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Venerdì, 19 Aprile 2024
Di cosa si tratta

Carne e alimenti sintetici saranno vietati: la nuova crociata del governo

Il disegno di legge sul tavolo del consiglio dei ministri prevede lo stop ai cibi "costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari". Protestano gli animalisti. La Lav: "Battaglia ideologica"

Il governo mette nel mirino la carne sintetica, ovvero prodotta in laboratorio. Il ddl sul tavolo del consiglio dei ministri prevede nello specifico lo stop alla "produzione e all'immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici", vale a dire "costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati", vale a dire, dunque, anche la famigerata carne in vitro. 

Per chi trasgredisce la legge prevede multe che vanno "da un minimo di euro 10.000 fino a un massimo di euro 60.000", oppure "fino al 10 per cento del fatturato totale annuo realizzato nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60.000". 

Alla violazione consegue inoltre "la confisca del prodotto illecito, l’applicazione delle sanzioni amministrative del divieto di accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Unione europea per lo svolgimento di attività imprenditoriali, per un periodo minimo di un anno e fino al massimo di tre anni, nonché la chiusura dello stabilimento di produzione, per lo stesso periodo".

Cos'è la carne sintetica

La carne sintetica, "coltivata" in laboratorio, si ottiene facendo crescere le cellule staminali recuperate da animali vivi in una coltura di sostanze nutritive. Il processo di crescita e sviluppo avviene in dei bio-reattori, che rappresentano un ambiente protetto. Per il momento esiste solo un'azienda al mondo che produce carne in provetta, la Upside Foods. La società americana fondata nel 2015 a Berkeley, in California, produce "pollame" e "frutti di mare" sintetici.

Di recente la Food and drug administration (Fda) ha autorizzato negli Usa la produzione di carne di pollo prodotta in laboratorio e l'Ue potrebbe percorrere la stessa strada. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, aveva già fatto sapere - in tempi piuttosto recenti - che il governo italiano avrebbe contrastato "in ogni modo" l'ok alla carne e agli alimenti in vitro. 

I pro e i contro di questo alimento

Il timore è che la carne sintetica rappresenti solo il primo passo verso moltissimi altri alimenti prodotti in laboratorio, a partire dall'olio per arrivare poi al latte e al vino. D'altro canto la carne prodotta in vitro o realizzata con sostituti vegetali potrebbe essere un nostro alleato sulla strada che porta alla decarbonizzazione: la produzione di questo tipo di alimento avrebbe, secondo alcuni studi, un impatto ambientale significativamente inferiore a quello necessario per produrre carne vera e propria. Senza contare i risvolti etici legati alla mancata macellazione degli animali. Tant'è che di recente Bruxelles ha investito 7 milioni di euro nell'ambito del programma Horizon Europe (Orizzonte Europa) dando il via per il 2023-2024 a un progetto di ricerca che riguarda carne e prodotti ittici sintetici. 

Il problema del gusto

Una delle difficoltà maggiori che questo settore incontra per imporsi nelle tavole dei consumatori riguarda proprio il gusto, che non riesce ad "imitare" quello che dei cibi a base animale, che è uno degli elementi prioritari per l'acquisto. Una fetta importante di questo mercato, secondo gli esperti, non sono (solo) i vegani/vegetariani, ma i flexitariani, che pur non rinunciando del tutto alla carne sono disponibili ad acquistare alimenti di altra origine purché il sapore si accosti a quello di latte, bistecche e salsicce "vere".

Lav: "Crociata ideologica, la carne sintetica può coniugare salute e ambiente"

La nuova legge sul tavolo del governo non piace agli animalisti. Secondo la Lav (lega anti vivisezione) quella della maggioranza è una "crociata ideologica, antiscientifica, contro un progresso che invece può mettere insieme necessità umane e rispetto per gli animali". 

"La carne coltivata è un alimento tutt’altro che sintetico o non naturale. È già stata autorizzata in altri Paesi senza alcun problema per la salute umana e sulla quale operano già 107 società in 25 Paesi fra i quali il nostro" dichiara Gianluca Felicetti, presidente Lav. Questo tipi di alimenta rappresenta dunque "a tutti gli effetti una concreta alternativa agli allevamenti intensivi e alla macellazione, poiché per essere prodotta non richiede la sofferenza e la morte di nessun animale. Quella di Lollobrigida - dicono ancora dall'associazione - è una crociata per altro inutile perché la disposizione di autorizzarne o meno il consumo spetta - per decisione condivisa dall’Italia - non al nostro Parlamento ma all’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare prima - con sede a Parma - e poi alla Commissione di Bruxelles".  

"Lollobrigida con questo disegno di legge sposa una miope crociata di Coldiretti" dice ancora Felicetti. "L'associazione, infatti, evidentemente considera i suoi iscritti - se allevatori - dei soci di serie A, mentre il comparto agricolo viene di fatto relegato a una categoria inferiore pur rappresentando con la produzione di proteine vegetali già una reale risposta alternativa alla macellazione degli animali e un efficace mezzo di contrasto ai cambiamenti climatici".

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