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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La battaglia legale

Il maxi risarcimento chiesto ad AstraZeneca: 10 euro a dose per ogni giorno di ritardo

L'Unione europea ha chiesto al tribunale di Bruxelles di imporre una multa alla multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese

La battaglia legale tra l'Unione europea e l'azienda farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca è approdata in tribunale a Bruxelles. L'Ue ha infatti chiesto di imporre una maxi multa al colosso framaceutico per i suoi ritardi nella consegna dei vaccini anti covid. Lo riporta Reuters, secondo cui, in base a quanto dichiarato dai legali dell'Ue che hanno avanzato la richiesta, si punta ad ottenere un risarcimento di 10 euro a dose per ogni giorno di ritardo.

Perché l'Ue ha chiesto un maxi risarcimento ad AstraZeneca

L'Ue chiede inoltre una multa da 10 milioni di euro per AstraZeneca per ogni violazione del contratto che il giudice riuscirà ad accertare. Il verdetto è atteso il mese prossimo. Secondo l'avvocato Me Rafaël Jeffareli, che difende gli interessi dei Paesi membri e della Commissione Ue nella battaglia legale che ha preso il via questa mattina davanti alla giustizia di primo grado belga, AstraZeneca avrebbe commesso una "manifesta violazione" del contratto per la consegna dei vaccini anti covid agli Stati membri della Ue, con "50 milioni di dosi" che dallo stabilimento olandese Halix a Leida "sono state dirottate verso Paesi terzi".

L'udienza ruota intorno all'interpretazione della nozione di "miglior sforzo possibile" per soddisfare gli accordi stabiliti nel contratto di fornitura dei vaccini agli Stati membri. Nello specifico, l'Ue ritiene che AstraZeneca non abbia compiuto questi sforzi favorendo l'approvvigionamento del Regno Unito a scapito del mercato continentale. L'avvocato Ue ha definito l'esecuzione del contratto da parte di AstraZeneca "chiaramente un fallimento", sottolineando che per diverse settimane lo stabilimento olandese della società ha continuato a rifornire mercati diversi dalla Ue.

"I migliori sforzi significano flessibilità. Perché il passaggio dal sito di Halix (verso la Ue) è iniziato solo il 13 ottobre?", ha accusato l'avvocato, per poi sottolineare che "AstraZeneca non ha nemmeno utilizzato tutti gli strumenti che aveva a disposizione". Secondo Jeffareli, l'azienda potrebbe al momento mobilitare "sei siti produttivi per rispettare il programma prestabilito". Gli avvocati della casa farmaceutica anglo-svedese si difenderanno dalle accuse mosse dall'Ue nel pomeriggio.

Il lotto AstraZeneca dissequestrato e le dosi restituite ai centri vaccinali

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