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Domenica, 10 Dicembre 2023
Il mea culpa

Bassetti: "Ora il Covid è poco meno di un'influenza, all'inizio della pandemia feci un errore"

Il monito di Rezza: "Impossibile prevedere l'impatto della nuova variante, vacciniamoci"

Dopo aver dichiarato a inizio pandemia che il "Covid era poco più di un’influenza" l’infettivologo Matteo Bassetti ammette di aver commesso un errore di valutazione. "Sono stato criticato per aver detto, prima di vedere il primo caso, che il covid era poco più di un'influenza: basandomi su quanto era successo in Cina, lo dissi a una testata genovese e fece il giro del mondo. Fui crocifisso per almeno sei mesi e, devo dire, che feci un errore".  

Bassetti: "Ora il covid è poco meno di un'influenza"

Oggi il covid è "un’infezione come tante altre, se non, in alcuni casi, addirittura inferiore di altre", ha dichiarato il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova in occasione della presentazione della nuova campagna vaccinale anti covid in Liguria. "Pensate che cosa la scienza e la medicina sono riusciti a fare in soli tre anni", ha chiosato Bassetti sostenendo che "oggi il covid non è più un problema di sanità ospedaliera, ma un problema di sanità territoriale. Chi ha il covid, se lo fa a casa sua, con due o tre giorni di tosse, febbre e mal di gola e, poi, il problema si risolve. Oggi gli ospedali sono scarichi e, se lo sono, dobbiamo dire grazie a tutto quello che abbiamo fatto con le vaccinazioni. Speriamo – ha aggiunto l’infettivologo - che anche il prossimo inverno sarà scarico a livello ospedaliero".

Matteo Bassetti post su X del 28 settembre 2023

Poi l'attacco all'allora ministro della Salute Roberto Speranza. "Mi auguro che la nuova campagna vaccinale vada meglio della precedente, lanciata nel 2022 a livello nazionale, che ha avuto l'8% di adesione. Fu un grave errore del ministro Speranza quello di allargare da zero a cento una vaccinazione che già in quel momento si capiva sarebbe stato meglio indirizzare a fragili, ultrafragili e anziani. Questa volta si parte direttamente dalla fascia più debole, quindi mi auguro che le cose vadano meglio".

Rezza: “Impossibile prevedere l’impatto, vacciniamoci”

La gestione del covid "è diventata sostanzialmente ordinaria, ma questo non vuol dire che il covid, in tutto il suo spettro, vada sottovalutato - ha detto il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti -. I numeri oggi sono assolutamente gestibili come altre malattie, ma soprattutto le fasce più fragili della popolazione e gli operatori devono continuare a fare attenzione e vaccinarsi".

A chi sono raccomandati i nuovi vaccini contro il Covid: la circolare del ministero della Salute

A tal proposito l’epidemiologo Giovanni Rezza ricorda che la campagna vaccinale contro l’influenza e il covid inizia a ottobre su tutto il territorio nazionale e che "sarà impossibile prevedere l’impatto". "Vacciniamoci" ha aggiunto, "tutto il mese di novembre è un mese buono" per aderire se si rientra nei gruppi destinatari dell'offerta. "Quest'anno ci aspetta una possibile co-circolazione di virus influenzali e di covid. Sars-CoV-2 infatti continua a essere presente, anche se sta dando delle ondate minori. I due virus possono coesistere tranquillamente e questo può comportare un impegno maggiore di medici di famiglia e pediatri, magari anche a livello ospedaliero. Ma speriamo che le ondate siano poco intense".

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