Gli ambasciatori russo e bielorusso non sono stati invitati al concerto del 2 giugno
L’evento musicale è stato preceduto da un breve intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella
L’Italia si prepara a celebrare il 76 anniversario della Repubblica italiana, mentre in Europa imperversa una guerra da ormai 100 giorni. Al Quirinale si stanno ultimando i preparativi. In occasione della festa nazionale del 2 giugno, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana al Maestro Myung-Whun Chung, che questa sera 1° giugno ha diretto il concerto eseguito al Palazzo del Quirinale dall'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia.
Al tradizionale appuntamento musicale riservato alle alte cariche e agli ambasciatori, due sedie sono rimaste vuote: quella dell’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, e quella del diplomatico bielorusso. I due funzionari non sono stati invitati, rispettando quanto deciso ai primi di maggio a Bruxelles di non coinvolgere a eventi di questo tipo, come le feste nazionali, i rappresentanti dei due Paesi.
Le parole di Mattarella
L’evento musicale è stato preceduto da un breve intervento del presidente Mattarella. Il capo dello Stato, in riferimento al conflitto russo in Ucraina, ha invitato a superare gli egoismi per promuovere la legalità internazionale. "L'incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad accrescere i serbatoi dell'odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti”, ha detto Mattarella, incoraggiando un atto di coraggio per porre fine all’”insensatezza” della guerra e promuovere le ragioni della pace.
Il presidente della Repubblica ha osservato come l'aggressione Russia in Ucraina "non sia un conflitto con effetti soltanto nel territorio che ne è teatro”, ma produca conseguenze che riguardano tutti. Il capo dello Stato, ricordando l’impegno al ripudio della guerra, indicato nella Costituzione italiana, ha precisato che “l'Italia è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell'Ucraina".
Le celebrazioni del 2 giugno
Prima l'omaggio all'Altare della Patria, poi la tradizionale parata militare, che dopo due anni di assenza a causa del Covid, tornerà a sfilare per via dei Fori Imperiali. Si apriranno così domani mattina 2 giugno le celebrazioni del 76esimo anniversario della Repubblica italiana nella giornata del 2 giugno. La giornata inizierà con l'alzabandiera solenne all'Altare della Patria e l'omaggio al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sorvolo delle Frecce Tricolori; poi il Capo dello Stato passerà in rassegna i reparti schierati per la rivista e assisterà alla tradizionale parata militare dalla tribuna presidenziale.
Sfileranno in circa 5.000 persone, tra personale militare e civile, e dei corpi armati e non armati dello Stato: tema scelto per questa edizione 'Insieme a difesa della pace'. Ad aprire la manifestazione, come avviene ormai da qualche anno, una rappresentanza dei sindaci con la fascia tricolore, seguita dal personale della sanità civile e il passaggio di un elicottero del 118, a simboleggiare tutti coloro che sono stati impegnati in prima linea contro la pandemia che così duramente ha colpito il Paese.
In apertura la Banda Centrale dell'Arma dei Carabinieri, le bandiere delle Forze armate e della Guardia di Finanza, i gonfaloni delle Regioni delle Province e dei Comuni italiani, medaglieri e labari delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma e le bandiere Onu, Nato, Ue e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze armate.