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Giovedì, 18 Aprile 2024
Frankenstein nel piatto

La carne sintetica potrebbe arrivare presto sulle nostre tavole

Un eventuale via libera Ue alla carne in provetta potrebbe essere il primo passo verso moltissimi altri alimenti prodotti in laboratorio, a partire dal latte per arrivare all’olio e al vino

Dopo il via libera dell’Ue alla vendita di cibi a base di 'farina' di insetto, sulle nostre tavole potrebbe arrivare presto anche la carne sintetica. L’ok della Food and drug administration (Fda) alla produzione negli Usa di carne di pollo prodotta in laboratorio apre la porta a questa possibilità, anche se sono state raccolte già migliaia di firme "per fermare questa follia".

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Carne sintetica, Lollobrigida: "Lo contrasteremo in ogni modo"

Carne sintetica sulle tavole italiane? "Lo contrasteremo in ogni modo", ha assicurato il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, in occasione del convegno "Frankenstein nel piatto? Il cibo sintetico la nuova minaccia" organizzato dalla Coldiretti. "Il cibo sintetico non è buon cibo - ha aggiunto - inoltre la produzione di cibo in laboratorio cancellerebbe la nostra economia sostenibile, il nostro modo di vivere e la nostra civiltà".

La carne sintetica, "coltivata" in laboratorio, si ottiene facendo crescere le cellule staminali recuperate da animali vivi in una coltura di sostanze nutritive. Il processo di crescita e sviluppo avviene in dei bio-reattori, che rappresentano un ambiente protetto. Per il momento esiste solo un'azienda al mondo che produce carne in provetta, la Upside Foods. La società americana fondata nel 2015 a Berkeley, in California, produce "pollame" e "frutti di mare" sintetici.

Negli Usa si potrà mangiare carne sintetica. E anche l'Europa muove i primi passi

Raccolte 400mile firme contro la carne in provetta

Il via libera europeo alla vendita di carne sintetica potrebbe arrivare già nel 2023. "Già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue - avverte la Coldiretti -, mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici". Prima di arrivare nei nostri piatti, infatti, la carne sintetica dovrà seguire lo stesso iter di approvazione servito per gli alimenti a base di insetti:

  • l’autorizzazione della Commmissione Ue;
  • l’ok dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare.

Contro un possibile via libera da parte di Bruxelles alla produzione, vendita e commercializzazione di carne sintetica in Europa sono state già raccolte 400mila firme: tra queste quella della premier Meloni, del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, di numerosi parlamentari nazionali ed europei e di vari imprenditori. Il timore è che la carne sintetica rappresenti solo il primo passo verso moltissimi altri alimenti prodotti in laboratorio, a partire dall’olio per arrivare poi al latte e al vino.

"Per quanto riguarda la carne da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche – tuona Coldiretti -, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato".

Cibo-Sintetico-Poster-Coldiretti

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