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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dopo il disastro occhi puntati sui Boeing 737 MAX 8, l'Anp: "Metteteli a terra"

Sotto accusa un software di controllo che abbassa automaticamente il muso per evitare che l'aereo vada in stallo. In Italia questo tipo particolare di Boeing è usato da Air Italy che ne ha in flotta tre

Lo scorso ottobre un nuovissimo Boeing 737 MAX 8 che trasportava 181 passeggeri e otto membri di equipaggio precipitò in mare mentre si stava dirigendo verso la città di Pangkal Pinang, sull'isola di Bangka (Indonesia). Ed era nuovo anche il Boeing 737 Max 8 che si è schiantato ieri in Etiopia con 157 persone a bordo, tra cui 8 italiani. Si tratta di una nuova famiglia di Boeing, basata sulla precedente Next Generation, che andrà a sostituire, divenendo così la quarta famiglia di Boeing 737. 

Due incidenti in pochi mesi. È ancora molto presto per trarre delle conclusioni, ma è inutile dire che i riflettori sono accesi proprio sul Boeing 737 MAX 8. Dopo lo schianto in Indonesia, l’azienda statunitense che produce gli aereomobili aveva emesso un warning su un software di controllo che potrebbe confondere i piloti e provocare una discesa ripida degli aerei. Alle compagnie aeree era stato chiesto di aggiornare il manuale di volo. 

Documenti dell'agenzia federale dell'aviazione Usa e di Boeing diffusi dopo l'incidente in Indonesia parlavano infatti di "personale non adeguatamente addestrato sul nuovo sistema anti stallo". Secondo i documenti, "per evitare che l'aereo vada in stallo con un determinato angolo di attacco, i sensori fanno sì che il muso venga abbassato automaticamente". Per opporsi a questa manovra serve una particolare procedura che probabilmente i piloti del Boeing precipitato in Indonesia non conoscevano. 

Cina, Etiopia e Indonesia lasciano a terra i Boeing 737 Max 8

Dopo il disastro di ieri Cina, Etiopia e l'Indonesia hanno comunque deciso di mettere a terra tutti i velivoli Boeing 737 Max. La decisione sulle linee aeree etiopi annunciata questa mattina è una "precauzione di sicurezza in più", precisa in un comunicato Ethiopian Airlines. "Anche se non conosciamo ancora la causa dell'incidente, abbiamo dovuto decidere di lasciare a terra questi aerei come misura di sicurezza in più". La stessa decisione è stata annunciata dall'Autorità per l'aviazione civile in Cina (CAAC). Boeing 737 MAX sono usati da Air China, China Eastern Airlines e China Southern Airlines.

E in Europa? Per ora l'Easa, la European Aviation Safety Agency, "monitora attentamente la situazione" ma nessuna decisione è stata presa. Secondo una nota del portavoce della Commissione Europea , "l'Easa valuterà i rischi e deciderà sulla base delle informazioni ricevute se debbano essere adottate ulteriori misure". 

Incidente aereo in Etiopia

Boeing 737 Max 8, quali compagnie aeree lo usano

Il Boeing 737 Max è nella flotta di 100 compagnie: American Airlines, Southwest, Air China, United e Air Canada sono alcune delle compagnie aeree ad avere in flotta il 737 Max 8. Nell'Ue volano una sessantina di Boeing 737 Max 8, appartenenti a 12 compagnie aeree di 10 Paesi. Secondo l'ANSA ad utilizzare questo tipo di Boeing ci sarebbero, tra gli altri, il gruppo Tui, Norwegian e Turkish Airlines.

La nota di Air Italy

In Italia, stando quanto riportato da diversi quotidiani, questo modello di Boeing è utilizzato dalla compagnia Air Italy che avrebbe in flotta tre 737 Max 8 (ma ne ha ordinati un'altra quindicina). La compagnia aerea ha fatto sapere che "la sicurezza dei nostri passeggeri è da sempre la principale priorità. Con riguardo al B737 Max 8 e a tutti gli aeromobili operativi in flotta, la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore". Nessun Boeing 737 Max 8 figura invece, figura nella flotta di Alitalia.

Le verifiche dell'Enac sui Boeing di Air Italy

L’ente nazionale dell'aviazione civile (Enac) ha condotto delle verifiche sugli aerei in questione della flotta di Air Italy concludendo che la compagnia "opera in piena osservanza delle prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing e approvate dallaFAA - Federal Aviation Administration, Ente americano certificatore dei velivoli Boeing, dopo un incidente analogo verificatosi in Indonesia nell'ottobre 2018 che aveva coinvolto un aeromobile Boeing 737 Max 8".

Le prescrizioni - precisa l’Enac- riguardano sia la formazione dei piloti, sia l'aggiornamento dei manuali di volo. In sostanza, dopo l’incidente di ottobre, Air Italy avrebbe preso tutte le precauzioni necessarie, seguendo le direttive del costruttore e della FAA. 

L'ANP: "Mettete a terra i Boeing 737"

Ma piloti e sindacati non si fidano. L'Associazione Nazionale Piloti ha infatti richiesto all'Enac di intervenire "su tutte le compagnie italiane che hanno in uso questa tipologia di aeromobile, mettendo a terra le macchine e facendo i controlli necessari". 

Anche i sindacati hanno chiesto un incontro urgente ad Air Italy per "avere informazioni dettagliate sulle azioni concrete, sia di carattere operativo che tecnico e addestrativo, messe in atto affinché vengano garantite nella massima sicurezza le operazioni di volo" dei B737 Max 8. A chiederlo sono Filt-Cgi, Fit-Cisl, Uilt e Ugl in una lettera inviata alla compagnia "alla luce-scrivono - di quanto accaduto a breve distanza di tempo a due velivoli dello stesso tipo utilizzato" nella flotta di Air Italy.

Incidente Ethiopian Airlines, cosa sappiamo finora

Il Boeing 737 Max 8 della Ethiopian Airlines  era decollato alle 8:40 del mattino (ora locale) ed è precipitato sei minuti dopo. Come riferito dal Ceo della compagnia aerea, Tewolde Gebremariam, quell'aereo era arrivato tre ora prima dal Sudadrica "ed è stato fatto ripartire senza problemi". Prima del decollo non erano state segnalate anomalie. Solo una volta in quota, il pilota si è accorto che il velivolo aveva un problema ed ha chiesto ed ottenuto dai controllori di volo dell'aeroporto di Addis Abeba di tornare a terra con un atterraggio di emergenza, ha riferito ancora Gebremariam.

"I dati della rete ADS-B di Flightradar24 mostrano che la velocità verticale era instabile dopo il decollo" ha affermato l'organizzazione di rilevamento dei voli con sede in Svezia su Twitter. Ad ogni modo i due piloti, entrambi molto esperti, sembrano non essere riusciti neppure a tentare un atterraggio di emergenza. 

incidente ethiopian airlines ansa-2

Trovata la scatola nera

Intanto la compagnia aerea ha confermato l’indiscrezione della BBC sul ritrovamento della scatola nera. La Ethiopian Airlines ha fatto sapere che “il Registratore Digitale dei Dati di Volo (DFDR) e il Registratore di Voce della Cabina di Pilotaggio (CVR) sono stati ritrovati" e ha ribadito di aver  “sospeso immediatamente le operazioni commerciali di tutti gli aeromobili Boeing 737-Max 8 dopo il tragico incidente”. La scatola nera sarebbe stata ritrovata parzilamente danneggiata, ma la Ethiopian Airlines presume che dall’analisi dei dati si possa comunque riuscire ad individuare la causa del disastro. 

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