"Tutte le autocertificazioni raccolte potranno essere oggetto di controlli successivi"
La precisazione del sottosegretario all'Interno Achille Variati: "Dichiarazioni mendaci possono andare nel penale"
L'autocertificazione ci accompagna anche nella fase 2. Si può continuare ad utilizzare la vecchia autocertificazione. Il Viminale ha diffuso una versione più aggiornata, ma si potrà ancora utilizzare quella precedente barrando le voci non più attuali. In ogni caso non è necessario stampare decine di copie perchè “l’autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo”. La percentuali di sanzionati è sempre stata bassa e l'autocertificazione ha sempre meno senso ogni giorno che passa.
"In queste settimane milioni di italiani sono stati fermati dalle forze dell'ordine, ma le sanzioni sono state meno del 5%. I commercianti che non hanno rispettato le regole sono un'inezia. Gli italiani si sono mediamente comportati molto bene. I controlli sono serviti, ma l'aspetto più importante è stata la convinzione, c'è stato anche un grande lavoro dei media che hanno spiegato senza spaventare qual è la verità. Attenzione però, perchè tutte le autocertificazioni raccolte non è che saranno buttate in un falò: potranno essere oggetto di controlli successivi. Dichiarazioni mendaci possono andare nel penale". Lo dice il sottosegretario all'Interno Achille Variati, ai microfoni di Radio Cusano Campus. Secondo Variati per i primi giorni della fase 2 "il bilancio è positivo, in questi primi 2 giorni: gli italiani hanno dimostrato di essere migliori dei meccanismi burocratici che ci incatenano ancora e che stanno ritardando l'applicazione delle misure economiche varate dal governo".
"Adesso - ha continuato - dobbiamo fare in modo che la pandemia sanitaria non diventi pandemia economica. Questi due mesi di fermo hanno causato danni gravissimi alla produzione del Paese. Davanti avremo periodi difficili e non possiamo fare errori. L'errore più grande sarebbe quello di pensare che il peggio è passato e ci siamo liberati del virus, non è così. Se dovessimo tornare indietro al meccanismo delle chiusure sarebbe un disastro, l'economia andrebbe talmente in ginocchio che sarebbe quasi impossibile rialzarsi. Sulle riaperture, siccome i territori italiani non sono tutti uguali, ai decreti nazionali dovranno accompagnarsi presto aperture differenziate a livello del Paese, decise dalle Regioni e consentite dal governo. Nei territori dove l'epidemia è sotto controllo, tutto quello che si può aprire, con ragionevole sicurezza, va aperto, anche prima delle date previste".