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Martedì, 23 Aprile 2024
Le varianti

Attenzione: Omicron 2 maggiormente trasmissibile rispetto alla variante 1

L'allarme è stato lanciato dal presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro

Il Covid non è ancora sconfitto, lo ripetono da tempo i virologi invitando alla prudenza proprio mentre la quarta ondata di contagi sembra scemare. La conferma arriva anche dai dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della salute, che vedono aumentare i contagi settimanali a livello nazionale, passando dai 433 casi ogni 100mila abitanti ( nel periodo di rilevazione tra il 25 febbraio e il 3 marzo), ai 510 casi ogni 100mila abitanti (nel periodo di rilevazione tra il 04 marzo e il 10 marzo). Il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, lancia l'allarme: "Sta crescendo la diffusione della sotto variante Omicron BA.2, che le evidenze internazionali ci segnalano come maggiormente trasmissibile rispetto alla Omicron BA.1".

Covid, i casi tornano a crescere e i ricoveri diminuiscono ancora

La variante Omicron BA.2 è più aggressiva?

"Durante questa settimana c'è stata un'inversione nell'andamento della curva, che nelle scorse settimane era in decrescita mentre ora vediamo una curva che ricomincia a salire - ha dichiarato Brusaferro - Anche a livello europeo alcuni Paesi segnalano una ricrescita nella curva dei nuovi casi, in coerenza con il dato italiano". Secondo l'esperto, in tutte le Regioni si evidenzia una crescita del numero di nuovi casi, con la circolazione del virus che "resta comunque più intensa nelle fasce d'età più giovani". Inoltre, Omicron 2 sarebbe maggiormente trasmissibile rispetto alla variante 1. "Se andiamo a vedere i vari sottolignaggi della variante Omicron, osserviamo che stanno crescendo alcuni lignaggi come il BA.2 (chiamata anche Omicron 2), che le evidenze anche internazionali ci segnalano come maggiormente trasmissibile rispetto al BA.1".

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Invito alla cautela

In calo invece i ricoveri, ma questo dato potrebbe non essere significativo. Anche se l'occupazione dei posti letto ospedalieri "continua a decrescere - ha osservato Brusaferro - sappiamo tuttavia che c'è sempre un intervallo di tempo tra quando si muove la circolazione del virus in termini di incidenza e gli effetti in termini di necessità di ricorrere alle terapie intensive o all'assistenza ospedaliera". Sulla base di questi dati e di questi ragionamenti, il presidente dell'Istituto superiore di sanità invita tutti a "rispettare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate così come la necessità di completare la copertura vaccinale in tutte le fasce di età. La vaccinazione rappresenta infatti, insieme ai comportamenti, lo strumento che ci consente di contenere la circolazione del virus e di contenere gli effetti più gravi della malattia".

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