Vacanze all'estero, sì a bancomat e carte di credito ma attenti alle truffe
Durante il periodo estivo aumentano i rischi connessi all'utilizzo delle carte di pagamento. Consigli utili per non farsi rovinare le vacanze
Mentre 15,6 milioni di italiani hanno già finito le ferie, altri 20 milioni stanno per mettersi in viaggio scegliendo agosto come mese per le vacanze estive. Quest’anno le ferie saranno caratterizzate dal caro prezzi, quindi sempre meglio portarsi dietro bancomat e carte di credito per evitare di restare a corto di liquidità proprio nel bel mezzo del divertimento. Attenti alle truffe, però, perché il periodo estivo è quello a maggior rischio di frodi per le carte di pagamento elettroniche. Niente paura, basta seguire poche e semplici regole.
Bancomat e carte di credito: 3,2 milioni gli italiani truffati
In un anno le frodi legate all’utilizzo di bancomat e carte di credito hanno colpito 3,2 milioni di italiani (ricerca mUp Research e Norstat), con una maggiore incidenza durante il periodo estivo. Per evitare di cadere in spiacevoli inconvenienti basta seguire delle semplici regole, soprattutto per chi decide di trascorrere le vacanze all’estero (il 29% circa).
Prima cosa da fare prima della partenza è verificare la data di scadenza della carta di debito o di credito per poter eventualmente richiederne in tempo una nuova che risulti valida durante il viaggio. Seconda cosa da fare controllare online o recandosi in filiale in quali paesi può essere utilizzata la carta elettronica, per chiedere l’abilitazione per il paese in cui si viaggia se necessario. Occhio anche ai massimali visto che c’è la possibilità di aumentarli se si prevede di spendere molto.
Meglio il bancomat o la carta di credito?
Ora non resta che partire, ma una volta arrivati meglio utilizzare il bancomat o la carta di credito? Solitamente per i prelievi di denaro contante meglio utilizzare il bancomat, che prevede un costo fisso diverso da banca a banca. Le carte di credito invece generalmente applicano commissioni più elevate, attorno al 4% della somma prelevata.
Da considerare poi che se i prelievi e i pagamenti vengono effettuati in una valuta diversa dall’euro bisognerà pagare una eventuale commissione per le operazioni effettuate, quindi meglio informarsi bene su tutti i costi prima di partire per poter fare le giuste valutazioni. Tra gli altri consigli indicati da Facile.it in un vademecum per evitare le frodi in vacanza c’è anche quello di scegliere, se viene richiesto, il pagamento in valuta locale piuttosto che in euro per ottenere le migliori condizioni di cambio.
Se ad andare all’estero è solo vostro figlio, magari al suo primo viaggio, meglio optare per una carta prepagata per limitare i rischi ed evitare spese folli da parte del ragazzo.
Carte di pagamento elettroniche all’estero: consigli per evitare le frodi
La prima regola che tutti dovrebbero sapere ma sulla quale alcuni sorvolano è quella di non tenere mai carte e pin insieme, soprattutto nel portafoglio. Ci sono persone che addirittura segnano il codice direttamente sulla carta, sbagliatissimo. Meglio optare per altre soluzioni, a prova di ladro, perché potremmo essere derubati o perdere inavvertitamente bagagli e portafogli. In tal caso niente panico, l’importante è bloccare immediatamente la carta smarrita o sottratta comunicandolo direttamente alla banca. Sarà l’istituto di credito a fare il resto. In caso di furto meglio fare la denuncia, perché il denaro sottratto dopo la comunicazione alle autorità verrà interamente rimborsato, a patto che il cliente si sia comportato correttamente per evitarne il furto (ad esempio evitando di lasciare il portafogli in bella vista). Se invece la carta viene utilizzata dal ladro prima della denuncia allora possono essere addebitati solo 50 euro.
Infine, ma importantissimo, tenere sotto controllo i movimenti con le app che ormai tutte le banche hanno messo a disposizione dei propri clienti. Se si è all’estero e non si dispone di una connessione internet meglio abilitare le notifiche via sms. Attenzione, però, perché i malfattori potrebbero agire anche a mesi di distanza dal furto dei dati.