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Venerdì, 19 Aprile 2024
Le critiche

Covid, la doccia fredda di Crisanti: "7000 morti in un mese, fantastico..."

Il professore critica la gestione dell'ultimo mese: "L'Inghilterra aveva indicato la strada da seguire: oggi ha 2-5 morti, noi ne abbiamo 70. Parliamo di un mese di grande successo, in questo periodo abbiamo avuto 7000 morti. Alla fine di questa epidemia voglio essere ricordato come una persona prudente, non ottimista o pessimista"

Il professor Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell'università di Padova, torna a criticare le riaperture. Secondo il microbiologo è stato un azzardo quello italiano: "In questo mese fantastico ci sono stati 7000 morti, ci avviamo a superare l’Inghilterra e a diventare il primo paese in Europa per mortalità. Faccio un ragionamento paradossale. Se anche non fosse successo nulla, sarebbe stato giusto togliere il freno alla funivia del Mottarone? Abbiamo preso un rischio inutile" con le riaperture decise il 26 aprile. Il professor Andrea Crisanti, ospite di Piazzapulita, non cambia idea dopo aver giudicato errata a fine aprile la decisione di procedere con le riaperture. "L’Inghilterra aveva indicato la strada da seguire: oggi ha 2-5 morti, noi ne abbiamo 70. Parliamo di un mese di grande successo, in questo periodo abbiamo avuto 7000 morti. Alla fine di questa epidemia voglio essere ricordato come una persona prudente, non ottimista o pessimista", dice Crisanti. I numeri dagli ospedali dicono che la pressione sulle strutture sanitarie è in continuo netto calo.

Per il futuro "la durata della protezione da vaccino avrà un impatto su tutto il sistema: un conto è se dura 9 mesi, un altro conto è se dura 18. Abbiamo bisogno poi di vaccini somministrabili con una sola dose", spiega Crisanti.

Il virus potrebbe essere sfuggito da un laboratorio? "Possibile, ma difficilmente dimostrabile"

Di recente ha ripreso quota la teoria relativa ad un'origine artificiale del coronavirus. "E' vero che i processi di editazione genetica hanno fatto progressi eccezionali, però se cambiamo un pezzo del Dna di un virus e come se mettessimo una pagina nuova in un libro del '500. Questo disallineamento si vedrebbe e in questo momento non è stata provata la presenza di una pagina nuova in un libro vecchio", dice Crisanti. Il virus potrebbe essere sfuggito da un laboratorio? "Possibile, ma difficilmente dimostrabile", dice il professore, ponendo l'accento su una questione generale, legata alla dipendenza di laboratori scientifici dai ministeri della Difesa in diversi paesi. "La discussione su questo argomento ha un grande merito: fa luce su laboratori ad altissima sicurezza che dipendono direttamente dal ministero della Difesa".

Tutti vorrebbero gettarsi l'era Covid alle spalle e dimenticarsela, ma a che punto siamo davvero adesso in Italia?  L'estate, dice Crisanti, "va vissuta con responsabilità. Basta vedere cosa succede in Inghilterra, che sta due mesi davanti a noi". Uno specchio del futuro possibile con riaperture e ri-aumento dei contagi, perché "ricordiamoci, che sia stata fatta una sola dose o due, comunque la protezione dal Covid-19 che dà la vaccinazione non è al 100%, e quando non si raggiunge l'immunità di gregge, come ancora non è stato fatto neanche in Uk, il pericolo che ci siano delle riprese di trasmissione è presente". I contagi sono in calo, ma l'esperto avverte: "Ho qualche dubbio che questi numeri riflettano la situazione attuale in Italia, sono troppo pochi i test che si fanno. Invece, è evidente, sarebbe importante farli e tracciare i casi. Di nuovo stiamo perdendo un'occasione, facendo il contrario di quello che serve. Invece meno casi ci sono e più bisogna fare i test, se si vuole avere un impatto". Nessun liberi tutti, quindi. Crisanti lo dice da tempo, e solo il tempo dirà se la sua prudenza è eccessiva o meno.

Il sottosegretario alla Salute Costa spiega intanto che con la corsa della campagna vaccinale, a fine luglio-inizio agosto, le dosi di protezione dal coronavirus distribuite, saranno verosimilmente, 75 milioni. E con questi numeri è facile immaginare che cadrà l'obbligo di mascherine all'aperto. "Servono segnali di riappropriazione delle libertà collettive".

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