirocinio presso il Cern di Ginevra. Ma Francesca è sempre rimasta molto legata al suo territorio e alla sua comunità. Dedica il proprio tempo libero a organizzare attività ricreative ed educative per i più piccoli, nella parrocchia e nella biblioteca comunale. La sua sensibilità l’ha spinta, inoltre, a prestare la propria opera come volontaria in un’associazione locale che aiuta le famiglie in difficoltà, e purtroppo il loro numero è aumentato con la pandemia.

 

Luigi, l'autismo come opportunità

Luigi Falconi, diciannove anni, di Latina, non si è lasciato abbattere dalle sue difficoltà, legate a un disturbo dello spettro autistico ed è riuscito a trasformare i propri ostacoli comunicativi e relazionali in opportunità, dimostrando a chi è stato vicino come le differenze non siano un disvalore, ma una ricchezza. Oltre a essere uno studente modello si distingue infatti per la generosità, per il forte senso civico e per la solidarietà dimostrata negli anni con docenti e compagni di classe per i quali, spesso, è diventato un sostegno nello studio, soprattutto nelle discipline tecniche che gli sono più congeniali. Luigi, grazie alle sue abilità informatiche ha, inoltre, aiutato la sua squadra “InTeam”, una società di basket che porta avanti il progetto dello sport inclusivo, a realizzare un sito Internet per farsi conoscere.

Maria Grazia, ragazzi ucraini a lezione d'italiano

Maria Grazia Fragale, diciassette anni, di Serrastretta, in provincia di Catanzaro, organizza attività in parrocchia cercando, attraverso la recitazione, il canto, la musica e i giochi, di trasmettere ai bambini alcuni valori fondamentali, primo tra tutti quello della convivenza pacifica e della solidarietà. Maria Grazia si è distinta per generosità e spirito di accoglienza anche nei confronti di una ragazza ucraina, che ha affiancato a scuola e aiutato, con grande discrezione, facilitandone l’inserimento all’interno della classe. Non ha fatto mancare il proprio aiuto per l’apprendimento della lingua italiana ad altri rifugiati ucraini, ospiti temporaneamente nel nostro Paese.

Deborah, ambasciatrice del Banco alimentare durante il Covid

Deborah Maria Inserillo, diciannove anni, di Termini Imerese, è una volontaria del Banco alimentare e si impegna quotidianamente per sostenere la pratica e la cultura della condivisione e del dono. Negli anni ha promosso la Colletta e molte altre iniziative in favore dei più poveri, nelle scuole della città, realizzando e promuovendo originali momenti di sensibilizzazione sui temi del recupero e della sostenibilità. Nel periodo della pandemia il suo impegno è diventato ancora più maturo: inizialmente, segnalando famiglie di conoscenti in difficoltà, poi divenendo, in rappresentanza del Banco Alimentare, un punto di riferimento stabile per una settantina di famiglie.

Diletta, l'angelo custode della compagna disabile

Diletta Lago, diciotto anni, di Cittadella, in provincia di Padova, ha vinto nel 2020 il primo premio per la sezione ragazzi del concorso letterario Andersen-Baia delle Favole, dedicato alla letteratura per l’infanzia, presentando una sua fiaba, successivamente pubblicata dalla Casa editrice Itaca con il titolo “Estrela e il fiore perduto”, realizzando personalmente anche le illustrazioni del libro. Diletta impiega il proprio tempo libero svolgendo diverse attività di animazione per i bambini della parrocchia. Sin dai tempi della scuola dell’infanzia, condivide il percorso scolastico con una compagna con disabilità cognitiva, facendosi spesso interprete dei suoi bisogni e cercando di facilitarne l’integrazione all’interno della classe e l’inserimento in un gruppo di coetanei, anche oltre l’ambito scolastico.

 

Anna Assunta, mediatrice per Sokona con docenti e compagni

Anna Assunta Lombardi, tredici anni, di Almese, in provincia di Torino, sin dai primi giorni della scuola secondaria di primo grado si è distinta per la generosità con cui ha contribuito all’inclusione nella vita di classe di Sokona, una sua compagna affetta da sordità dall’età di 4 anni a causa di una meningite non curata. La bambina era arrivata in Italia all'età di 9 anni dal Mali. Anna Assunta l’ha accolta e dal giorno del suo arrivo ha cercato di comunicare con lei. Incoraggiata dall’entusiasmo e dalla pazienza di Sokona, Anna Assunta ha imparato da lei molto in fretta l’alfabeto manuale e molti segni della Lis, riuscendo in breve tempo a instaurare una bella amicizia e diventando un punto di riferimento per docenti e compagni per la comunicazione con Sokona.

Chiara, un blog per far raccontare ingiustizie 

Nel 2020 Chiara Longo, diciotto anni, di Cavallino in provincia di Lecce, ha fondato #PlugInTheWorld (www.plugintheworld.org), un blog in cui le ragazze di tutto il mondo hanno la possibilità di raccontare le loro storie senza temere di essere giudicate, affrontando temi globali o ingiustizie che stanno vivendo nelle loro comunità. Attraverso le pagine del blog Chiara ha denunciato le violazioni dei diritti del popolo ucraino e ha sostenuto concrete forme di solidarietà. Sin da piccola, negli scout, aveva mostrato grande sensibilità per il contrasto ai cambiamenti climatici e per la lotta a ogni forma di discriminazione. Ha collaborato con l’associazione Malala Fund, creata dal premio Nobel Malala Yousafzai, per garantire l’istruzione gratuita e di qualità alle ragazze che non hanno la possibilità di andare a scuola per motivi politici e culturali nei loro Paesi. Chiara fa parte anche dell’organizzazione “Girl Up”, che attraverso informazioni e campagne sostiene l'istruzione, la salute e la sicurezza delle ragazze adolescenti.

Giulia, vacanze in Bosnia per curare le piaghe della guerra

Giulia Martinello, diciotto anni, di San Pietro in Gu, provincia di Padova, a 15 è entrata alla Scuola militare aeronautica “Giulio Douhet”, a Firenze. Nonostante le attività della scuola siano molto intense, ha deciso di usare i giorni delle vacanze estive per mettersi a disposizione di chi ha più bisogno. Ha partecipato come volontaria a un campo scout a Vareš, uno dei comuni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina che ancora oggi risente in maniera molto pesante delle conseguenze della guerra. Durante questa esperienza si è prodigata nel servizio a favore della popolazione locale per lenire difficili situazioni sociali, insegnando e intrattenendo con il gioco i bambini del posto, aiutando le donne e gli anziani, fino a compiere i lavori più umili per il ripristino di locali e ambienti di infrastrutture.

Gioele, un video per dire no ai cambiamenti climatici 

Gioele Mazzone, diciassette anni, di Cengio, in provincia di Savona, ha scelto di far parte della Croce rossa italiana dopo aver visto l’eccezionale lavoro svolto da alcuni volontari a seguito della forte alluvione che aveva colpito i territori in cui lui abita. Gioele spende ogni sua energia in attività di prevenzione dei disastri ambientali, di promozione dei corretti comportamenti in ambito ecologico e di lotta al cambiamento climatico. Negli anni ha dimostrato di possedere ottime attitudini e capacità di coinvolgimento dei giovani. Per questo si è fatto portavoce di campagne di sensibilizzazione su questi temi che lo hanno visto anche protagonista di un video realizzato da Rai Scuola.

Elisaveta Petronela, 'Crescere al Sud' contro mafia e bullismo 

Ragazza di origini rumene, Elisaveta Petronela Merfu, venti anni il prossimo aprile, residente a Scalea, in provincia di Cosenza, dall’età di nove anni ha partecipato a un progetto di Save the Children, che mirava a stimolare la partecipazione dei giovani alla vita scolastica. Nel periodo delle scuole medie ha iniziato a frequentare il Punto Luce, uno spazio ad alta densità educativa, in cui ha trovato opportunità formative ed educative che la sua famiglia non le avrebbe potuto garantire. È in quegli anni che Elisaveta Petronela ha deciso di impegnarsi come componente attiva della rete 'Crescere al Sud', realizzando inchieste sui diritti negati a bambini e ragazzi nel territorio di Scalea e partecipando a iniziative antimafia. È tra i membri fondatori del gruppo Sottosopra Scalea-Movimento giovani per Save the Children, che promuove campagne contro il bullismo e le discriminazioni. Da beneficiaria che era, adesso è una volontaria del Punto Luce impegnata nei laboratori di cittadinanza attiva.

 Beatrice, a teatro a scuola per dire mai più shoah

Beatrice Papei Allori, diciassette anni, di Genova, è una ragazza molto creativa, con una forte passione per il teatro, che la vede impegnata sia come attrice che come scrittrice di testi. Una tematica è a lei particolarmente cara: la memoria della Shoah. Con i suoi scritti Beatrice intende contribuire a mantenere vivo il ricordo delle atrocità e degli orrori di cui gli ebrei sono stati vittime. In particolare, la sua opera di sensibilizzazione e i suoi messaggi sono rivolti ai coetanei e prendono forma, oltre che in teatro, attraverso i social e nella scuola, dove Beatrice si è fatta promotrice di progetti sul tema dell’Olocausto, per i quali ha anche ricevuto importanti riconoscimenti.

 

Ettore, maglia rosa per la sportività

Ettore Prà, diciassette anni, di Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona, è un giovane atleta di ciclocross e mountain-bike, che spende ogni sua energia tra allenamenti e impegno scolastico. Un ciclista dotato di grandi qualità e grinta, che lo hanno portato all’eccellenza nella sua categoria. Ma uno dei successi più importanti è stato conseguito qualche mese fa quando, durante una gara che lo vedeva alla testa del gruppo, di fronte a una caduta rovinosa di un avversario, ha interrotto la sua gara e ha soccorso lo sfortunato collega. È anche andato a recuperare la sua bicicletta e ha fatto in modo di ripartire insieme verso il traguardo. Al di là dell’esito della competizione, che ha visto comunque Ettore primeggiare, forse la vittoria più prestigiosa sta nell’aver testimoniato che lo sport è anzitutto solidarietà, amicizia, rispetto per gli altri.

Andrea, tutti a mangiare a 'PizzaAut'

Andrea Premoli, diciotto anni, milanese, dall’inizio del percorso liceale dedica grande attenzione a un suo compagno di classe con disabilità. Attenzione che vuol dire aiuto concreto, ma proprio nell’aiuto nasce soprattutto una bellissima amicizia. Andrea affianca l’amico quotidianamente nello studio e nei compiti, cercando di semplificare per lui i contenuti, in previsione di verifiche scritte e orali. E l’amicizia non si ferma all’orario scolastico: Andrea cerca di coinvolgere l’amico invitandolo a feste, incontri o semplici passeggiate all’aperto, per facilitarne l’integrazione con gruppi di coetanei. I valori di solidarietà di Andrea si esprimono anche nel sostegno al progetto lavorativo “PizzaAut”, pizzeria gestita da soli ragazzi con problemi psicofisici. Un’opera di sensibilizzazione sui temi della disabilità che Andrea svolge anche attraverso i social.

Josephine, poetessa combattente

Colpiscono la tenacia e la forza d’animo con cui Josephine Riccio, sedici anni, di San Potito Sannitico, provincia di Caserta, quotidianamente, reagisce alle difficoltà provocate da una malattia invalidante che la costringe sulla sedia a rotelle. La sua condizione non le impedisce di essere una studentessa brillante: attenta e concentrata durante le lezioni, sempre disponibile con insegnanti e compagni di classe ai quali cerca di trasmettere fiducia, speranza e buonumore. Ha scritto poesie sulla parità di genere, esprimendo le emozioni di giovane donna combattiva e forte. Josephine è anche una cittadina 'attiva', impegnata sui temi della legalità, che con passione partecipa a iniziative nel suo territorio. Il suo esempio infonde coraggio e contribuisce a comprendere il valore positivo delle differenze.

Sokona, la lingua dei segni più forte della meningite

Sokona Souare, quindici anni, di Avigliana, in provincia di Torino, è nata nel Mali ed è arrivata in Italia all’età di 9 anni, dopo aver affrontato un durissimo viaggio dal suo Paese di origine, attraverso la Libia e la successiva traversata nel Mediterraneo. Quando è giunta nel nostro Paese non aveva mai visto una matita perché, diventata sorda a soli 4 anni a causa di una meningite non curata, ai bambini come lei, dove viveva, non era permesso andare a scuola. In Italia un’insegnante di sostegno l’ha avvicinata alla lingua italiana dei segni e le si è spalancato il mondo. È diventata una ragazza completamente diversa, molto socievole e ben disposta verso chiunque manifestasse la volontà di comunicare con lei. È quello che è successo al suo primo giorno di scuola media quando Sokona ha incontrato Anna Assunta, alla quale ha insegnato l’alfabeto manuale e molti segni della Lis. In breve tempo tra le due ragazze è nata una intensa amicizia.

imone, di nuovo al pascolo con il suo gregge grazie alla gara di solidarietà

Simone Rovere Meloni, diciannove anni, di Uras, in provincia di Oristano, è un giovane pastore che, a fine novembre del 2021, dopo una notte di pioggia incessante, ha visto annegare nel fango più della metà del suo gregge di pecore. Un colpo tremendo che poteva pregiudicare per sempre la sua attività. Grazie all’appello della Caritas di Ales-Terralba sono stati raccolti fondi che gli hanno consentito di rialzarsi. La solidarietà ha travalicato i confini della Sardegna e ha permesso al giovane di acquistare nuove pecore e di mettere in sicurezza il terreno. Ma la generosa catena non ha prodotto soltanto un significativo risultato economico: ha dato a Simone un’iniezione di fiducia e gli ha permesso di continuare il lavoro che aveva scelto e di ricominciare a pensare il suo futuro.

Giulia, segretaria h24 nell'hub vaccinale

Giulia Rossi, diciannove anni a fine mese, di Modena, sin dalle prime fasi della pandemia ha deciso di impegnarsi per aiutare gli altri e lo ha fatto diventando una volontaria della Croce blu della sua città, prestando il proprio servizio principalmente in un hub vaccinale. Organizzandosi senza togliere tempo allo studio, ha impiegato il proprio tempo libero nell’accoglienza degli utenti, aiutando soprattutto anziani e stranieri nella corretta compilazione dei moduli. La sua generosità e il suo senso civico l’hanno portata a offrirsi per coprire turni di servizio anche in occasione delle festività natalizie, riuscendo, così, ad assicurare la piena funzionalità del centro vaccini. Grazie alla passione e all’entusiasmo che contraddistinguono il suo operato, è diventata un punto di riferimento per operatori e cittadini-utenti.

 Giovanni, la vocazione per medicina e pronto soccorso nel dna

Giovanni Scialdone, diciotto anni, di Vitulazio, in provincia di Caserta, fin da piccolo ha mostrato una vocazione per la medicina e la cura delle persone. A soli 12 anni è intervenuto su una persona in arresto cardiaco praticando manovre di rianimazione, apprese in casa dai genitori, che sono istruttori di tecniche di primo soccorso. Quelle manovre hanno permesso di tenere in vita l’uomo, in attesa dell’ambulanza, e dunque di salvarlo. Da grande Giovanni vorrebbe fare il medico. Nel frattempo si impegna per diffondere la cultura del soccorso insegnando le manovre salvavita, formando altre persone alla rianimazione e all’uso del defibrillatore.

Francesco, distribuire il cibo con più equità per coesione

Francesco Spataro, sedici anni, di Celico, in provincia di Cosenza dal 2017 collabora attivamente come volontario del Banco alimentare per sensibilizzare quante più persone possibile sul valore del cibo, l’importanza della condivisione e la lotta allo spreco. Ogni anno, in occasione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, si spende per diffondere a scuola l’importanza di questa iniziativa, riuscendo a coinvolgere amici e coetanei. Francesco è molto determinato nel diffondere messaggi di solidarietà e condivisione, convinto che una maggiore giustizia nella distribuzione degli alimenti aiuti a contrastare le povertà e a rafforzare la coesione della società.

Riccardo, con 'Dima' uniti contro le atrocità della guerra in Ucraina

Riccardo Yanovskyy, sedici anni, nato a Latina da una famiglia di origine ucraina, è stato profondamente segnato dallo scoppio della guerra. Grande è sempre stata la sua preoccupazione per le sorti di parenti e conoscenti rimasti nella città d’origine, Chernihiv. Riccardo si è impegnato nella solidarietà e nell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Qualche mese fa è arrivato a Latina Dimitrii, 'Dima' per i compagni: ha solo 15 anni ed è fuggito dalla distruzione di Chernihiv, la stessa città da cui proviene la famiglia di Riccardo. I due ragazzi si sono incontrati a scuola e Riccardo si è messo subito a disposizione di Dima per facilitarne l’inserimento in classe e nel gruppo dei coetanei. È stato un supporto fondamentale per compagni e insegnanti, prestandosi continuamente al ruolo di traduttore dall’ucraino all’italiano.

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