rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Palermo

La politica si divide sull’anniversario della strage di Capaci

Il sindaco Orlando e il presidente della commissione regionale Antimafia Fava disertano la commemorazione nell’aula bunker, dopo l’invito degli organizzatori al ministro dell’Interno Salvini. Forfait anche del governatore Musumeci: “Troppo veleno”. Intanto a Palermo è arrivata la Nave della Legalità

Anche nel giorno del 27esimo anniversario della strage di Capaci la politica italiana rimane divisa. Al tradizionale appuntamento nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo, organizzato dalla Fondazione Falcone, molti leader di associazioni note per l’impegno antimafia non ci saranno e mancheranno all’appello anche il governatore della Sicilia Nello Musumeci e il presidente dell’Antimafia all’Ars Claudio Fava. Al centro delle polemiche, la presenza del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha disertato la cerimonia. 

Fava, Musumeci e Orlando disertano la cerimonia nell'aula bunker

Orlando ha accolto questa mattina all’ingresso dell'aula bunker il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ma poi non ha partecipato alla cerimonia. "Mi ero augurato che qualsiasi presenza istituzionale oggi a Palermo e all'Aula Bunker non si trasformasse in occasione per comizi pre-elettorali – ha detto il sindaco – Ho appreso che purtroppo non sarà così col previsto intervento di chi solo tre giorni fa ha attaccato i magistrati siciliani. Il dovere di rispettare la memoria di quell'Aula, del Pool antimafia che vi realizzò il primo maxi processo, del Comune di Palermo che a quel processo per la prima volta si costituì Parte Civile; soprattutto il dovere del rispetto della memoria di chi si è battuto a costo della vita contro ogni violenza e violazione dei diritti e del diritto, quel dovere mi impone di non essere presente all'Aula Bunker purtroppo trasformata in piazza per comizi". Orlando ha aggiunto: “Sarò oggi nelle piazze della città con i cittadini di Palermo e con gli studenti di tutta Italia, sarò lì dove si renderà doveroso omaggio istituzionale e umano alla memoria delle vittime”.

Da PalermoToday: la diretta della giornata

“Non andrò a ricordare Giovanni Falcone nell’aula bunker. Preferisco andare a Capaci, nel luogo in cui tutto accadde, preferisco stare assieme a chi non ama le messe cantante sui morti. Hanno trasformato il ricordo del giudice Falcone nel festivo di Santa Rosalia. Una cerimonia patriottica grottesca”, aveva dichiarato ieri Fava. "Il mio problema non è che invitino Salvini – ha spiegato – Il mio problema è che chiedano a lui di dire e a noi di ascoltare. Fossi io la sorella di Giovanni Falcone avrei chiesto a Salvini di venire e di tacere. Di ascoltare e di prendere appunti".

Musumeci andrà alla Caserma Lungaro per la deposizione della corona d’alloro da parte del capo della polizia. "Poi tornerò nel mio ufficio a lavorare per tentare di tirar fuori i ragazzi dal condizionamento da parte della criminalità organizzata che si nutre e alimenta della disperazione dei giovani soprattutto nelle periferie dove lo Stato ha difficoltà ad arrivare”, aveva detto Musumeci alla vigilia dell'anniversario, aggiungendo: “C’è troppo veleno”.

Tra i volti storici dell'antimafia c'è stato chi ha invitato apertamente a boicottare l'evento, come il fratello di Peppino Impastato, Giovanni. Anpi e Arci Palermo hanno così organizzato una sorta di contromanifestazione alla Casina No mafia di Capaci. "Siamo stanchi di questa parata istituzionale quando sappiamo che tutte le stragi che ci sono state hanno visto pezzi dello Stato coinvolti", aveva detto Giovanni Ferro, tra i promotori dell'appello.

Capaci 27 anni dopo: tutti gli eventi a Palermo

Non è stato raccolto quindi l’invito di Maria Falcone, la sorella del giudice ucciso, che aveva lanciato un monito alle istituzioni: “Il mio augurio – queste erano state le sue parole – è che nessuna polemica sporchi le celebrazioni in ricordo delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. È fondamentale che quel giorno, come accade da 26 anni, le istituzioni confermino con la loro presenza l'impegno dello Stato a portare avanti gli ideali a cui Giovanni Falcone ha dedicato la sua vita fino all'estremo sacrificio”.

Politica divisa nel giorno della commemorazione della strage di Capaci

"Penso che quando iniziative del genere vedono emergere divisioni, è una sconfitta per tutti. Credo che questi dovrebbero essere momenti per la costruzione di una memoria condivisa perché il 23 maggio non è una data qualsiasi, è la data nella quale dei servitori dello Stato, Giovanni Falcone e nostri colleghi, hanno dato la vita come hanno dato la vita il giudice Borsellino e i cinque uomini della scorta, il 19 luglio 1992. Nell'antica Grecia quando c'erano le Olimpiadi venivano sospese le guerre. Nel nostro Paese, almeno in questi momenti, dovremmo recuperare la saggezza degli antichi", era stato il commento del capo della polizia Franco Gabrielli, seguito dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Non rispondo a nessuna polemica politica perché non siamo qui per fare polemiche e credo che sia importante la presenza dello Stato”.

Sulla polemica era intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Chi si divide sulla lotta alla mafia sbaglia, chi usa una giornata di memoria e futuro per fare la sua piccola battaglia politica sbaglia e fa un torto a Falcone”, ha detto. “Io faccio il ministro dell'Interno - ha aggiunto - e con tutto il rispetto per il signor Fava, noi la mafia la combattiamo assumendo poliziotti, confiscando beni e riconsegnandoli ai cittadini".

Palermo, città che non dimentica: è arrivata la Nave della Legalità

A Palermo intanto è arrivata la Nave della Legalità, che apre di fatto le celebrazioni per il ventisettesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, nell’ambito della manifestazione #PalermoChiamaItalia. A salutare la partenza della Nave, con a bordo circa 1500 studenti, ieri sera è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto al Porto di Civitavecchia insieme al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti,  al Capo della polizia Franco Gabrielli, al procuratore Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, all’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini.

nave legalità palermo 2019-2

Tra i presenti al porto anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: "Siamo qui per ricordare che Palermo è cambiata e dire grazie a chi ha creduto nella lotta alla mafia in tempi terribili, quando lo Stato aveva il volto legale e chi combatteva Cosa nostra era considerato un isolato e un bersaglio. Oggi Palermo è profondamente cambiata ma dobbiamo continuare ad affermare con intransigenza e senza arretrare l'esigenza di continuare a rispettare la Costituzione dei diritti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La politica si divide sull’anniversario della strage di Capaci

Today è in caricamento