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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Zona gialla: Campania, Toscana, Valle d'Aosta e Bolzano promosse da domenica 20 dicembre (con beffa)

Attesa per oggi o domani l'ordinanza del ministro Speranza che lascerà soltanto l'Abruzzo in zona arancione. Ma dopo quattro giorni scatteranno le restrizioni del nuovo Dpcm

Ultim'ora: ecco le regioni "liberate" (ma per pochi giorni) e l'area arancione che resterà

È atteso per oggi il report dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute che porterà all'approdo di Campania, Toscana, Valle d'Aosta e della provincia autonoma di Bolzano in zona gialla attraverso la successiva ordinanza del ministro Roberto Speranza. L'Abruzzo invece dovrebbe restare in zona arancione, come scrive oggi il Mattino

Aggiornamento: la bozza del nuovo decreto legge: zona rossa e arancione dal 24 dicembre al 6 gennaio (con deroga per le visite agli amici)

Zona gialla: Campania, Toscana, Valle d'Aosta e Bolzano promosse da domenica 20 dicembre (con beffa)

Il quotidiano ricorda che sia il governatore campano Vincenzo De Luca che quello toscano Eugenio Giani si aspettavano la promozione in zona gialla già dalla scorsa settimana, mentre in questo giro a restare deluso sarà il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, che nei giorni scorsi aveva proclamato a gran voce il ritorno del suo territorio nelle aree con minori restrizioni. E questo dopo la nota querelle con il ministero finita davanti al tribunale amministrativo regionale dell'Aquila che ha annullato l'ordinanza che riportava l'Abruzzo in arancione varata dal governatore dando ragione al ministro. Il passaggio in zona arancione della Regione non verrà quindi accorciato rispetto al minimo di 14 giorni attuato nel resto del Paese. Così, considerando l’entrata dell’Abruzzo nella fascia di rischio intermedia dal 13 dicembre, quella di Marsilio sarà l’unica regione a restare arancione per Natale. Anche la Valle d'Aosta ha nel frattempo litigato con il governo sulle restrizioni: l'esecutivo ha impugnato l'ordinanza della regione ma probabilmente arriverà prima l'ordinanza della sentenza. Il provvedimento del presidente della Regione Erik Lavevaz è stato impugnato nella parte relativa alle misure per l'esercizio di bar, ristoranti e strutture ricettive.

Ieri è stato il turno di De Luca: "L'algoritmo è indecente, la regione più in difficoltà è il Veneto che è in zona gialla da sempre. Ancora oggi è possibile avere queste assurdità in un Paese serio", ha detto il presidente della Regione Campania. "Io ho la consolazione di averlo detto in anticipo che usciremo prima degli altri e a testa alta - ha aggiunto De Luca - perché abbiamo fatto filtro ad agosto e perché abbiamo chiuso le scuole un mese prima degli altri. Ci salviamo per questo, non per il giallo, l'arancione e queste imbecillità che non servono a niente". In Toscana invece l'opposizione ha preso di mira il governatore Giani, che annuncia - senza risultati - la zona gialla da due settimane: "In Toscana i cittadini sono stati presi in giro continuamente dal presidente Giani che aveva annunciato le riaperture. C'erano già i ristoratori, gli esercizi commerciali pronti. I ristoratori avevano anche acquistato i prodotti perché si erano fidati della parola di Giani, che aveva detto dieci giorni fa che la Toscana avrebbe riaperto, sarebbe sicuramente passata sicuramente in zona gialla". Secondo Ceccardi "bisogna capire perchè il governo non ha riaperto e non ha messo in zona gialla la Toscana. Probabilmente i dati sulle terapie intensive, che e' uno degli indici, non ce lo consentivano, perché la Toscana ha un tasso di occupazione superiore alle altre regioni". 

Un nuovo Dpcm e un decreto legge per il Natale 2020 in zona rossa ma con due congiunti

Ma presto torneranno tutti in zona rossa (e forse anche arancione)

Intanto ieri la Toscana ha contato altri 63 decessi (età media 81,3 anni) per Covid-19 nelle ultime 24 ore, insieme a nuovi 636 positivi (età media 45 anni; l'8% ha oltre 80 anni, il 35% tra 40 e 59 anni) mentre i ricoverati sono 1.261 (-42 unità su ieri) di cui 199 in terapia intensiva (-3). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.757.598, 11.545 in più rispetto a ieri, di cui il 5,5% positivo. In Campania invece a fronte di 15.130 tamponi effettuati, sono stati scoperti 927 nuovi casi positivi, di questi 865 sono gli asintomatici mentre 62 i pazienti con sintomi. Si sono registrate 2.530 guarigioni mentre sono stati registrati 48 decessi, undici dei quali nelle ultime 37 ore, gli altri nei giorni precedenti ma registrati soltanto ieri. Due i decessi e 139 i positivi in Valle d'Aosta

In ogni caso per tutti ci sarà poco da festeggiare: come abbiamo raccontato ieri, la Campania, la Toscana, la Valle d'Aosta, la provincia di Bolzano e l'Abruzzo rimarranno in zona gialla per tre o quattro giorni giorni, visto che poi entrerà il vigore il Dpcm che decreterà anche per loro la zona rossa nei giorni festivi e prefestivi tra il 24 e il 3 gennaio ma "a singhiozzo": ovvero nei giorni dal 24 al 27 dicembre e dal 31 al 3 gennaio (o, secondo altre ipotesi, anche il 5 e il 6). Significa di fatto negozi aperti fino al 23 e dal 28 al 30. Stessa sorte dovrebbe toccare a bar e ristoranti, anche se su questo si sta ancora ragionando. Tutto chiuso invece a Natale, Santo Stefano, Capodanno, Vigilia e 31 dicembre oltre che domenica 27 dicembre e il weekend del 2-3 gennaio. In questi giorni scatterà il lockdown totale: vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio comune salvo che per motivi di necessità. 

E la situazione potrebbe anche peggiorare se il governo deciderà alla fine di proclamare la zona arancione nei giorni restanti, ovvero 28, 29 e 30 dicembre e 4 e 5 gennaio: in quel caso i cittadini toscani, campani, valdostani e bolzanini sperimenteranno l'effetto di passare dal giallo al rosso, dal rosso all'arancione, dall'arancione al rosso e dal rosso all'arancione, per poi tornare alla zona gialla o dal 3 gennaio o dal 7 a seconda delle ipotesi. Un bel pasticcio. 

EDIT ore 10,17: Il Tar della Valle d'Aosta ha respinto la richiesta di sospensiva del Governo contro l'ordinanza con cui la Regione Valle d'Aosta ha riaperto mercoledì bar e ristoranti, in deroga alla fascia arancione in cui si trova ancora. La pronuncia con decreto cautelare del presidente del tribunale amministrativo Silvia La Guardia è arrivata oggi. L'ordinanza 552 dell'11 dicembre 2020, autorizzata da una legge del Consiglio regionale il 2 dicembre, dispone che le attività possono rimanere aperte dalle 5 alle 18, solo con servizio al tavolo.

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