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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Suicida per i maltrattamenti del compagno", a Napoli una panchina rossa in memoria di Arianna Flagiello

Inaugurata oggi in piazza Immacolata, nella zona dove Arianna era nata e cresciuta, una panchina rossa dedicata a lei e a tutte le donne vittime di violenza. "Spero che tante persone passino qui, si siedano sulla panchina e capiscano l'importanza di ribellarsi perché da queste storie non ci si salva e, se se ne esce vive, se ne esce distrutte", dice la sorella di Arianna

Il 19 agosto di cinque anni fa la 32enne Arianna Flagiello si lanciò dal quarto piano del suo appartamento nel quartiere Vomero a Napoli. Da anni subiva abusi da parte del compagno, come ricostruirono le indagini di carabinieri e Procura, e pochi giorni fa il l'uomo è stato riconosciuto colpevole in primo grado di maltrattamenti e istigazione al suicidio.

Oggi a Napoli, in quello che sarebbe stato il compleanno di Arianna, è stata inaugurata una panchina rossa, simbolo della violenza contro le donne, in piazza Immacolata, nella zona dove era nata e cresciuta. L'iniziativa è stata voluta dalla famiglia di Arianna e promosso dalla Municipalità. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, l'assessore comunale alle Pari opportunità, Lucia Francesca Menna, l'assessore ai Giovani del Comune, Alessandra Clemente e il generale di Brigata Canio Giuseppe La Gala, comandante del Comando provinciale carabinieri di Napoli.

"Questo è un fenomeno ancora molto sommerso", ha detto il generale La Gala, che ha lanciato un appello alle donne vittime di violenza per incoraggiare le donne a denunciare. "Spesso c'è ritrosia nel farlo perché si ha paura o semplicemente perché si vede quell'uomo come il padre dei propri figli. Abbiamo instituito una stanza 'tutta per sé' presso il comando Stazione carabinieri di Capodimonte e presto - ha detto il generale La Gala - ne creeremo un'altra. Le vittime di violenza di genere non devono sentirsi sole, ma trovare un luogo dove c'è protezione, comprensione ed informazioni utili. Ci sarà sempre ed in qualsiasi ora un carabiniere pronto ad aiutare fornendo l'assistenza e la protezione necessaria".

Sulla panchina è stata scritto: "La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci". "Questa panchina è dedicata a mia sorella, ma anche a tutte le donne che subiscono violenza, che non hanno la forza, il coraggio di parlare e di ribellarsi", ha detto Valentina Flagiello, sorella di Arianna. "Spero che tante persone passino qui, si siedano sulla panchina e capiscano l'importanza di ribellarsi perché da queste storie non ci si salva e, se se ne esce vive, se ne esce distrutte".

Mia figlia "è stata l'ennesima vittima della violenza degli uomini - ha commentato Angiola Donadio, mamma di Arianna - Questa panchina possa essere di monito un po' per tutti, soprattutto ai tanti ragazzi che vengono qui. A lei nessuno me la ridà indietro, questa è una magra consolazione".

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