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Coronavirus, il bollettino di oggi 19 dicembre: 16.308 nuovi casi e 553 vittime: oltre 100 i morti in Veneto e Lombardia, 41 nel Lazio

Gli aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Italia nel bollettino del ministero della Salute di oggi sabato 19 dicembre 2020. I nuovi casi, i decessi e i numeri dei ricoveri in terapia intensiva: aggiornamenti in diretta dalle regioni

Coronavirus, il nuovo bollettino coronavirus del Ministero della Salute di oggi sabato 19 dicembre 2020 registra 553 morti e 16.308 nuovi casi su 176.185 tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Il tasso di positività (rapporto positivi-test, compresi quelli ripetuti e di controllo) è del 9,2%, in flessione rispetto al 10% di ieri (-0,8%). 160 i nuovi pazienti che nelle ultime 24 ore hanno dovuto fare accesso alla terapia intensiva per restare in vita.Tra le regioni con il maggior numero di tamponi positivi nelle ultime 24 ore figurano Veneto (3.834), Lombardia (1.944), Emilia Romagna (1.641), Lazio (1.410), Puglia (1.382), Friuli Venezia Giulia (974), Campania (949)

L'ultimo bollettino coronavirus pubblicato ieri venerdì 18 dicembre riportava dati in linea con i giorni precedenti con 674 morti e quasi 18mila nuovi contagi da Sars-Cov-2. Dal punto settimanale dell'Istituto superiore di sanità sono arrivate tuttavia brutte notizie con una crescita dell'indice di contagio Rt che per la prima volta da settimane torna a crescere con picchi sopra all'1 in Molise (1.18), Veneto (1.07) e la Lombardia (1) (nazionale 0,86). Veneto e Lazio insieme alla Liguria sono invece certificate ad alto rischio. A basso rischio risultano Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Sicilia.

Coronavirus, il bollettino di oggi sabato 19 dicembre 2020​​

  • Nuovi casi: 16.308 (ieri 17.992)
  • Casi testati: 75112
  • Tamponi (diagnostici e di controllo): 176.185 (ieri 179.800)
  • Attualmente positivi: 620.166, -7.632 (ieri 627.798)
  • Ricoverati: 25.364 -405 (ieri 25.769, -658)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.784, -35 (ieri 2.819, -36, 189 nuovi)
  • Totale casi positivi: 1.938.083 (ieri 1.921.778)
  • Deceduti: 68.447, +553 (ieri 67.894)
  • Totale Dimessi/Guariti: 1.249.470 (ieri 1.226.086)

articolo aggiornato alle ore 17:55 clicca qui per aggiornare la pagina 

Il bollettino coronavirus di oggi 19 dicembre 2020 (Pdf)

bollettino coronavirus oggi 19 dicembre 2020-4

I focolai di coronavirus: i dati regione per regione

In attesa di conoscere intorno alle 17:00 i numeri del bollettino coronavirus comunicati dal Ministero della Salute, vediamo gli aggiornamenti in diretta dalle singole regioni iniziando dalle situazioni più calde.

Le zone arancioni (fino a domani):  

  • Valle d'Aosta: 23 nuovi casi su 270 tamponi. Un decesso. Saldo ospedalizzati: Ti -3, ricoveri +6. Ieri nessun nuovo accesso in Ti. Impugnata dal governo la legge della Regione che consente "la riapertura sul territorio regionale di una serie di attività che, al momento, sono proibite o limitate in tutto il territorio nazionale.
  • Alto Adige: 195 nuovi casi su 1822 tamponi. 8 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti stabili, ricoveri -14. Ieri 3 nuovi accessi in Ti, oggi 2.
  • Campania: 949 nuovi casi su 11372 testati (15739 tamponi). 32 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti +2, ricoveri -23 
  • Toscana: 540 nuovi casi su 11.028 tamponi. 25 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -2, ricoveri -11. Ieri 9 nuovi accessi in Ti, oggi 11.
  • Abruzzo: 156 nuovi casi su 3989 tamponi. 9 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti +1, ricoveri +7. Ieri 3 nuovi accessi in Ti, oggi 2.

Di seguito le altre regioni

zone covid italia-2

Restano zone gialle:

  • Piemonte: 638 nuovi casi su 10421 tamponi. 38 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -9, ricoveri -79. Ieri 14 nuovi accessi in Ti, oggi 1.
  • Lombardia: 1944 nuovi casi su 27044 tamponi. 105 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -10, ricoveri -161. Ieri 22 nuovi accessi in Ti, oggi 14.
  • Liguria: 271 nuovi casi su 116 testati (4041 tamponi). 12 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti +1, ricoveri -14. Ieri 2 nuovi accessi in Ti, oggi 3.
  • Trentino: 183 nuovi casi su 608 testati (3687 tamponi). 4 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti stabili, ricoveri stabili. Ieri 3 nuovi accessi in Ti, oggi 3.
  • Veneto: 97816 attualmente positivi, 3834 nuovi casi su 18924 tamponi. 114 i decessi. Saldo ospedalizzati: t.i stabili, ricoveri -91. Ieri 36 nuovi accessi in Ti, oggi 41.
  • Friuli Venezia Giulia: 974 nuovi casi su 11096 tamponi. 9 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -4, ricoveri -7. Ieri 6 nuovi accessi in Ti, oggi 2.
  • Emilia Romagna: 1641 nuovi casi su 13851 tamponi. 73 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -1, ricoveri +55. Ieri 24 nuovi accessi in Ti, oggi 14.
  • Marche: 369 nuovi casi su 3278 tamponi. 10 i decessi. Saldo ospedalizzati: t.i.+1, semintensiva -5, ricoveri -7, Ps -6. Ieri 4 nuovi accessi in Ti, oggi 6.
  • Umbria: 219 nuovi casi su 5158 tamponi. 6 i decessi. Saldo ospedalizzati: ti -2, ricoveri -4. Ieri 3 nuovi accessi in Ti, oggi 4.
  • Lazio: 1410 nuovi casi su 15052 tamponi. 41 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -4, ricoveri -7. Ieri 9 nuovi accessi in Ti, oggi 14.
  • Molise: 49 nuovi casi su 816 tamponi. Saldo ospedalizzati: Ti +1, rcoveri +2. Oggi un nuovo accesso in Ti.
  • Puglia: 1382 nuovi casi su 10848 tamponi. 26 i decessi. Saldo ospedalizzati (ti+ricoveri) -22. Ieri 28 nuovi accessi in Ti, oggi 28.
  • Basilicata: 67 nuovi casi su 773 tamponi. 2 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti stabili, Ricoveri -3
  • Calabria: 207 nuovi casi su 2132​ testati (2609 tamponi), 7 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti stabili, ricoveri -4. Ieri 2 nuovi accessi in Ti, oggi 3.
  • Sicilia: 878 nuovi casi su 4412 testati (7237 tamponi). 22 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -8, rricoveri -20. Ieri 19 nuovi accessi in Ti, oggi 7.
  • Sardegna: 380 nuovi casi su 4068 tamponi. 9 i decessi. Saldo ospedalizzati: Ti -1, ricoveri -14. Ieri 1 nuovo accesso in Ti, oggi 4.

Coronavirus, le ultime notizie

Nessuna nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza: pertanto scadranno i termini delle precedenti che avevano portato Toscana, Val d’Aosta, Campania e la provincia autonoma di Bolzano in area arancione. Le stesse torneranno in area gialla. Nulla da fare per l'Abruzzo che è passata solo settimana scorsa in area arancione mentre occorreranno 14 giorni come da decreto. Per gli abruzzesi la stretta natalizia cambierà ben poco. Tuttavia nuove ordinanze sono state prese da parte di Vincenzo De Luca e Luca Zaia: i due governatori hanno disposto la zona arancione per la Campania e un "arancione light" per il Veneto.

Il Decreto legge 18 dicembre: Conte chiude l'Italia per 10 giorni a Natale 2020

"Se a gennaio vogliamo ripartire con le normali attività, compresa la scuola, dobbiamo sacrificarci". Al Natale "speravamo tutti di arrivarci in una situazione migliore", Si è deciso di aspettare fino all'ultimo, sperando di poterlo evitare. Ma, nonostante un miglioramento ci sia stato, non vediamo un calo evidente di contagi e morti, il cui numero resta molto alto. Se proiettiamo questi dati sui prossimi giorni, sappiamo che avremo un aumento della circolazione del virus e dobbiamo impedirlo". A spiegare come si è arrivati al decreto di Natale, con le Feste alle porte che si prospettano all'insegna di ulteriori restrizioni, è Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, primario al Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico, in un'intervista alla 'Stampa'.

"Avremo un Natale sereno, in famiglia anche se ristretta - dice l'esperto - Abbiamo comunque una curva epidemica in discesa e stiamo meglio di altri Paesi, come la Germania. Poi sta arrivando il vaccino. La strategia dei colori è stata unica in Europa e si è rivelata un ottimo compromesso, tenendo conto delle esigenze economiche e della richiesta da parte delle Regioni di differenziare le misure", è convinto Richeldi. Le restrizioni previste a Natale sono a suo avviso "sicuramente meglio di niente".

Le prossime "non sono due settimane qualsiasi. Ci si riunisce di più, ci si assembra nelle case, con un'esposizione maggiore delle persone vulnerabili, come gli anziani. Si rischia di spianare la strada al virus". Si è cercato, assicura l'esperto del Cts, "di definire regole e raccomandazioni ragionevoli, che gli italiani possano accettare e rispettare". Molti "non hanno una giusta percezione della situazione, forse con il tempo è scattato un meccanismo di assuefazione al pericolo Covid. Come quando uno va a 150 km all'ora in autostrada, poi vede un incidente e istintivamente rallenta, ma passati 10 km riprende a correre, la paura svanisce e abbassiamo la guardia". Quanto all'appuntamento con il 7 gennaio e il dopo Feste, "riprendere le lezioni in presenza è una priorità per tutti, credo che sia giusto puntare a ripartire, ma dovremo vedere quali saranno i dati. Se i numeri lo sconsiglieranno, saremo costretti ad aspettare: non avrebbe senso riaprire a tutti i costi e poi richiudere dopo due o tre settimane".

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