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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
La flebo rosa

Cos'è il Micoren, il farmaco degli anni '80 che preoccupa gli ex calciatori

Tardelli: "Certo che centenari nello sport non si vedono"

Dopo la morte di Vialli e Mihajlovic, il mondo del calcio inizia a tremare. In particolare, gli ex giocatori temono che integratori e farmaci assunti un tempo con molta più facilità di quanto si fa oggi possano sviluppare delle malattie fatali.

Le dichiarazioni degli ex calciatori sul Micoren: "Ho paura anch’io"

Dopo Dino Baggio anche Marco Tardelli ha ammesso di essere preoccupato. L’ex-giocatore della Juventus e della Nazionale, ammette di aver preso il Micoren. "Quando giocavo io, anni 80-90, non c’era quella attenzione alla farmacologia di adesso: il giocatore è più seguito a livello medico, assistito anche sotto l’aspetto psicologico", dichiara il 68enne in un’intervista al Corriere della Sera. Tardelli ha aggiunto che i "tempi di recupero erano stretti, si doveva giocare e quindi è possibile che abbia abusato di qualche farmaco. Ci fidavamo del medico della società. Non avevamo la conoscenza e la consapevolezza attuale". Tardelli non crede "che ci sia un legame diretto tra le medicine prese e la morte prematura di certi sportivi. Nessuno ha mai spiegato questa relazione. Come si fa a sostenerlo? Certo che centenari nello sport non si vedono".

Sulla questione interviene anche Giuseppe Bergomi, ricordando la propria esperienza con il Micoren quando era all'Inter. L’ex capitano della squadra nero-blu e ora allenatore racconta di essere stato incitato ad assumere il Micoren per migliorare le proprie prestazioni. 

"Ho paura anche io", ha ammesso Massimo Brambati, procuratore sportivo ed ex calciatore, "ma vent’anni fa, quando parlai, mi arrivò una lettera della Figc che mi minacciava. Io, in una società di cui non faccio il nome, prendevo prima della partita il Micoren come fossero caramelle. All’epoca non era proibito, dopo qualche anno è diventato proibitissimo. Prendevo anche l’Anemina, una sostanza non dopante, ma ne avvertivo l’effetto: non sentivo la fatica, avevo i battiti accelerati e una maggiore prontezza di riflessi".

Cos’è il Micoren

Negli anni ’80 il Micoren era una sostanza legale, considerata innocua, ma successivamente è stata bandita in tutto il mondo a causa dei possibili rischi che comporta per la salute degli atleti. Era utilizzato soprattutto nel mondo del calcio, ma poi nel 1985 è stato tolto di mezzo con la legge antidoping. Veniva utilizzata per "spezzare il fiato", per iniziare la partita al 100% della propria capacità polmonare, per evitare che nei primi minuti di gioco il corpo si abitui allo sforzo. Aiutava anche a mantenere uno sforzo prolungato. È un farmaco che migliora la respirazione, viene prescritto in caso di asma e pressione bassa. Nel breve termine, però, presenta degli importanti effetti collaterali: problemi a livello cardiaco e cardiocircolatorio, ma sui suoi effetti a lungo termine se ne sa ancora ben poco.

La flebo rosa

Sembra che ai calciatori non venisse consigliato (su indicazione di medici, allenatori e preparatori atletici) di assumere solo il Micoren, ma un cocktail di vari farmaci contenuto in una flebo rosa. "Avevo vent'anni e mi dicevano che facendo una flebo avrei avuto una performance migliore. C’erano allenatori che se non facevi la flebo, si arrabbiavano", dichiara Brambati.

Di quella flebo rosa ne ha parlato anche Florin Raducioiu, attaccante di Bari, Verona, Brescia e Milan negli anni ‘90. Per evitare inutili allarmismi il Commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini ha invitato tutti ad "andarci con i piedi di piombo con queste dichiarazioni", in attesa che studi scientifici facciamo chiarezza sugli effetti a lungo termine di farmaci come il Micoren.

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