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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lo studio

A causa della pandemia abbiamo una speranza di vita più bassa

Secondo uno studio congiunto delle università di Padova e Ca' Foscari Venezia, il Covid ci ha tolto 1,34 anni di vita

"Quanti anni di vita abbiamo perso nel 2020 per il Covid?". A questa domanda dà risposta uno studio di due docenti italiani, Stefano Mazzucco dell'Università di Padova, e Stefano Campostrini di Ca' Foscari Venezia, pubblicato nella prestigiosa rivista internazionale 'Plos-One'. Quello che emerge è che la pandemia avrebbe portato a cambiamenti 'eccezionali' nella mortalità a livello globale.

In Italia viviamo 1,34 anno in meno

Guardando all'Italia e utilizzando i dati sulla mortalità contenuti nello 'Human Mortality Database', i due studiosi hanno formulato delle stime su come sia cambiata la 'speranza di vita alla nascita', ossia il numero di anni che, con la mortalità osservata in quell’anno, un individuo mediamente vivrebbe. In Italia, ad oggi uno dei paesi più longevi del mondo, avevamo un’aspettativa di vita di oltre 83 anni nel 2019. Nel 2020, causa Covid, è scesa a 82, perdendo, per la precisione, 1,34 anni.

L'aspettativa di vita, a livello globale, mostra differenze sostanziali. In Russia, ad esempio, è calata di 2,16 anni, negli Stati Uniti di 1,85, mentre la media si assesta a 1,27 in Inghilterra e Galles. Ci sono poi Paesi, come ad esempio Danimarca, Norvegia, Nuova Zelanda e Corea del Sud che anziché un calo, hanno visto addirittura un aumento dell'aspettativa di vita.

Lo studio mostra come l’impatto sulla struttura demografica sia dipeso molto, non solo da quante persone si sono ammalate e poi morte a seguito del Covid, ma anche all’età di questi soggetti e, più in generale, alla struttura per età delle diverse popolazioni. In questo quadro, l'Italia, ad esempio, pur presentando un numero di morti più elevato di tanti altri Paesi, ha avuto un impatto sulla struttura demografica significativo ma minore. E gli studi sui dati del 2021, - che presto saranno pubblicati in un nuovo lavoro - dimostrano come l'Italia abbia recuperato in parte quanto perso nel 2020, a differenza di altri Paesi che sembrano aver peggiorato sensibilmente la situazione, in particolare nell'est Europa.

Un dato significativo, all'interno del quadro generale, riguarda la vaccinazione. Come sostengono i due docenti, infatti, emerge che le nazioni che hanno raggiunto un'elevata copertura vaccinale sono anche quelli che hanno avuto il livello di mortalità - per tutte le cause e non solo per il Covid - più basso.

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