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Giovedì, 18 Aprile 2024
Nuovi casi / Bolzano

Inizia la scuola e torna la dad: classi già in quarantena

Il caso in Alto Adige, dove le lezioni sono ricominciate il 6 settembre. Il sottosegretario Sasso: "Rafforzare ed estendere i sistemi di monitoraggio e tracciamento negli istituti"

La scuola è iniziata da appena una settimana in Alto Adige e "alcune classi sono già in dad". A confermarlo il governatore Arno Kompatscher nel corso di una conferenza stampa. La decisione è stata presa dopo i casi di positività rilevati tra alunni o tra i professori. "Noi siamo i primi ad avere uno screening, anche se, per il momento, solo parzialmente, mentre il programma nazionale deve ancora partire", ha detto Kompatscher. "Lo screening ci aiuterà ad evitare grossi focolai nelle scuole. I primi casi nelle scuole sono stati scoperti perché le persone, in un modo o l'altro, vengono comunque testate". Lo screening altoatesino si aggiunge a quello nazionale a campione, ha precisato Kompatscher. "Il ministero alla Salute non ritiene solo utile il nostro screening, ma lo valuta positivo, utile e necessario. Per questo motivo andiamo avanti".

Le classi in quarantena sarebbero già otto, secondo l'Ansa. Nelle prossime settimane sono attesi i risultati dei test di conferma. Nella provincia autonoma di Bolzano, in presenza di un solo caso di positività, finiscono in dad solo i compagni di classe che non partecipano allo screening permanente con i test nasali e dovranno restare in quarantena per 14 giorni. L'azienda sanitaria locale può invece fissare un isolamento più breve per i ragazzi regolarmente testati.

"I casi in Alto Adige confermano la necessità di rafforzare il tracciamento"

I casi di contagi emersi in Alto Adige nelle scuole "confermano l'assoluta necessità di rafforzare ed estendere i sistemi di monitoraggio e tracciamento all'interno degli istituti", ha commentato il sottosegretario del ministero dell'Istruzione Rossano Sasso, sottolineando come "proprio le rilevazioni effettuate tra il personale e gli studenti hanno permesso di circoscrivere la problematica e di prevedere la didattica a distanza solo per le classi in cui si è verificata una positività al Covid-19" mentre "per tutte le altre vengono garantite le lezioni in presenza, così come da precise indicazioni del ministero dell'Istruzione".

Per Sasso si tratta di un "primo esperimento sul campo" che "conferma quanto andiamo dicendo ormai da mesi: la campagna vaccinale, che ha un ruolo decisivo nel farci uscire dalla pandemia e che tra il personale della scuola ha avuto un'adesione straordinaria, va accompagnata da un efficace sistema di monitoraggio e tracciamento del rischio contagio. Puntiamo con decisione, dunque, sull'allargamento dell'utilizzo dei tamponi salivari. Al momento se ne prevedono circa 110.000 al mese nelle cosiddette scuole sentinella: noi siamo dell'idea che ci debba essere una notevole accelerazione per arrivare almeno a 500.000 a settimana. Diverse Regioni si sono già attrezzate, bisogna farlo anche a livello nazionale".

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