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Giovedì, 28 Marzo 2024
La stangata delle feste

La "tassa" per tornare a casa a Natale

Il caro voli rende il ritorno a casa un percorso ad ostacoli: per studenti e lavoratori fuorisede c'è anche il paradosso dello scalo all'estero per risparmiare

È un po' come se fosse una tassa. Un'imposta da pagare per tornare a casa a Natale, quella che ogni fuorisede sa di dover mettere in conto se vuole "scendere" e passare le feste con la propria famiglia. Quello del "caro voli" tra dicembre e gennaio è un eterno problema (speculare a quello del periodo estivo), che anno dopo anno si ripresenta e mette di fronte studenti e lavoratori al paradosso di vedere che il biglietto di andata e ritorno per l'aeroporto più vicino a casa costa magari quanto quello per una meta esotica all'estero. La logica dietro gli aumenti dei biglietti aerei in vista di periodi particolari dell'anno è sempre la stessa, è la cultura del mercato. Più gente partirà, più alti saranno i profitti. E ci sarà sempre qualcuno che, pur a malincuore, deciderà di spendere cifre folli per tornare a casa per il cenone di Natale, sapendo che scendere a febbraio in mezzo alla settimana non è la stessa cosa. Soprattutto se magari il Natale dell'anno scorso lo si è passato lontani, divisi dalla pandemia e dalle restrizioni anti contagio.

Costa meno passare il Natale a Praga che tornare a Palermo

Cercando su Google è facile imbattersi in articoli che svelano i trucchi "furbi" per trovare voli economici e pagare meno. Peccato che questi consigli siano ben poco applicabili durante il periodo natalizio, soprattutto perché uno dei principi di base del risparmio è la prenotazione anticipata. Non tutti infatti possono concedersi questo lusso e si ritrovano a navigare i siti che confrontano le tariffe aeree guardando il totale lievitare ora dopo ora.

Guardando i prezzi della fu Alitalia, oggi Ita, un volo Milano/Palermo andata e ritorno, partendo il 23 dicembre e tornando il 9 gennaio, supera i 370 euro. Chi non può passare tutte le vacanze in Sicilia, ma ha bisogno di andare e tornare nel più breve tempo possibile, scendendo il 23 dicembre e risalendo magari  il 27, si ritrova un biglietto di andata da più di 310 e uno per il ritorno da quasi 79 euro. Il viaggio da Genova a Bari, andata il 23 dicembre e ritorno il 9 gennaio, va oltre le 200."Toccata e fuga" dal 23 al 27 dicembre, invece solo 182 euro. Chiaramente scegliendo in ognuno dei casi di volare in economy e alle tariffe più basse, che corrispondono ai voli più scomodi dal punto di vista degli orari. Moltiplicare il prezzo di questi biglietti singoli per una famiglia di quattro persone, ad esempio una coppia di genitori che vuole portare i bambini a passare il Natale dai nonni che vivono al Sud mostra un totale veramente da capogiro.

In questo contesto suonano paradossali le offerte delle compagnie low cost che offrono voli a prezzi stracciati per andare a fare il Natale a Praga o Budapest. Prenotando oggi sul sito Ryanair un volo andata e ritorno dal 23 dicembre al 9 gennaio da Milano a Crotone si possono spendere a testa fino a più di 350 euro: la stessa compagnia, per lo stesso periodo, offre un volo andata e ritorno da Milano per Praga che costa poco meno di 120 euro.

Il paradosso dei voli con scalo per risparmiare

Ancora più paradossale è sapere che può essere più conveniente fare scali. Sono allo studio triangolazioni folli per tornare a casa senza (troppo) svenarsi. Da Torino a Catania, sempre dal 23 dicembre al 9 gennaio, la compagnia low cost Easy Jet non ha un volo diretto e viene proposto alla cifra di 333 euro un viaggio di andata di più di undici ore più un ritorno di dieci ore, entrambi con scali lunghissimi a Napoli.

La proposta più conveniente su uno dei tanti portali che confronta le tariffe aree per il viaggio Milano-Palermo durante la vacanze natalizie propone per 141 euro a testa 6 ore esatte all'andata, con due di scalo a Budapest, e un'odissea di ben 19 ore al ritorno, ancora con scalo a Budapest, fermandosi addirittura quasi 15 ore. Per chi se lo può permettere, in termini di soldi ma soprattutto di resistenza fisica e mentale. Per chi può/deve scendere solo per pochi giorni, ancora una volta ipotizzando dal 23 al 27 dicembre, per 127 totali si può viaggiare sempre da Milano a Palermo ma mettendo in conto di passare tutto il tempo tra volo e aeroporto, contando due scali a Malta e Bucarest

"Non regalo metà della mia tredicesima alle compagnie aree"

Stefano Maiolica, conosciuto come il blogger "Un terrone a Milano", qualche giorno fa ha condiviso sui suoi social una riflessione su questa situazione. L'anno scorso aveva lanciato l'iniziativa del "Pullman solidale", con la quale grazie a una serie di sponsor ha portato gratis a casa 87 fuorisede per Natale, e si prepara a replicare anche per queste festività.

Sotto ai suoi post, in tanti hanno commentato raccontando le loro esperienze. C'è chi per disperazione prova a fare una battuta: "Per Linate-Reggio Calabria mi hanno dato la possibilità di ipotecare la casa". Ma c'è anche chi racconta con dovizia di particolari cosa significa affrontare il caro voli a Natale. "Anche io lavoro fino al 24 dicembre… e per fare 3 giorni a Palermo da Bologna io e mio marito dobbiamo pagare 680 euro senza bagaglio… anche con Ryanair. Stiamo cercando di risparmiare per comprare casa e non è giusto dover scegliere di passare lontano dalla famiglia (DI NUOVO) il Natale. Per andare a Parigi mi può scostare 20 euro… per tornare a casa per le feste mi devo vendere un rene… che schifo!!", è uno dei commenti comparso su Instagram. "Oggi ho fatto la simulazione del volo Milano-Napoli 2 adulti e due bambine di 6 anni. 680 euro la cifra meno cara. Ovviamente non rinuncio a raggiungere i miei genitori per Natale, ma di certo non regalo metà della mia tredicesima alle compagnie aree", scrive un'altra utente.

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