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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il monito

"Meglio vietare AstraZeneca a tutti". Poi l'Ema rettifica

Secondo Marco Cavaleri, presidente della task force sui vaccini dell'Agenzia europea dei medicinali, gli open day con i ragazzi andavano evitati

Aggiornamento, Ema: "Il vaccino AstraZeneca è valido per tutti"

Il monito arriva direttamente dal presidente della task force sui vaccini dell'Ema, l'Agenzia europea dei medicinali. Marco Cavaleri "invita" a bloccare la somministrazione del vaccino AstraZeneca anche agli over 60, soprattutto data la nuova e maggiore disponibilità di vaccini a mRna Pfizer e Moderna, rispetto a quando, a marzo, il vaccino anglo-svedese fu autorizzato senza restrizioni. Quando l'Ema ha deciso di non porre restrizioni al vaccino AstraZeneca, "avevamo visto una probabile rarissima associazione tra AstraZeneca e le trombosi, ma la nostra posizione era ed è che in un contesto pandemico il rapporto rischi-benefici resta favorevole per tutte le età", ha detto Cavaleri in un'intervista a La Stampa.

Cavaleri dell'Ema: "Meglio vietare AstraZeneca a tutti"

Sarebbe però meglio vietare AstraZeneca anche agli over 60, sostiene l'esperto, "ed è un'opzione che molti Paesi, come Francia e Germania, considerano alla luce della maggiore disponibilità dei vaccini a mRna. Gli incidenti però sono stati rarissimi e dopo la prima dose. Vero che sulla seconda ci sono meno dati, ma nel Regno Unito sta andando bene". "I vaccini ad adenovirus funzionano meglio dopo la prima dose, ma dopo la seconda vengono superati da quelli a mRna, in particolare contro le varianti sudafricana e indiana. Tutti funzionano bene contro la malattia grave", spiega Cavaleri.

Il vaccino Johnson&Johnson, continua l'esperto dell'Ema, "ha dato meno problemi di AstraZeneca, anche se è stato usato poco. Con una dose risulta utile per alcune categorie difficili da raggiungere, ma resta ad adenovirus ed è preferibile riservarlo agli over 60". E aggiunge: "È vero che ogni Stato ha avuto un approccio diverso, ma la nostra scelta è stata fatta in piena pandemia quando la priorità era vaccinarsi con quel che c’era. Non va dimenticato che l'Ema è alla base delle autorizzazioni dei vaccini usati dall'Oms in mezzo mondo, dove ancora oggi c'è scarsità di dosi. È chiaro che una volta migliorato lo scenario alcuni Paesi avrebbero potuto usare prima i vaccini a mRna".

Il mix di vaccini? "Non ci sono grandi studi a riguardo"

Secondo Cavaleri, gli open day con le dosi di AstraZeneca per i ragazzi andavano evitati: "Ci saremmo augurati un approccio più cauto rispetto alla disponibilità di altri vaccini", sottolinea. Ora la nostra campagna vaccinale farà molto affidamento su Pfizer e Moderna. Le dosi dei vaccini a mRna serviranno, tra l'altro, per i richiami per gli under 60 che hanno avuto una prima dose del vaccino anglo-svedese, circa 900mila persone. Per il capo della task force europea sui vaccini, la vaccinazione eterologa "ha già funzionato in passato, non ci aspettiamo problemi di sicurezza, anche se non ci sono grandi studi a riguardo e servirà un attento monitoraggio".

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