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Martedì, 23 Aprile 2024
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I cenoni nel B&B, l'esodo del 20 dicembre e i veglioni clandestini: così rischiamo la terza ondata

Casali e agriturismi già prenotati tra Natale e Capodanno per aggirare le regole. E i treni che scoppiano prima della stretta delle feste. "Chi partecipa mette a rischio se stesso, i propri cari, i propri amici e tutte le persone a cui dice di volere bene. Per questo ripeto agli italiani: non lo fate,vene prego", dice Conte

Casali e agriturismi prenotati tra il 31 dicembre e il 2 gennaio per aggirare il blocco di Capodanno. Cenoni di Natale organizzati tra nuclei familiari diversi in tutta Italia. E sullo sfondo la paura del Grande Esodo del 20 dicembre, il giorno prima dell'entrata in vigore delle restrizioni alla circolazione. Sono tre gli elementi che hanno portato il governo a lavorare alla zona rossa o arancione in tutta Italia che verrà varata con un Dpcm e un decreto legge (o una modifica a quello del 2 dicembre) entro i prossimi giorni. 

I cenoni nel B&B, l'esodo del 20 dicembre e i veglioni clandestini: così rischiamo la terza ondata

A far capire che bisogna muoversi in fretta è stato lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un'intervista a La Stampa: "Quando leggo di persone che si stanno adoperando per organizzare feste clandestine a Capodanno, beh, questo fa male. Chi partecipa a questi veglioni proibiti mette a rischio se stesso, i propri cari, i propri amici e tutte le persone a cui dice di volere bene. Per questo ripeto agli italiani: non lo fate,vene prego". Ma di cosa sta parlando di preciso il premier? Il Mattino racconta oggi che gli italiani (o per lo meno alcuni di loro) si stanno organizzando per festeggiare aggirando i divieti e le raccomandazioni: il quotidiano riporta la testimonianza di Vincenzo Mazza, responsabile del settore extra alberghiero della Confesercenti, che gestisce una serie di strutture come Bed & Breakfast e agriturismi: "Mi ha contattato una donna dicendo di voler riservare l’intero appartamento per la notte del 31 dicembre, ma quando io ho sottolineato che è nostro obbligo fornire alla Questura i nomi degli ospiti, mi ha spiegato che in realtà la casa serviva per il figlio e i suoi amici e ha lasciato perdere la prenotazione".

E poi c'è il racconto di Agostino Ingenito, presidente dell’Abbac, l’associazione Bed&Breakfast e affittacamere della Campania: "Molti dei nostri associati ci stanno segnalando l’arrivo di prenotazioni per i giorni di Natale e Capodanno da parte di persone residenti a Napoli o in provincia. A tutti sconsigliamo di accettarle: il rischio che prenotino in quattro e soggiornino in dieci è elevato. Del resto è palese che si tratta di un modo per aggirare i divieti". D'altro canto era proprio quello che volevano fare ristoranti, hotel e organizzatori delle crociere per aggirare i divieti di Natale e Capodanno prima di essere azzoppati dal divieto esplicito presente nel Dpcm 3 dicembre. Che però presenta ancora una scappatoia anche se il coprifuoco è stato potenziato il primo gennaio: basta muoversi prima che scatti in vigore il ritiro obbligatorio, trovare una struttura in grado di consentire anche il pernottamento e poi tornare a casa confidando sulla regola del rientro in abitazione sempre consentito. E il gioco è fatto. Infatti le richieste di prenotazione arrivano tra 24 e 25 dicembre e tra 31 dicembre e primo gennaio. E i proprietari sono tentati di accettarle visto l'annus horribilis che è stato il 2020 per il settore e gli scarsi aiuti ricevuti dal governo e dalle istituzioni. 

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Poi c'è il Grande Esodo in programma per i giorni del 18, 19 e 20 dicembre. Il ministero dell'Interno sta predisponendo controlli all'interno delle grandi stazioni come Roma Termini e Milano Centrale, dove del resto già si registra il tutto esaurito. Ma non essendoci necessità di autocertificazione sarà impossibile bloccare chi vuole muoversi per raggiungere la residenza, il domicilio o l'"abitazione principale", come recitano il decreto legge 2 dicembre n. 158 e il Dpcm 3 dicembre. Nell'Italia che è nel frattempo diventata quasi tutta zona gialla i cittadini hanno già programmato le loro vacanze o i loro ritorni in famiglia dopo un anno (e più, in alcuni casi) di lavoro o studio. Fermarli sarà difficile se non impossibile. Anche se il governo decidesse di proclamare la zona rossa a Natale, Capodanno ed Epifania. 

Per questo all'interno dell'esecutivo c'è chi sta pensando di far scattare prima i divieti. E per questo il documento del Comitato Tecnico Scientifico punta il dito sugli spostamenti interregionali. Ma con scarse possibilità di successo visto che anche il premier è consapevole che cambiare tutto dopo aver lasciato gli italiani organizzarsi potrebbe avere gravi ripercussioni. "Psicologiche e sociali", ha detto. Ma anche di consenso per il suo governo, viene da aggiungere. 

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