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Martedì, 23 Aprile 2024
I numeri sulla pandemia

Covid, oltre al bollettino sparisce anche la banca dati quotidiana

L'aggiornamento diventa settimanale. La fondazione Gimbe scrive al ministro della Salute: "Interrotta la pubblicazione dei dati grezzi, impossibile garantire un monitoraggio indipendente"

Un conto è eliminare il bollettino quotidiano (ovvero la famosa tabella con i dati dei contagi) per fare posto a un bollettino settimanale. Un altro è sospendere l'aggiornamento di tutti i dati su base nazionale che sono utili a ricercatori e analisti per capire in che direzione sta andando la pandemia. Lo stop agli open data deciso dal nuovo governo fa storcere il naso alla fondazione Gimbe che ha inviato una "lettera ufficiale" all'esecutivo per far ripristinare l'accesso a questa banca dati quotidiana. 

A oggi, come dicevamo, i numeri giornalieri di contagi, ricoverati e decessi non si conoscono e non possono conoscerli (se non settimanalmente) neppure i ricercatori, sebbene a livello locale alcune regioni continuino quotidianamente a fare il punto sulla situazione nei loro territori. "I dati della pandemia devono restare patrimonio comune" dichiara Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe che si rivolge direttamente al neo-ministro della salute, Orazio Schillaci, chiedendone il ripristino con una lettera. "Dal 30 ottobre risulta interrotta anche la pubblicazione quotidiana dei dati grezzi sul Covid 19 che hanno finora alimentato un virtuoso processo di collaborazione tra ricercatori, società civile e Istituzioni" denuncia Cartabellotta facendo riferimento agli open data pubblicati su Github (a questo link). Si tratta di dati usati dai ricercatori (ma anche dai giornalisti) per analizzare la situazione epidemiologica, realizzare grafici e cercare di capire quanto sta correndo il virus. 

Al momento, prosegue Cartabellotta, "la Fondazione Gimbe è impossibilitata a garantire il monitoraggio indipendente condotto negli ultimi due anni e mezzo a beneficio della cittadinanza, delle Istituzioni e degli organi di informazione. È inaccettabile" dice ancora il presidente di Gimbe "che il pubblico accesso al patrimonio comune dei dati quotidiani sulla pandemia venga interdetto dal Ministero della Salute, con un anacronistico passo indietro sulla trasparenza". 

La fondazione ha dunque inviato al ministro della Salute Schillaci una richiesta di ripristino immediato della pubblicazione giornaliera dei dati che, dice Cartabellotta, devono essere "disponibili non solo alle autorità competenti, ma anche alla comunità scientifica e alla popolazione intera". 

Aggiornamento delle 15:18. Dopo alcuni giorni la banca dati risulta ora aggiornata al 2 novembre. 

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