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Mercoledì, 24 Aprile 2024
la polemica / Spagna

I disastri della campagna contro il body shaming delle donne in spiaggia

Era nata per superare i pregiudizi sui corpi femminili al mare, ma i risultati sono stati disastrosi con reazioni veementi sui social

Se l'iniziativa sul body shaming finisce con l'incoraggiarlo, creando altre divisioni. Le iniziative di pubblicità sociale nascono con le migliori intenzioni, ma a volte delle scelte comunicative sbagliate distolgono l'attenzione dal messaggio positivo, producendo, al contrario, risvolti estremamente negativi. Il governo spagnolo ha lanciato una campagna di comunicazione per incoraggiare tutte le donne a non aver paura di mostrare il proprio corpo in spiaggia. L'iniziativa però ha creato alcune polemiche, perché accusata di 'sessismo' in quanto non avrebbe preso in considerazione gli uomini. L'idea è stata del ministero per l’Uguaglianza spagnolo, guidato dalla politica di Podemos, Irene Montero. “L'estate è anche nostra, divertiti come, dove e con chi vuoi”, recita il messaggio diffuso dal governo di Madrid accompagnato da un’illustrazione. Quest’ultima ritrae cinque donne in spiaggia, ma nemmeno un uomo. Il problema sta anche nel modo in cui sono ritratte le donne. 

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L’opera illustrativa della campagna raffigura tre donne in sovrappeso, una anziana in topless dopo l’asportazione di un seno e una donna con le gambe non rasate e i peli sulle ascelle. Due donne sono una a fianco all’altra e sembrano tenersi per mano, probabilmente in un riferimento alle coppie omosessuali. “Oggi brindiamo a un'estate per tutti, senza stereotipi e senza violenza estetica contro il nostro corpo”, si legge nel tweet diffuso dal profilo ufficiale del Ministero. Ma nonostante il messaggio positivo, i più polemici non hanno tardato ad attaccare la campagna. 

Brad Pitt vittima di bodyshaming su Twitter: "È brutto, sembra un cadavere"

Alcune donne ritratte nella foto non hanno dato il consenso all’uso della loro immagine. In più, la foto di una di loro è stata modificata digitalmente per nascondere una protesi alla gamba, una scelta in evidente contraddizione con il messaggio della campagna."Dove sono i corpi degli uomini!?", ha chiesto un utente su Twitter. "Molti hanno complessi per la loro calvizie”, ha commentato un altro. Alcuni hanno scherzato: “È che solo le donne sono deformi. Gli uomini, hanno tutti un corpo perfetto. Tutti lo sanno”. “Un altro giorno parleremo dei problemi derivati dall’obesità”, ha scritto un altro utente criticando il post per la presunta promozione di uno stile di vita poco salutare. “Mi chiedo una cosa: perché questo ministero si chiama così se parlano solo di donne? Oh no scusa, parlano di uomini solo quando qualcuno uccide una donna”, si legge in un altro commento scritto da una donna. 

🌊 El verano también es nuestro 💜

👙 Disfrútalo como, donde y con quien tú quieras🌞

🍹 Hoy brindamos por un verano para todas, sin estereotipos y sin violencia estética contra nuestros cuerpos.

🎨 @ArteMapacheArt para el @InstMujeres pic.twitter.com/7rwpXOEMhv

— Ministerio de Igualdad (@IgualdadGob) 27 luglio 2022

Nyome Nicholas-Williams, una modella di Londra, si è riconosciuta nella foto, è la seconda da destra. "Mi capita per la seconda questa cosa! Era già successo nel 2020, quando la mia immagine era stata usata per fare delle illustrazioni su prodotti in vendita", ha scritto Williams sul suo profilo Instagram, aggiungendo: "Il fatto è che non direi mai di no sapendo che è per una buona causa però accidenti, chiedetemi il permesso. È così frustrante!".

Anche un’altra modella britannica, Sian Green-Lord, si è riconosciuta nell’immagine, ma con un evidente fotoritocco in modo che non si veda la protesi che usa dal 2013, quando le fu amputata la gamba sinistra in seguito a un incidente. "Non so come spiegare quanto mi sento arrabbiata in questo momento", ha detto Green-Lord in un video su Instagram: "Una cosa è usare la mia immagine senza permesso. Un’altra è modificare il mio corpo. […] Non so cosa dire, ma questa cosa va oltre lo sbagliato".

La copertina della pubblicità è stata pensata dall'illustratrice Gisela Escat, che usa il nome d’arte Arte Mapache e che si è fatta conoscere rappresentando le persone che hanno un corpo diverso da quello dei canoni tradizionali di bellezza. Escat ha chiesto scusa per aver utilizzato le immagini senza permesso e ha detto che dividerà il compenso ricevuto per l’illustrazione (4.490 euro) tra le persone che ha ritratto. Nei tweet che ha scritto per scusarsi ha citato anche Raissa Galvão, modella brasiliana con 304mila follower su Instagram, che è la terza da destra e che a sua volta è stata inclusa senza permesso nella campagna.

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