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Martedì, 23 Aprile 2024
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Bozza Dpcm: chi può (ancora) andare a cena o a pranzo fuori a Natale e Capodanno

Nei pochi bar e ristoranti della Penisola che resteranno aperti il 31 sera, dalle aree di servizio lungo le autostrade ai porti, dagli ospedali agli aeroporti, potrà di fatto andarci solo chi si ritroverà a passare l'ultima notte dell'anno in giro per motivi di lavoro o di salute. Oltre a qualche viaggiatore ritardatario con l'autocertificazione in tasca

A Capodanno tutti a casa? Sì, perché vige il coprifuoco anche nell'ultima notte dell'anno (o prima notte dell'anno nuovo, che dir si voglia), secondo la bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore da domani. O meglio, quasi tutti.

Il coprifuoco a Capodanno dalle 22 alle 7

Dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 "sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute" si legge nella bozza del nuovo decreto che il premier Conte dovrebbe firmare nel corso della giornata odierna. "È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

Quindi, ricapitolando, solo chi ha comprovate esigenze lavorative (da mettere nero su bianco con l'autocertificazione, sulla quale in seguito possono essere fatti tutti i controlli del caso) e chi lo fa per motivi di salute può spostarsi dalle 22 del 31 dicembre in avanti. 

Chi può andare nei bar e ristoranti la notte tra il 31 dicembre 2020 e il 1 gennaio 2021

Ristoranti e alberghi saranno tenuti a rispettare l'obbligo del servizio in camera dalle 18 alle 7 del mattino nell'ultima notte dell'anno. Niente cenone, insomma, bensì solo "cenone in stanza", con le persone con le quali si è prenotato il pernotto. Probabilmente si è arrivati a questa stretta perché in tanti avevano pensato di svoltare la serata prenotando un posto in albergo con pacchetti che erano stati messi in vendita. Il nuovo Dpcm 3 dicembre con le regole di Natale 2020 contiene norme specifiche per evitare espressamente cenoni di Natale e veglioni di Capodanno nelle strutture alberghiere. Gli hotel saranno aperti, con le cucine operative, tuttavia ma dalle 18 del 31 dicembre la cena sarà servita solo in camera al fine di evitare banchetti. Si possono passare una o più notti in albergo anche sotto le festività ma verranno banditi i veglioni. E niente fuochi d'artificio dalle terrazze.

Bozza del Dpcm alla mano, esistono solo pochissime categorie di persone che potranno bere un caffè o mangiare un boccone in un locale pubblico la Notte di Capodanno, ovvero chi si sposta per motivi di salute o lavoro. Il testo del decreto recita così: "Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali e negli aeroporti, nei porti e negli interporti con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro". C'è poco da festeggiare quest'anno.

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Nei pochi bar e ristoranti della Penisola che resteranno aperti il 31 sera, dalle aree di servizio ai porti, dagli ospedali agli aeroporti, potrà di fatto andarci solo chi si ritroverà a passare le ultime ore a cavallo tra 2020 e 2021 in giro per motivi di lavoro (e il turno dell'ultima notte dell'anno non è mai tra i più ambiti, in nessuna professione) o di salute. In nessuna delle due eventualità, c'è da giurarci, ci sarà chi avrà voglia di festeggiare alcunché: gli unici veri brindisi quest'anno saranno tra le mura di casa, con i propri cari.

E se qualcuno che per motivi di salute o lavoro si mette in viaggio il 31 dicembre prima dell'inizio del coprifuoco, e arriva a destinazione (stazioni, porti, aeroporti) dopo le 22 dell'ultimo dell'anno? Le stazioni ferroviarie non sono citate nel Dpcm, ma consultando il sito di Trenitalia ci sono treni in arrivo nella notte di Capodanno in molte stazioni: probabile che a Roma Termini, Milano Centrale e Toriuno Porta Nuova (tanto per citare alcune delle principali stazioni) sarà tutto chiuso dopo le 22. Pur non essendoci indicazioni specifiche su questo punto nel Dpcm, dovrebbe essere sempre anche consentito andare a prendere in aeroporto, al porto o in stazione un parente che torna da un viaggio dopo le 22. In quelle strutture e di ritorno verso casa (se si percorre un'autostrada) qualche bar aperto ci sarà.

La maggior parte delle sanzioni, lo ricordiamo, sono (a meno di novità dell'ultim'ora) amministrative e vanno da 400 a 1000 euro, con lo sconto del 30% se si paga entro 5 giorni. In questi casi la multa sarà di 280 euro. Le violazioni più comuni riguardano gli spostamenti non giustificati o senza mascherina. La stessa sanzione si applica a chi viola il coprifuoco, il divieto di assembramento o di distanziamento sociale. Uscire senza autocertificazione non comporta il rischio multa che però verrà elevata se non si ha una motivazione valida per stare in giro. Insomma, Capodanno a casa. E chi farà una puntata in qualche bar potrebbe vedersi chiedere l'autocertificazione per lo spostamento fuori dal locale da parte delle forze dell'ordine che, l'ultimo giorno dell'anno, intensificheranno senz'altro i controlli.  E per quel che riguarda gli altri giorni di festa? Passata e approvata nella notte dal governo anche l’apertura a pranzo dei ristoranti nei giorni di Natale e Santo Stefano.

La bozza del Dpcm 3 dicembre: niente deroghe agli spostamenti tra regioni

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