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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Carta d'identità obbligatoria nei ristoranti": arriva la nuova stretta di De Luca

Il presidente della Campania punta a rendere obbligatoria l'esibizione di una carta d'identità per ogni tavolo. In arrivo anche contromisure per contenere i casi di importazione: "Il governo ha sbagliato"

Dopo l’ordinanza che prevede sanzioni fino a mille euro per chi viene sorpreso senza mascherina nei luoghi al chiuso e sui mezzi pubblici, il governatore della Campania Vincenzo De Luca annuncia un’altra stretta per contenere l’epidemia da Covid-19. Una delle misure che dovrebbe entrare in vigore a stretto giro riguarda i ristoranti dove almeno uno dei commensali seduto al tavolo dovrà fornire il proprio documento di identità così da essere rintracciabile dalle autorità sanitarie.

In Campania carta d'identità obbligatoria per chi va al ristorante

L’obbligo di fornire le proprie generalità e il recapito telefonico non si è infatti rivelato sufficiente ad evitare che qualcuno facesse il furbo (si fa per dire). Il "fattaccio" è avvenuto qualche giorno fa in un ristorante della costiera sorrentina: dopo che sei camerieri sono risultati positivi al virus, dalle indagini epidemiologiche è emerso che alcuni clienti avevano fornito dei dati falsi.

Un episodio che ha fatto adirare, e non poco, il governatore: "Come si può essere così irresponsabili?" si è chiesto oggi parlando a Salerno. "Ma abbiamo capito che è in gioco la nostra vita e la vita dei nostri familiari?". Insomma, urgono contromisure. De Luca ha affermato che con la nuova ordinanza, ancora in fase di valutazione, verrà resa obbligatoria "almeno l'esibizione per ogni tavolo di una carta d'identità, che ci sia almeno una persona certificata a cui fare capo per individuare in caso di problemi chi c'era al tavolo".

De Luca: "Controlli per i pullman che arrivano dall'Est europa"

Il governatore ha annunciato anche una stretta per i viaggiatori che arrivano in Campania dai Paesi dell’est Europa. “Continuano ad arrivare pullman senza nessun controllo dall'Ucraina, la Romania, la Bulgaria. Abbiamo rilevato che la maggior parte dei focolai sono di importazione e vengono dai paesi esteri, quindi dobbiamo trovare forme di controllo preventivo. Stiamo valutando con la Protezione civile il tipo di ordinanza, ma vogliamo fare in modo che nessuno scenda da un pullman che viene dall'estero, senza aver avuto un controllo preventivo".

Il governatore ha puntualizzato che in Campania la situazione "non è drammatica" (9 i casi di positività accertati oggi contro i 16 di ieri), "ma serve senso di responsabilità di tutti i cittadini. C'è stato un rilassamento preoccupante e grave in queste settimane e rischiamo di non arrivare nemmeno al mese di settembre".

La stoccata al governo

Nella consueta conferenza stampa del venerdì De Luca ha riservato una stoccata anche al governo nazionale che ha commesso l’errore di non aver "chiuso bene o controllato gli arrivi dall’estero". Anche la Campania, come quasi tutte le regioni, deve del resto fare i conti con i casi "di importazione".

 "Abbiamo dei contagi - ha raccontato De Luca - derivanti da un dentista che era andato in Albania, adesso stiamo facendo gli screening sui pazienti del laboratorio. Se vai in Albania, fatti il tampone due, tre volte di seguito". A Mercato San Severino, nel Salernitano, "un contagio è un contatto indiretto di un signore che aveva fatto il viaggio in Albania, poi abbiamo contatti fra i familiari di quelli che erano già positivi".

 "Per convivere con il virus - ha spiegato De Luca - è indispensabile avere comportamenti rigorosi, altrimenti ci faremo male e rischiamo di non arrivare neanche a settembre. Dunque è indispensabile ripristinare comportamenti più rigorosi per poter governare in tranquillità questa fase di transizione fino all'arrivo dei vaccini".

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