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Giovedì, 28 Marzo 2024
Razzismo / Treviso

"I negri non si siedono qui": bimbo bullizzato sullo scuolabus

Secondo la versione della madre ad aggredirlo (e picchiarlo) sarebbero state due ragazzine più grandi, che però smentiscono tutto

"I negri si siedono davanti, i bianchi dietro". Queste le parole con cui un ragazzino delle scuole medie sarebbe stato bullizzato da due compagne più grandi sul pulmino che lo stava portando a scuola. L’episodio è avvenuto in un piccolo paesino in provincia di Treviso - di cui non riveliamo il nome per tutelare l’identità dei minori coinvolti  - ed è stato denunciato sulla pagina facebook 'Cara Italia' dalla mamma del bambino insultato.

"Oltre a essere stato malmenato da due ragazzine più grandi di lui - si legge nel post -, una di esse gli ha detto 'i negri si siedono davanti, i bianchi dietro'. Mio figlio ha detto che non si è difeso sennò rischiava di far loro del male, e perché aveva paura di passare dal torto". 

Secondo la donna, il bimbo è arrivato a scuola "molto turbato" ed "ha ricevuto il sostegno e l'attenzione da professori e compagni che insieme sono andati a denunciare il fatto alla direzione della scuola. Nel pomeriggio sono stata contattata dall'assessore all'istruzione del comune perché una cosa così grave nel nostro comune non era mai successa - si intende proprio il tipo di linguaggio razzista utilizzato".

"Questa mattina - scrive ancora - nello scuolabus era presente il comandante dei vigili urbani che ha seguito tutto il giro spiegando a tutti i bambini e ragazzi che atti del genere non sono tollerati". 

La mamma: "Tanti genitori mi hanno telefonato, sono dalla mia parte"

La madre del bimbo ha raccontato di aver ricevuto "telefonate e contatti da tantissimi genitori, soprattutto italiani, pronti ad appoggiarmi per non lasciare in sordina questa storia perché convinti di non voler vivere in un paese dove si possano verificare episodi del genere. Morale: abbiate fiducia nel bene, nella comunità, nelle istituzioni locali fatte di persone per bene". 

Il sindaco: "Le due ragazzine si sono impegnate a chiedere scusa"

A bullizzare il ragazzino sarebbero state due adolescenti di terza media che però sostengono che si è trattato di un equivoco. Il sindaco del paesino ha detto al Corriere del Veneto che le due ragazzine "hanno negato di aver pronunciato quella frase con intenti razzisti giustificandosi con il fatto che in questi giorni stanno studiando la storia di Rosa Parks, che negli anni Cinquanta si rifiutò di cedere il posto a una passeggera bianca, su un autobus degli Stati Uniti. Impossibile sapere se davvero si sia trattato di un grande fraintendimento, ma di certo si sono impegnate a chiedere scusa allo studente per come l’hanno fatto sentire". 

Bimbo bullizzato sullo scuolabus: "Arrivato a scuola è scoppiato a piangere"

Diversa la versione resa sempre dalla madre del bimbo al Corriere del Veneto: a suo dire il figlio è stato schiaffeggiato e spinto verso lo sportello, fino doversi inginocchiare a terra. "Qualcuno - racconta  ha provato a dire 'basta' ma non è servito". Una volta arrivato a scuola il bimbo si è messo a piangere. 

La donna comunque non vuole sporgere denuncia. A suo giudizio, "la reazione della comunità è stata immediata - e si augura - che quelle ragazzine capiscano che, per non perdere l’opportunità di vedere la bellezza nel mondo, devono iniziare ad aprire gli occhi".

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