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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La storia della calamita che si attacca al braccio dopo il vaccino (è una bufala)

Da alcuni giorni sui social network compaiono post che mostrano come una calamita rimane attaccata al braccio nel quale si è ricevuta l'iniezione del vaccino anti-covid-19. Naturalmente si tratta di una bufala. Vediamo perché

Da qualche giorno rimbalza dall'America all'Italia una strana storia che riguarda il vaccino contro Covid-19 e il fatto che una calamita si attacca al braccio nel punto dell'iniezione. Il tutto parte da una "Vaccine Magnet Challenge" che è rimbalzata da TikTok a Twitter per arrivare fino a Facebook. Mentre molti di questi video sono stati cancellati dai social network o dagli utenti, alcuni sono ancora visibili, ad esempio su Youtube. 

La storia della calamita che si attacca al braccio dopo il vaccino (è una bufala)

La teoria del complotto vuole che se si avvicina una calamita al punto dell'iniezione attraverso la quale è stato inoculato il vaccino anti-Covid, la calamita rimane attaccata. Questo, secondo gli autori dei filmati, dimostrerebbe che i vaccini, a seconda delle tesi,  contengano metalli o ancor più fantasiosamente  sia responsabile di una 'inversione parametrica del cromosoma',  o che attraverso il siero si installa qualche misterioso microchip. 

Parlando con AdnKronos Salute, il medico e divulgatore scientifico Salvo Di Grazia ha spiegato che naturalmente si tratta di una bufala: "Avevo anche pensato di dimostrarlo scientificamente ma poi mi sono detto 'no, non posso arrivare a tanto e starmene a casa con la calamita attaccata al braccio'". "Inversione parametrica del cromosoma - chiarisce Di Grazia - non vuol dire nulla, è la classica terminologia parascientifica che in realtà non ha alcun significato. Anche perché - aggiunge il medico - questa eventuale inversione parametrica certamente non creerebbe questo effetto. Non è che un cromosoma si inverte e quindi la calamita si attacca. Né tantomeno è per un eventuale contenuto di metalli. Se uno si iniettasse metallo puro - sottolinea Di Grazia - subito dopo non è che la calamita viene attirata dal braccio, assolutamente, ci vorrebbero chili di ferro. È un assurdo. Ovviamente io ho visto ragazzi che per scherzare si attaccano la calamita nel naso, sul petto, ovunque. Ma in realtà è la calamita che si ferma sul corpo sudato, non è che si attacca per magnetismo.

"È una bufala talmente banale e scontata - rimarca il medico - che non ho ritenuto di dovergli dedicarci neppure una smentita perché mi sembrava di offendere l'intelligenza delle persone. Però per l'ennesima volta mi rendo conto - sottolinea - che non c'è limite: chiunque può dire qualsiasi cosa e ci sarà sempre qualcuno che ci crede". Quindi se continua a prendere piede "farò qualcosa di un po' ironico, satirico per smontarla, magari facendo vedere non la calamita, ma il ferro da stiro che viene attirato dal braccio".

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