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Martedì, 23 Aprile 2024
Leggi ad Hoc

Super multe e carcere per chi imbratta i monumenti

La proposta di legge presentata dal senatore di Fratelli d'Italia Marco Lisei prevede anche una sorta di Daspo monumentale

È guerra contro gli eco-vandali. Fratelli d'Italia ha presentato un disegno di legge che impone il carcere a chi imbratta i monumenti e i palazzi sottoposti a tutela del patrimonio artistico e culturale. Il testo cita: "Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici" ed è stato presentato dal ministero della Cultura che fa capo a Gennaro Sangiuliano. Il disegno di legge discusso nel prossimo consiglio dei ministri di oggi 11 aprile e potrebbe portare a punizioni più stringenti per chi danneggia beni culturali o ambientali. 

Nel dettaglio:

  • per chi è stato condannato per vandalismo o danneggiamento volontario di beni culturali è previsto il divieto di avvicinarsi a una distanza inferiore di 10 metri agli edifici sottoposti a tutela;
  • il divieto si applica sia per condanne definitive che non definitive e per periodi che vanno da un minimo di sei mesi a un massimo di un anno;
  • la trasgressione del divieto comporta una multa che va dai 500 ai 1.000 euro.
  • Il disegno di legge inoltre punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni anche chi deturpa o imbratta edifici pubblici o di culto ed edifici sottoposti a tutela come beni culturali.

Il testo del decreto

La legge arriva dopo le azioni vandaliche nei confronti di monumenti o palazzi storici da parte degli attivisti per il clima. Tra le "vittime" più recenti la fontana di Piazza di Spagna a Roma riempita con della vernice nera al carbone; il palazzo vecchio di Firenze con il sindaco Dario Nardella impegnato poi a ripulire l'iconica facciata; il monumento a Vittorio Emanuele a Milano in Piazza del Duomo, imbratto di giallo.

Tra i primi firmatari della proposta di legge spunta il senatore Marco Lisei. La bozza del testo - che l'Adnkronos ha potuto già visionare - è ancora in fase di perfezionamento ed è composta da un solo articolo che modifica il decreto legge numero 14 del 20 febbraio 2017 e all'articolo 635 del codice penale. 

"In ogni caso e comunque fatte salve le sanzioni penali applicabili, chiunque, fuori dei casi sopra citati, deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui, ovvero destina i beni culturali ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione o integrità ovvero ad un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 40.000". Lo prevede il secondo comma dell'articolo 1 della bozza del ddl che reca "Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici", presentato in Cdm dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Nella relazione illustrativa di Lisei si legge: "Il diritto di scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile non deve essere assolutamente confuso con il non-diritto a compiere azioni vandaliche per porre all'attenzione delle persone questo o quel problema o esigenza". Inoltre, Lisei giustifica la proposta di legge fatta ah hoc per gli eco-attivisti elencando una serie di eventi che - secondo lui - dimostrerebbero come "l'effetto dissuasivo no sempre ha funzionato". 

La risposta di Ultima Generazione

Pur non citandolo mai, la proposta di legge di Fratelli d'Italia fa un evidente riferimento a Ultima Generazione, il collettivo che più degli altri ha organizzato azioni dimostrative molti discutibili. La risposta dei vertici dell'organizzazione non si è fatta attendere. Ai microfoni di Adnkronos Simone Ficicchia - il portavoce del collettivo - ha dichiarato che tutti sono rimasti: "Molto sorpresi nel vedere una maggioranza che invece di occuparsi della crisi climatica è sempre più attiva nel promuovere leggi ad hoc per punire azioni non violente messe in campo da persone preoccupate per il futuro di tutti".

Milano Ulitma Generazione FotoLa Presse

Ficicchia ha criticato la proposta di legge in quanto, secondo loro, è stata creata ad hoc per impedire la libera manifestazione: "Esiste già il reato di danneggiamento - continua Ficicchia - che ci è stato anche contestato come ipotesi di reato per le nostre azioni: ma probabilmente questo reato non può essere perseguito in tribunale proprio perché il danneggiamento non c'è mai stato. Per questo si punta a punire l''imbrattamento". Per loro il decreto legge è "molto pericoloso" in quanto rischia di sfociare in una "concezione arbitraria della legge". "Il Ddl di Fratelli d'Italia non ci ferma e non ci spaventa. Siamo pronti a qualsiasi rischio legale e anche ad andare in carcere", conclude l'attivista.

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