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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Come Toscana, Abruzzo e Campania potrebbero passare da zona gialla a rossa in tre giorni

Le tre regioni attendono per il 20 dicembre la "promozione" del ministero della Salute. Ma 72 ore dopo potrebbero trovarsi con maggiori restrizioni per il nuovo Dpcm del governo. Oppure addirittura prima arancioni

Paradossi da lockdown di Natale 2020. Toscana, Campania e Abruzzo sono candidate a diventare zona gialla a partire dal 20 dicembre con il nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità e l'ordinanza del ministero della Salute che dovrebbe essere pubblicata entro il 18 dicembre. Ma per effetto delle nuove restrizioni su cui il governo Conte sta discutendo dopo qualche giorno potrebbero tornare in regime di zona rossa. Eventualmente passando anche per l'arancione. Un saliscendi che sarebbero complesso da spiegare nel dettaglio ai cittadini. Vediamo perché. 

Come Toscana, Abruzzo e Campania potrebbero passare da zona gialla a rossa in tre giorni

Ieri abbiamo scritto che dal 20 dicembre tutte le regioni potrebbero passare in zona gialla tranne l'Abruzzo, e quindi anche Campania e Toscana che si trovano ancora in regime di zona arancione. Ieri però si è fatta sentire a più riprese la voce del presidente della Regione Marco Marsilio, che ha invocato la zona gialla  "alla luce degli ultimi dati": sono 257 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore e si registra un lieve calo dei ricoveri, che sono 655, cioè cinque in meno rispetto a ieri. Dodici, però, i decessi, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.084. Sulla base dei dati di ieri, "peggiori di quelli di oggi", Marsilio sottolinea che "l'Abruzzo segna, con 59 posti occupati in terapia intensiva su 189, il 31,2% dell'occupazione dei posti letto. E oggi questo numero si è abbassato ulteriormente. Se domani avremo una nuova contrazione potremo annunciare che l'Abruzzo è uscito dalla zona di allarme. Lo stesso avviene per i posti letto in area medica, il cui tasso di occupazione è al 40,31%. L'Abruzzo è perfettamente in linea con la media nazionale. L'Rt è a 0,82, a fronte di diverse regioni che sfiorano o superano addirittura l'uno. Spero che il Governo sia più sereno e possa valutare con maggiore apertura mentale la relazione che gli presenteremo, sulla base della quale chiederemo di adottare le misure conseguenti". 

Anche la Toscana chiede a gran voce la zona gialla, anzi: le cronache riferiscono che il governatore Eugenio Giani ieri era fortemente contrario alle restrizioni di Natale durante l'incontro tra le Regioni e i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Francesco Boccia. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca invece è silente perché ritiene le restrizioni ancora troppo leggere, ma anche la Campania in teoria ha i numeri per tornare in zona gialla. Ma qui si innesta un altro problema. Ovvero quello del lockdown di Natale 2020 che il governo si prepara a disporre e che entrerà in vigore nei prossimi giorni. 

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Il lockdown di Natale 2020 e le regioni in zona gialla 

Giuseppe Conte infatti ha trovato un compromesso con la sua maggioranza che prevede la zona rossa nei giorni festivi e prefestivi tra il 24 e il 3 gennaio ma "a singhiozzo": ovvero nei giorni dal 24 al 27 dicembre e dal 31 al 3 gennaio. Spiega oggi Il Sole 24 Ore:

Significa di fatto negozi aperti fino al 23 e dal 28 al 30. Stessa sorte dovrebbe toccare a bar e ristoranti, anche se su questo si sta ancora ragionando. Tutto chiuso invece a Natale, Santo Stefano, Capodanno, Vigilia e 31 dicembre oltre che domenica 27 dicembre e il weekend del 2-3 gennaio. In questi giorni scatterà il lockdown totale: vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio comune salvo che per motivi di necessità.

Ma se fosse questo il compromesso alla base del nuovo Dpcm e (forse) del decreto legge, questo significherebbe che per i cittadini di Campania, Toscana e (forse) Abruzzo ci sarebbero più o meno 3 o 4 giorni di libertà (relativa) in zona gialla ma poi scatterebbe per Natale 2020 la zona rossa. Ma c'è di peggio. Perché stamattina il Corriere della Sera scrive che la decisione ufficiale è attesa per oggi, ma è anche l'unico ad aggiungere che sul tavolo c'è anche un'altra ipotesi: "l'Italia sarebbe in zona rossa solo il 24, 25, 26, 31 dicembre e l'1 gennaio. Nel resto dei giorni resterebbero le misure previste dalla fascia arancione. Una soluzione che i rigoristi ritengono non sufficientemente efficace per arrivare con un numero di contagiati accettabile ad affrontare quella terza ondata che gli scienziati sembrano dare ormai per scontata". In questo caso il paradosso delle restrizioni che attenderebbe campani, toscani e abruzzesi sarebbe ancora più grosso: sarebbero in zona gialla il 20 dicembre, in zona arancione nei giorni precedenti e successivi a festivi e pre-festivi e in zona rossa durante questi ultimi. Una festività in tre colori con un calendario quasi schizofrenico. 

I dati soprattutto della Campania, va rimarcato, sono in netto ribasso: dopo ottobre e novembre molto complessi, il virus rallenta. La regione guidata da De Luca potrebbe essere riclassificata zona gialla a partire da venerdì prossimo, dopo i dati del monitoraggio settimanale Covid-19 con una ordinanza del ministero della Salute operativa da lunedì 21 dicembre. Ma con l’Italia eventualmente tutta zona rossa in alcuni giorni durante le feste di fine anno, il calendario al momento resta davvero un rebus. 

Intanto i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Toscana "sono 636 su 11.545 tamponi molecolari e 5.204 test rapidi effettuati", annuncia su Facebook il presidente della Toscana, Eugenio Giani, anticipando il dato del bollettino regionale sull'andamento dell'epidemia di coronavirus. Nel post Giani, che pubblica una foto che lo ritrae nel nuovo centro Covid di Prato, inaugurato pochi giorni fa e che da ieri ospita i primi pazienti, scrive: "È un giovane di 29 anni il primo paziente del nuovo ospedale costruito dalla Regione in appena 29 giorni. Una struttura realizzata in tempi record per ridurre la pressione negli ospedali e superare l'emergenza: massimo impegno per la #Toscanasicura". Si dice invece "irritato e indignato" il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della consegna dei nuovi bus acquistati dall'ente: "Sono irritato e indignato perché nel nostro Paese non si riesce mai ad avere una misura chiara e che si continuano a prendere mezze misure di demagogia e che allungano i tempi della crisi. Prendano una decisione chiara e forte, come fanno altri paesi come la Germania". "È indecente - ha aggiunto - anche l'algoritmo. La Regione più in difficoltà è il Veneto che è in zona gialla da sempre, ancora oggi. È possibile avere queste assurdità in un paese serio?".

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