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Venerdì, 29 Marzo 2024
Gli aggiornamenti

Il vaccino contro l'alluvione e 7 miliardi di euro di danni

Dopo frane, fiumi e voragini, ora scatta il rischio malattie date dalle acque stagnanti, ma spunta l'ipotesi vaccino. Nel frattempo la vice governatrice dell'Emilia Romagna fa una stima dei danni provocati in una giornata di lutto nazionale: tutti gli aggiornamenti

Dopo sette giorni dall'alluvione si continua a lavorare senza sosta in Emilia Romagna per cercare di risolvere al più presto i danni provocati dalla spaventosa inondazione che ha travolto più di 40 comuni tra il 16 e il 17 maggio scorsi. Dopo una settimana, distruzione e morte hanno causato ai territori "oltre 7 miliardi di danni", ma la cifra è destinata ad aumentare. E se non sono bastate frane, fango e pioggia a portare caos, ora il problema per la salute collettiva sono le acque stagnanti, portatrici di infezioni e malattie. Ma spunta l'ipotesi vaccino. 

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La situazione

"Non c'è ancora una stima precisa ma i danni saranno di oltre 7 miliardi". Lo ha detto la vicepresidente dell'Emilia Romagna Irene Privolo in una conferenza stampa che ha aggiornato sulla situazione nella regione. In totale, sono caduti 350 milioni di metri cubi d’acqua, sono stati cento i comuni coinvolti, sono saliti a 23 i fiumi e corsi d’acqua esondati, altri 13 che hanno visto superamenti del livello d’allarme e sono salite a migliaia le frane tra collina e montagna. Nelle prossime ore, è prevista una nuova allerta meteo non solo per le zone già colpite. Un primo segnale della nuova perturbazione si è verificato a Pavullo, in provincia di Modena, dove alcune strade si sono già allagate.

"La situazione resta complessa" continua la vicepresidente, soprattutto a Conselice e Ravenna nord. Restano 23mila le persone evacuate e proseguono le operazioni di assistenza sui territori. Il bilancio delle vittime è salito a 15 e oggi - 24 maggio 2023 - è stata dichiarata giornata di lutto nazionale per onorare tutte le vittime, con una commemorazione in aula del consiglio regionale e un minuto di silenzio nel segno del rispetto delle persone mancate. "Il nostro pensiero va a loro e ai loro familiari, a cui si stringe l'intera comunità regionale e tutto il Paese" ha dichiarato il presidente della regione Stefano Bonaccini. Nelle ultime ore si sono svolti i funerali di due delle quindici vittime: Delio Foschini e Dorotea Dalle Fabbriche, coppia di coniugi anziani morti all'interno della loro abitazione a San Patrizio di Russi, in provincia di Ravenna.  

Il "vaccino contro l'alluvione" e l'appello dell'Iss

Dopo i fiumi e le frane, scatta l'allerta per le acque stagnanti delle zone alluvionate: esempio è il comune di Conselice, in provincia di Ravenna. Secondo gli esperti, c'è il rischio concreto di contrarre infezioni e malattie dalle acque putride, da quelle che risalgono dalle fogne e da quelle che entrano in contatto con le carcasse degli animali. A dare l'allarme è stata la società italiana di medicina ambientale (Sima), spiegando come questi rischi facciano parte degli "effetti indiretti" dell'alluvione e che spesso vengono sottovalutati. Si parla di infezioni da "norovirus, epatite A, gastroenterite da rotavirus, infezioni causate da parassiti, infezioni batteriche dovute a campylobacter, escherichia coli, salmonella, eccetera". Ma aumenta anche il rischio di gastroenterite, dermatite, congiuntivite e veri e propri avvelenamenti.

Acqua stagnante a Conselice (RA) - Foto Twitter

Le stesse preoccupazioni sono state condivise da Matteo Bassetti, che ha spiegato come sia - secondo lui - necessario vaccinare tutta la popolazione alluvionata per prevenire infezioni gravi: "Oggi il vero rischio per gli abitanti delle zone alluvionate in Romagna sono le infezioni che potrebbero essere davvero gravi". 

Le norme da seguire per evitare infezioni e malattie

A tranquillizzare gli appelli ci ha pensato l'Istituto superiore di sanità. In seguito a una riunione con la task force dell'istituto che gestisce la qualità dell'acqua, non è stata descritta alcuna situazione preoccupante: "Al momento - ha spiegato Luca Lucentini, direttore del reparto Qualità dell'acqua e salute dell'Iss - non sussistono situazioni di allarme sanitario". In riferimento al medio e lungo periodo, Lucentini ha aggiunto che "si dovrà intensificare la prevenzione anche in termini di comunicazione. Lavoreremo in questa direzione insieme all'agenzia ambientali, le strutture ospedaliere e ii servizi idrici". 

Resta ancora aperta la raccolta fondi per aiutare la regione a supportare i costi dell'emergenza. Si può donare da questo iban: IT69G0200802435000104428964, inserendo la causale: "ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA". Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna. Per ora il ricavato dalla raccolta di solidarietà ammonta a 17.7 milioni di euro. 

Gli ultimi aggiornamenti: L'alluvione in Emilia Romagna del 16 e 17 maggio

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